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La Relazione 2010 - Dipartimento per le politiche antidroga

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DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGAsituazioni che presentano un’età inferiore ai 24 anni (circa 1,2% contro circa il13%) rispetto ai casi non comorbili <strong>per</strong> tali patologie.L’analisi del regime e tipologia di ricovero evidenzia inoltre, che tra i ricoveridroga correlati con diagnosi relative anche a condizione di infezione da HIV o diAIDS si ri<strong>le</strong>va una <strong>per</strong>centua<strong>le</strong> più bassa di ricoveri a carattere urgente (circa il43% contro 60%) e di situazioni di regime ordinario (circa 73% contro 91%).Figura I.3.7: Percentua<strong>le</strong> di ricoveri droga correlati <strong>per</strong> condizione di sieropositivitàHIV/AIDS e tipo di sostanza assunta. Anno 200890807060504030<strong>2010</strong>0HIV sieropositività / AIDS conclamataNon HIV / AIDSMeno urgenze piùricoveri ordinariIl binomio usoiniettivo dieroina/HIVOppiacei Barbiturici CocainaCannabis Pluri sostanze Sostanze non specificateFonte: Elaborazione su dati Ministero della SaluteLo studio della sostanza d’uso (Figura I.3.7.) effettuato in base alla condizione diHIV sieropositività/AIDS evidenzia, tra i positivi una quota più e<strong>le</strong>vata diassuntori di oppiacei (circa 81% contro 25%); nel 48% dei ricoveri è statariscontrata anche la positività al test del<strong>le</strong> epatite C.Preva<strong>le</strong>nzamaggiore dei test<strong>per</strong> HCV rispettoall’HBC1.3.1.2. Diffusione di Epatite vira<strong>le</strong> BIl fenomeno della presenza del virus da epatiti virali nella popolazionetossicodipendente è maggiormente diffuso rispetto l’infezione da HIV sia a livelloeuropeo che a livello naziona<strong>le</strong>. Negli Stati membri dell’EU la preva<strong>le</strong>nza deglianticorpi contro il virus dell’epatite B (HBV) varia in misura ancora maggiorerispetto all’HCV, in controtendenza rispetto alla diffusione del virus in Italia,sebbene il dato naziona<strong>le</strong> si riferisca a tutta la popolazione tossicodipendente enon alla sola IDU. Nel biennio 2006-2007, 3 degli 10 paesi che hanno fornito datisugli IDU hanno segnalato livelli di preva<strong>le</strong>nza anti-HBc su<strong>per</strong>iori al 40%, inlinea con il dato naziona<strong>le</strong>, sebbene quest’ultimo rappresenti una sottostima dellarea<strong>le</strong> preva<strong>le</strong>nza di HBV positivi nella sottopopolazione IDU.Utenti in trattamento presso i Servizi <strong>per</strong> <strong>le</strong> TossicodipendenzeAnalogamente a quanto riportato <strong>per</strong> il test HIV si trovano <strong>per</strong>centuali moltobasse di soggetti che hanno eseguito il test <strong>per</strong> l'epatite B (40% nel 2009) con untrend in diminuzione dal 1994 (55%) anche se con una certa variabilità, adeccezione del 2008 (46%), anno in cui si osserva un’apparente ripresa dell’attivitàdi somministrazione del test <strong>per</strong> epatite vira<strong>le</strong> B.Scarso utilizzoanche del test <strong>per</strong>HBC81

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