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La Relazione 2010 - Dipartimento per le politiche antidroga

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RELAZIONE AL PARLAMENTO SULLE TOSSICODIPENDENZEMERCATO DELLA DROGAsequestri di hashish, al quarto (subito dopo la Calabria) <strong>per</strong> la cocaina ed eroina.Dunque, benché <strong>le</strong> maggiori consorterie mafiose italiane possiedanocaratteristiche e manifestino segnali diversi, sono accomunate dal business delladroga, che <strong>le</strong> unisce in nome del profitto.<strong>La</strong> strategia <strong>per</strong> rinnovare ed espandere gli interessi criminali nel settore deglistupefacenti ha condotto anche e soprattutto <strong>le</strong> maggiori organizzazionidelinquenziali autoctone più radicate sul territorio d‟origine, oltre che ad una giàvista proiezione in ambiti extra-regionali ed internazionali, ad un‟a<strong>per</strong>tura versocollaborazioni con numerosi gruppi criminali, appartenenti anche ad etnie diversee variamente inserite nel traffico. Si registra, infatti, sul territorio naziona<strong>le</strong>sempre più il diffondersi di compagini criminali straniere, <strong>le</strong> quali spesso sipongono nel mercato della droga, più che in concorso, “in filiera” con i sodaliziitaliani. Il 34,2% dei soggetti denunciati all‟Autorità Giudiziaria <strong>per</strong> reati inviolazione della <strong>le</strong>gge sugli stupefacenti è rappresentato da cittadini di nazionalitàstraniera, i quali rispetto al 2008 sono aumentati dell‟8,0% (mentre l‟aumentogloba<strong>le</strong> – italiani e stranieri – è solo del 2,5%), con un costante trend di crescitadal 2003 (+ 56,7%). <strong>La</strong> criminalità allogena è da tempo in Italia un fenomeno diparticolare rilievo che si caratterizza <strong>per</strong> una diffusa ramificazione sul territorio e<strong>per</strong> il costante aumento del numero e della comp<strong>le</strong>ssità organizzativa, concaratteristiche e peculiarità multiformi e l‟innalzamento del<strong>le</strong> potenzialitào<strong>per</strong>ative. Una particolare considerazione meritano i gruppi criminali cinesi.Questi, anche grazie al<strong>le</strong> già collaudate, numerose ed affermate modalità e rottedel traffico di manodo<strong>per</strong>a clandestina e di prodotti contraffatti, nonché al<strong>le</strong>ingenti disponibilità finanziarie derivanti dal<strong>le</strong> numerose e floride attivitàimprenditoriali ed al fatto, assolutamente non trascurabi<strong>le</strong>, che la RepubblicaPopolare di Cina sia uno dei maggiori produttori mondiali di droghe sintetiche,stanno iniziando ad inserirsi, anche se al momento principalmente all‟internodel<strong>le</strong> proprie comunità locali, anche nel mercato naziona<strong>le</strong> degli stupefacenti. Il2009, rispetto ai dodici mesi precedenti, ha segnato nei confronti dei cinesi inmateria di violazione della <strong>le</strong>gge sugli stupefacenti una crescita del 107,14. Dasegnalare il fatto che la comunità cinese, benché sia concentrata soprattutto nelCentro–Nord dell‟Italia, negli ultimi anni ha visto una significativa crescita dellapresenza, con una notevo<strong>le</strong> penetrazione nel tessuto economico edimprenditoria<strong>le</strong>, in un‟importante provincia del Sud, qua<strong>le</strong> é quella di Napoli equesto deve fare rif<strong>le</strong>ttere su possibili ed eventuali <strong>le</strong>gami con i clan camorristicianche nel settore del narcotraffico.D‟altronde la criminalità organizzata è sempre più globalizzata,contraddistinguendosi oltre che <strong>per</strong> una costante internazionalizzazione,svolgendo attività il<strong>le</strong>cite sia nel proprio Paese che all‟estero, <strong>per</strong> una maggioretransnazionalità, instaurando una coo<strong>per</strong>azione con gruppi delinquenziali didifferenti nazionalità <strong>per</strong> gestire in modo più efficace, proficuo e sicuro i propriaffari. Tali due connotazioni si riscontrano soprattutto quando i beni trattati sonoprodotti e lavorati in Stati diversi da quelli di stoccaggio e di consumo,attraversano svariati Paesi e sono oggetto di una domanda su scala mondia<strong>le</strong>:come accade <strong>per</strong> il narcotraffico, il qua<strong>le</strong> rappresenta la manifestazione tipicadella criminalità organizzata, appunto, internaziona<strong>le</strong> e transnaziona<strong>le</strong>.Dunque, più di altre attività il<strong>le</strong>gali, il traffico di droghe non solo riproduce erafforza i gruppi criminali coinvolti, ma contribuisce a generare e a estendere ilsistema relaziona<strong>le</strong> che ruota attorno ad essi, su<strong>per</strong>ando i confini nazionali econsentendo lo sviluppo di network criminali transfrontalieri, che gestiscono laproduzione, lavorazione, traffico, brokeraggio e spaccio con un sistema di tiporeticolare che sfugge a modelli e modus o<strong>per</strong>andi predefiniti, creando rapporti dicoo<strong>per</strong>azione e sinergie o<strong>per</strong>ative tanto fluidi, dinamici e rapidi, quanto insoliti edinaspettati, e quindi insidiosi e <strong>per</strong>icolosi. <strong>La</strong> situazione naziona<strong>le</strong>, rif<strong>le</strong>ttendoquella del più ampio contesto mondia<strong>le</strong>, ha visto instaurare e consolidare unOrganizzazionicriminali straniereCriminalità cinesenel mercato deglistupefacentiCaratteretrasnaziona<strong>le</strong>130

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