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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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GALIUM GLAUCOPHYLLUM EM. SCHMID E G. SCHMIDII ARRIGONIG. schmi<strong>di</strong>i inizialmente non in<strong>di</strong>cata per l’Iglesiente, vi viene segnalata per laprima volta da Ballero e Marras per P.ta Reigraxius, Marganai, Iglesias, dove l’autoredella specie in<strong>di</strong>cava la presenza <strong>di</strong> G. glaucophyllum Em. Schmid (ARRIGONI, 1972).Più recentemente G. schmi<strong>di</strong>i è stato segnalato, sempre per i rilievi carbonatici <strong>di</strong>origine paleozoica dell’Iglesiente da ANGIOLINI et al. (2005) e campioni d’erbario sonostati raccolti da Pontecorvo et Casti (CAG).G. glaucophyllum, nell’Iglesiente, oltre ad essere segnalato per il Marganai, è statoin<strong>di</strong>cato per le aree costiere calcaree, per le aree cacuminali del Monte Linas, susubstrati granitici e per il fluminese.Le osservazioni compiute nell’ambito del lavoro <strong>di</strong> tesi fanno invece pensare aduna <strong>di</strong>fferenziazione del comportamento ecologico <strong>di</strong> G. schmi<strong>di</strong>i e G. glaucophyllumnell’Iglesiente. Il primo è stato osservato, nel corso <strong>di</strong> questo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, infatti,solamente su substrati carbonatici anche <strong>di</strong> bassa quota, in stazioni relativamentetermofile, similmente a quanto avviene nella Nurra, mentre il secondo vegeta anchesu substrati granitici nelle aree cacuminali del Monte Linas, dove in particolaremostra una elevata selettività relativamente al substrato litologico.La stenoecia che G. schmi<strong>di</strong>i presenta nell’Iglesiente e nella Nurra, territoriaccumunati dall’esposizione occidentale e dalle litologie carbonatiche costiere,contrasta con l’ampia valenza ecologica che alla specie attribuisce l’autore.Similmente, colpisce che una specie che sul Monte Linas è possibile osservaresolamente nelle fessure delle rupi granitiche, mentre evita quelle metamorfichepresenti a poca <strong>di</strong>stanza, nella Sardegna centrale viva su substrati carbonatici.Opinione <strong>di</strong> Arrigoni, espressa nel lavoro sopra citato, era che gli areali <strong>di</strong> G.glaucophyllum, G. lucidum e G. schmi<strong>di</strong>i fossero complementari, e che la loroallopatria fosse determinata da pregressi processi <strong>di</strong> speciazione.La presenza <strong>di</strong> G. schmi<strong>di</strong>i nell’Iglesiente, unitamente alle considerazioni sopraesposte, sembrano smentire questa ipotesi e fanno sorgere la necessità <strong>di</strong> uno<strong>stu<strong>di</strong></strong>o approfon<strong>di</strong>to relativo alla <strong>di</strong>stribuzione, areale ed ecologia <strong>di</strong> questi tre taxa. Aquesto proposito si può notare come l’elevata variabilità morfologica <strong>di</strong> G. schmi<strong>di</strong>i,già rilevata dall’autore (ARRIGONI, 1972), e le <strong>di</strong>fferenze nel comportamento ecologicodescritte per la specie potrebbero in<strong>di</strong>care che si tratta non <strong>di</strong> una singola specie ma<strong>di</strong> un complesso <strong>di</strong> più taxa affini <strong>di</strong>fferenziatisi, e/o in corso <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziamento,me<strong>di</strong>ante un processo schizogenetico.La segnalazione <strong>di</strong> Zedda relativamente alla presenza <strong>di</strong> G. lucidum nel territorio<strong>di</strong> Domusnovas, se confermata, costituirebbe un altro dato sul quale riflettere.

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