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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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Gondwana settentrionale nell’Ordoviciano superiore (COCOZZA et. al., 1974; LEONEet. al., 1991).Scisti a graptoliti, Formazione <strong>di</strong> Genna MuxerruNella Zona esterna i depositi siluriani corrispondenti ai cosiddetti “Scisti agraptoliti”, o formazione <strong>di</strong> Genna Muxerru affiorano in modo molto <strong>di</strong>scontinuoanche a causa delle laminazioni tettoniche determinate dalla messa in posto dellasovrastante Unità dell’Arburese (GNOLI et al., 1989). Nell’Iglesiente gli affioramentimaggiori sono presso Fluminimaggiore, Monte Linas, M. Cortoghiana Becciu, GennaQuadroxiu. Questi depositi, dallo spessore <strong>di</strong> circa 20-25 m, sono prevalentementepelitici, essendo costituiti da metargilliti e metasiltiti nere carboniose con localiintercalazioni <strong>di</strong> metarenarie. Si tratta <strong>di</strong> una se<strong>di</strong>mentazione condensata in ambientemarino epicontinentale, in con<strong>di</strong>zioni prevalentemente riducenti sul fondo edossignate in superficie (SERPAGLI, 1971; FERRETTI & SERPAGLI, 1996). Lase<strong>di</strong>mentazione nel Siluriano fu con<strong>di</strong>zionata da una variazione climatica chedeterminò la riduzione della calotta glaciale gondwaniana, contribuendo in tal modoalla generale trasgressione siluriana (GNOLI et al., 1989). Questa formazione, sullabase della fauna fossile presente, è attribuita al Siluriano inferiore (STORCH &SERPAGLI, 1993).Formazione <strong>di</strong> Fluminimaggiore e Formazione <strong>di</strong> Mason PorcusPresso Domusnovas, in località Su Nuragi, sono presenti piccoli affioramenti <strong>di</strong>metacalcari con una ricca fauna a conodonti del Devoniano me<strong>di</strong>o-superiore(OLIVIERI, 1984). I rapporti <strong>di</strong> questi litotipi con le formazioni sottostanti e sovrastantinon sono noti, ma sarebbero analoghi a quelli della Formazione <strong>di</strong> Mason Porcus,conosciuta anche come Formazione <strong>di</strong> Fluminimaggiore, e che proprio nel territorio<strong>di</strong> questo comune dell’Iglesiente affiora più estesamente. Si tratta <strong>di</strong> una successionedella potenza complessivamente sino a circa 200 metri, ricca in testimonianze fossili<strong>di</strong> graptoliti, conodonti, crinoi<strong>di</strong>, cefalopo<strong>di</strong>, ostraco<strong>di</strong> e lamellibranchi, sulla basedelle quali può essere attribuita al Siluriano me<strong>di</strong>o-Devoniano inferiore. L’ambiente <strong>di</strong>deposizione <strong>di</strong> questa formazione è stato in<strong>di</strong>viduato in un mare <strong>di</strong> limitata profon<strong>di</strong>tà,ossigenato in superficie e anossico sul fondo (GNOLI et al., 1988).COMPLESSO PLUTONICO E FILONIANO DEL CARBONIFERO SUPERIORE – PERMIANOI granitoi<strong>di</strong> tardo-ercinici affiorano su circa un terzo della superficie dell’isola, e<strong>di</strong>nsieme con quelli della Corsica costituiscono il “Batolite sardo-corso”, che affioralatitu<strong>di</strong>nalmente per 400 Km e longitu<strong>di</strong>nalemte per oltre 50, costituendo una delletestimonianze più importantI della Catena ercinica europea. Il batolite è composito esi è messo in posto durante un tempo piuttosto lungo, dai 320 ai 280 Ma. Durantetale intervallo <strong>di</strong> tempo si sono verificati cambiamenti strutturali e composizionalidelle intrusioni. Nel Batolite vengono <strong>di</strong>stinte due associazioni principali: unamagnesio-potassica <strong>di</strong> età viseana-namuriana presente solo nella Corsicasettentrionale, ed una calcalina riferibile al Carbonifero superiore-Permiano inferiore,che costituisce la quasi totalità dei granitoi<strong>di</strong> della Corsica meri<strong>di</strong>onale e dellaSardegna. Per quanto concerne i rapporti tra la messa in posto delle plutonitidell’associazione calcalina con la tettonica ercinica, la messa in posto del Batolitesarebbe da ricondurre ad una fase <strong>di</strong> tettonica estensionale dovuta al collassogravitativo della Catena ercinica. Tale tettonica in Sardegna fu attiva a partire daalmeno 308 Ma (MACERA et al., 1989). A seconda del chimismo e della tessitura delle

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