10.07.2015 Views

Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

CONCLUSIONILo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o della flora dell’Iglesiente è stato affrontato in primo luogo cercando <strong>di</strong>inquadrare il territorio dal punto <strong>di</strong> vista geografico, geologico, geomorfologico,pedologico, storico, climatico e bioclimatico. La particolare attenzione rivoltaall’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> questi aspetti, a prima vista eccessiva per uno <strong>stu<strong>di</strong></strong>o <strong>di</strong>carattere floristico, è dovuta alla convinzione che la comprensione della flora <strong>di</strong> unterritorio, delle minacce che incombono su <strong>di</strong> essa e delle misure necessarie per lasua conservazione, sia connessa a tutti i fatori biotici e abiotici che definiscono ilterritorio, all’utilizzo tra<strong>di</strong>zionale dello stesso e a come questo viene percepito nellacultura delle popolazioni locali. Per questo stesso motivo si è deciso <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>areanche i <strong>stu<strong>di</strong></strong>o dei fitotoponimi dell’Iglesiente. Analizzando 2964 toponimi rilevati dallecarte topografiche IGM 1:25.000 sono stati in<strong>di</strong>viduati 526 fitotoponimi relativi adalmeno 107 unità tassonomiche.La ricerca <strong>di</strong> carattere più strettamente floristico è stata affrontata a partire dai datibibliografici e <strong>di</strong> erbario, grazie ai quali sono state in<strong>di</strong>viduate alcune aree per le qualile conoscenze floristiche erano maggiormente carenti. Il lavoro <strong>di</strong> campo, quin<strong>di</strong>, èstato pianificato con lo scopo <strong>di</strong> definire innanzi tutto i contingenti floristici <strong>di</strong> questearee, quali il massiccio <strong>di</strong> Monte Arcuentu, le aree costiere calcaree dell’Iglesientemeri<strong>di</strong>onale e il Distretto minerario della valle <strong>di</strong> Iglesias. Numerose altre escursionisono state de<strong>di</strong>cate alle raccolte floristiche in altre zone del territorio <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, alloscopo <strong>di</strong> perfezionare le conoscenze floristiche e <strong>di</strong> chiarire numerosi dubbi <strong>di</strong>carattere tassonomico.Per l’area del Monte Arcuentu sono stati in<strong>di</strong>viduati 556 taxa, appartenenti a 335generi, 83 famiglie e 38 or<strong>di</strong>ni. Per il Distretto minerario della valle <strong>di</strong> Iglesias sonostate censite 548 unità tassonomiche appartenenti a 316 generi, 81 famiglie e 36or<strong>di</strong>ni e nell’area dei calcari costieri dell’Iglesiente meri<strong>di</strong>onale i taxa sino ad oracensiti sono 430.La ricerca svolta ha consentito <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare per l’intero territorio Iglesiente 1447taxa, appartenenti a 570 generi, 116 famiglie e 44 or<strong>di</strong>ni.Particolare attenzione è stata de<strong>di</strong>cata alla definizione del contingente endemico,e <strong>di</strong> quello delle alloctone. Il primo è costituito da 151 unità tassonomiche, riferibili a99 generi, 40 famiglie e 22 or<strong>di</strong>ni e risulta <strong>di</strong> notevole importanza per la presenza <strong>di</strong>specie esclusive <strong>di</strong> questo territorio (10) e del Sulcis-Iglesiente (6). Il contingentealloctono è costituito, invece, da 88 unità tassonomiche, appartenenti a 66 generi, 36famiglie e 22 or<strong>di</strong>ni. L’analisi <strong>di</strong> questo contingente è stata affrontata cercando <strong>di</strong>valutarne “l’invasività” rispetto alle specie e agli habitat autoctoni, me<strong>di</strong>ante l’utilizzodelle categorie <strong>di</strong> PYŠEK et al. (2004).Lo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o della componente endemica è stato seguito dalla realizzazione <strong>di</strong> unatlante corologico <strong>di</strong> 91 unità tassonomiche, scelte tra quelle che presentano una<strong>di</strong>stribuzione più circoscritta sul territorio <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, tra le quali 62 endemiche e 29 <strong>di</strong>interesse fitogeografico.Grazie alle ricerche compiute su tutto il territorio è stato possibile in<strong>di</strong>viduare unanuova specie presente sulle aree cacuminali del Monte Linas, Anchusamontelinasana Angius, Pontecorvo et Selvi, mentre sono in corso gli <strong>stu<strong>di</strong></strong> su alcunipopolamenti costieri <strong>di</strong> quella che si pensa potrebbe essere una nuova unitàtassonomica e che in questo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o è stata provvisoriamente chiamata “Charyb<strong>di</strong>stoddeana”. Oltre a queste sono state in<strong>di</strong>viduate alcune unità tassonomiche nonsegnalate precedentemente per la flora sarda, quali Oxalis articulata, presente inambiti sinantropici, Cosentinia vellea ssp. bivalens, nuova segnalazione per l’Italia,

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!