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La Relazione 2010 - Dipartimento per le politiche antidroga

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DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGAd'intervento, i criteri <strong>per</strong> l’organizzazione e lo svolgimento del<strong>le</strong> attività sanitariee sociali, indicando, altresì, <strong>le</strong> modalità della loro integrazione e precisando anchei rapporti con gli enti locali, <strong>le</strong> famiglie e tutti i soggetti pubblici e privati presentinella comunità loca<strong>le</strong>, in attuazione del principio di sussidiarietà. <strong>La</strong> Regioneassicura <strong>le</strong> necessarie risorse <strong>per</strong> garantire sul territorio regiona<strong>le</strong> i livelliessenziali di assistenza di cui all’articolo 1 del decreto <strong>le</strong>gislativo n. 502 del 1992e all’articolo 22, commi 2 e 4, della <strong>le</strong>gge 8 novembre 2000, n. 328.Con questo atto, la Regione dà attuazione al Piano naziona<strong>le</strong> lotta alla droga e alPiano naziona<strong>le</strong> alcol, prevedendo, inoltre, di valutare gli orientamenti chesaranno assunti dalla Consulta degli es<strong>per</strong>ti e degli o<strong>per</strong>atori sociali sul<strong>le</strong>tossicodipendenze (DPR 309/90), costituita con Decreto dell’11 dicembre 2008,della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai fini del loro recepimento <strong>per</strong>l’aggiornamento del presente Progetto.Le dipendenze connesse a particolari stili di vita.L’obiettivo è contrastare <strong>le</strong> conseguenze di stili di vita fortemente condizionati daspecifiche forme di dipendenza, che costituiscono ri<strong>le</strong>vanti fattori di rischio <strong>per</strong> lasalute, con particolare riferimento al fumo di tabacco, all'abuso di alcol eall'utilizzo di sostanze stupefacenti. Educare i giovani ad assumere comportamenticorretti e promuovere stili di vita sani, significa prevenire forme di dipendenza(es. abuso di alcol, utilizzo di stupefacenti), depressioni e disturbi delcomportamento.Le tre aree sul<strong>le</strong> quali vanno programmati interventi di ordine prioritario sonoquel<strong>le</strong> relative al fumo di tabacco, all’utilizzo di sostanze stupefacenti e all’abusodi alcool.Per quanto riguarda il fumo di tabacco, in Italia ogni anno si verificano 90 milamorti attribuibili al fumo di tabacco che è di gran lunga la prima causa di decessoevitabi<strong>le</strong> nel nostro Paese. Il tabacco provoca più decessi di quelli <strong>le</strong>gatiall’alcool, all’AIDS, al<strong>le</strong> droghe il<strong>le</strong>gali, agli incidenti stradali, ai suicidi e agliomicidi considerati assieme.E’ necessario condurre un efficace intervento integrato contro il fumo di tabaccoattraverso:- la promozione, sensibilizzando la popolazione ad una vita libera da fumo;- la prevenzione, evitando che i giovani inizino a fumare;- la protezione, difendendo i non fumatori dall’esposizione al fumoambienta<strong>le</strong> (fumo passivo);- il trattamento, promuovendo la cessazione e aiutando i fumatori asmettere;- lo studio e il monitoraggio dei programmi di prevenzione e controllo.Per quanto riguarda l’uso di sostanze stupefacenti, esso sta assumendoproporzioni sempre più ampie e preoccupanti, soprattutto se si considera la fortediffusione che negli ultimi anni vi è stata di nuove sostanze con rituali di consumosocialmente più accettati e, assai di frequente, associati ad alcool e psicofarmaci.Resta grande, inoltre, la <strong>per</strong>centua<strong>le</strong> di <strong>per</strong>sone che presenta tossicodipendenza daeroina e che, ad un’analisi tecnica approfondita, appare tutt’altro che ridotta od invia di contenimento.Per fronteggiare questo fenomeno, la Regione del Veneto ha attivato un Sistemaintegrato preventivo assistenzia<strong>le</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> dipendenze da sostanze d’abuso che,grazie ad una rete capillare di servizi pubblici e privati accreditati, fornisceprestazioni di natura preventiva, terapeutico-riabilitativa e di reinserimentosocia<strong>le</strong> e lavorativo.Obiettivo genera<strong>le</strong> è l’adeguamento del modello organizzativo di intervento <strong>per</strong>sostenere <strong>le</strong> <strong>per</strong>sone che presentano rischio, uso o dipendenza da sostanzestupefacenti o psicoattive, in modo da renderlo in grado di prevedere e risponderein maniera tempestiva ed adeguata all’evoluzione dei bisogni col<strong>le</strong>gatiall’emergere di nuovi tipi di droghe e diverse modalità di abuso.Obiettivi: Propostadi PSSR, in fase diapprovazione, allavalutazione deibisogni439

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