10.07.2015 Views

Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

avviene più precocemente, più tar<strong>di</strong>, o per un periodo più prolungato. In questi ultimidue casi le precipitazioni <strong>di</strong> aprile, in genere relativamente abbondanti ed essenzialiper lo sviluppo primaverile della vegetazione, in particolare per le terofite, sono moltoridotte ed allora questa siccità primaverile arriva a congiungersi con quella principaleestiva. Il fenomeno è stato osservato più volte negli ultimi anni, e chi compie raccoltefloristiche vede la stagione utile per il lavoro <strong>di</strong> campo, ed in particolare per lo <strong>stu<strong>di</strong></strong>oe la raccolta delle terofite e delle erbacee in generale, abbreviarsi in modo moltoconsistente. Molte specie terofitiche, infatti, reagiscono a queste con<strong>di</strong>zionisfavorevoli abbreviando il proprio ciclo vitale con l’anticipo del ciclo fenologico, confioriture che si verificano a volte su esemplari che si sono sviluppati per una frazionedelle <strong>di</strong>mensioni che me<strong>di</strong>amente raggiungono gli in<strong>di</strong>vidui del taxon.Gli eventi <strong>di</strong> tipo alluvionale si verificano solitamente nel periodo tardo estivo enella prima parte dell’autunno. In maniera improvvisa si passa infatti dalla fase <strong>di</strong>ari<strong>di</strong>tà prolungata ad un periodo <strong>di</strong> piogge consistenti che si verificano in un arcotemporale molto breve. Tutto ciò contribuisce sovente al verificarsi <strong>di</strong> fenomenialluvionali anche <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni rilevanti.L’analisi dei dati pluviometrici in relazione con l’orografia non è praticamentepossibile con i dati analizzati, in quanto vi è una <strong>di</strong>fferenza altimetrica tra le <strong>di</strong>fferentistazioni modesta, sulla quale prevalgono altri fattori quali la <strong>di</strong>stanza dal mare,l’esposizione, la copertura vegetale.Dal calcolo delle me<strong>di</strong>e delle precipitazioni annue, si evidenzia come in generalel’Iglesiente si <strong>di</strong>scosta poco dai valori rilevati per la Sardegna. Considerandosolamente i dati delle stazioni termopluviometriche, nell’Iglesiente ogni annome<strong>di</strong>amente cadono circa 715 mm <strong>di</strong> acqua che risultano pari a 874.650.000 metricubi.Va comunque evidenziato che nonostante i valori me<strong>di</strong> siano in linea con quelliregionali, localmente le aree costiere dell’Iglesiente sono tra le più aride <strong>di</strong> tutta l’isolae presentano valori che le collocano al limite con l’ombroclima secco inferiore.VARIABILITÀ DELLE PRECIPITAZIONITutte le elaborazioni compiute si basano su me<strong>di</strong>e <strong>di</strong> dati raccolti in intervalli <strong>di</strong>molti anni. Questo, rende più precisa la valutazione del clima <strong>di</strong> una località,considerato come un insieme <strong>di</strong> fenomeni meteorici e <strong>di</strong> fluttuazioni <strong>di</strong> temperatura,che si ripetono con una cadenza perio<strong>di</strong>ca definibile. In quest’ottica ogni scartorispetto ai dati me<strong>di</strong> viene vista come una anomalia, una bizzarria del clima che sipuò ripetere con una certa frequenza.L’analisi dei dati dell’Iglesiente rivela come le temperature me<strong>di</strong>e non presentanogran<strong>di</strong> variazioni da un anno all’altro, e rispondono quin<strong>di</strong> abbastanza bene alladefinizione <strong>di</strong> clima sopra riportata. Maggiore variabilità si può osservare per quantoriguarda le temperature estreme, che possono presentare picchi dovuti a gelate ocanicole eccezionali. Ma il dato più interessante è quello relativo alla variabilità delleprecipitazioni, che presentano variazioni da un anno all’altro notevolissime e <strong>di</strong>estrema importanza per la vita vegetale. Piante e animali non vivono infatti in un“clima me<strong>di</strong>o” definito su serie <strong>di</strong> dati trentennali, ma debbono sopravvivere allecon<strong>di</strong>zioni che si verificano stagione dopo stagione.Nella Tabella 8 vengono riportati i dati relativi alla piovosità registrati in 13 stazionitermopluviometriche dell’Iglesiente negli ultimi 20 anni. In Figura 22 vengonoespressi graficamente i dati relativi a 5 delle suddette stazioni. Come è possibileosservare, le variazioni da un anno all’altro sono notevolissime, soprattutto nelle perquanto riguarda le stazioni che ricevono un quantitativo <strong>di</strong> precipitazioni me<strong>di</strong>amente

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!