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La Relazione 2010 - Dipartimento per le politiche antidroga

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DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGAIV.2. STIMA DEI CONSUMI DI SOSTANZE STUPEFACENTIMEDIANTE ANALISI DELLE ACQUE REFLUE: CONFRONTOANNI 2008 E 2009. IL “CASE-STUDY” DELLA CITTÀ DI COMOIV.2.1. RiassuntoL’analisi dei risultati evidenzia una decisa modifica dei trend di consumo disostanze stupefacenti avvenuto nella città di Como tra il 2008 e il 2009. Questamodifica è consistita in una considerevo<strong>le</strong> riduzione dei consumi di cocaina e dieroina. Rispetto al 2008, nel giugno 2009 si è infatti osservata una riduzione mediadel 40% dei consumi giornalieri di cocaina e del 17% dei consumi medi di eroina.Queste riduzioni si sono poi confermate anche nel novembre 2009 (-33% dicocaina e -23% di eroina rispetto ai dati 2008). Al contrario, i consumi di cannabise di metamfetamina si sono mantenuti costanti tra il 2008 e il giugno 2009, <strong>per</strong> poicalare, anche se in maniera non significativa nel novembre del 2009.Questa diminuzione potrebbe indicare che all’interno della popolazione genera<strong>le</strong> siè avuta una riduzione del numero di utilizzatori, cosiddetti “occasionali”, dicocaina e di eroina, oppure una riduzione della frequenza di utilizzo del<strong>le</strong>sostanze. Questa riduzione generalizzata, se effettivamente <strong>le</strong>gata alla riduzionedel numero dei consumatori, potrebbe essere spiegata anche dalla cosiddetta “crisieconomica”, che alla sua massima intensità, a cavallo del 2008 e del 2009potrebbe aver impedito a molte <strong>per</strong>sone l’acquisto di sostanze stupefacenti costosecome cocaina ed eroina. Dati preliminari di consumo a Milano, ottenuti con lostesso metodo, sembrerebbero confermare quest’ultima ipotesi, suggerendo che iltrend descritto a Como è un fenomeno comune. Anche a Milano <strong>le</strong> analisi stannoinfatti evidenziando una riduzione dei consumi di cocaina e eroina avvenuta tra il2008 e il 2009, avvalorando quindi l’intervento di possibili fattori generalizzabili alivello dell’intera popolazione.IV.2.2. IntroduzioneL’abuso di sostanze stupefacenti è un fenomeno molto diffuso, ma è diffici<strong>le</strong>stabilire con sicurezza <strong>le</strong> quantità consumate e seguirne <strong>le</strong> variazioni nel tempo.L’incertezza a questo livello è <strong>le</strong>gata ai metodi che vengono utilizzati <strong>per</strong> la stimadei consumi. I questionari diretti alla popolazione, che rappresentano l’e<strong>le</strong>mentoprincipa<strong>le</strong> dell’indagine, sono fortemente influenzati da fattori soggettivi, ossiadalla propensione dei soggetti consultati a rispondere onestamente a domande checonfigurano un il<strong>le</strong>cito o un comportamento socialmente condannabi<strong>le</strong>.L’integrazione con altri dati indiretti di consumo, quali i sequestri, i ricoveriospedalieri <strong>per</strong> specifiche cause o <strong>le</strong> richieste di trattamento, non si riferisconotanto alla popolazione genera<strong>le</strong> quanto agli utilizzatori prob<strong>le</strong>matici.Recentemente il gruppo di lavoro dell’Istituto Mario Negri di Milano hasviluppato e proposto alla comunità scientifica un metodo alternativo <strong>per</strong> la stimadei consumi di droghe nella popolazione, non più basato su fattori soggettivi mafondato su riscontri oggettivi [1]. Il metodo utilizza una nota caratteristica diqueste sostanze che, dopo essere state consumate, vengono in parte escrete cometali o come metaboliti con <strong>le</strong> urine dei consumatori. Le urine, assieme al<strong>le</strong> acquefognarie, raggiungono i depuratori urbani dove <strong>le</strong> acque possono venirecampionate e i residui del<strong>le</strong> droghe venire misurati. Le concentrazioni ottenute,consentono di risalire al consumo cumulativo di sostanze stupefacenti da partedella popolazione servita dal depuratore. Il metodo consente quindi di fare un testcol<strong>le</strong>ttivo del<strong>le</strong> urine agli abitanti di una città. Il metodo preserva l’anonimato nonessendo in grado di identificare chi ha fatto uso di sostanze, ma solo di misurarequali e quante sostanze vengono col<strong>le</strong>ttivamente utilizzate dalla popolazione [1].271

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