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La Relazione 2010 - Dipartimento per le politiche antidroga

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RELAZIONE AL PARLAMENTO SULLE TOSSICODIPENDENZEINDICAZIONI GENERALIdel<strong>le</strong> <strong>per</strong>sone e la loro armonica presenza nella società.17. Le attività di prevenzione devono essere strutturate considerando che ilpoliconsumo di sostanze (vari tipi di droghe, ma soprattutto con alcol etabacco) è ormai il comportamento preva<strong>le</strong>nte di assunzione.18. Le azioni di prevenzione devono essere particolarmente sostenute emantenute nel tempo al fine di assicurare alla comunità ed in particolareai giovani e ai gruppi sociali particolarmente vulnerabili ed al<strong>le</strong> lorofamiglie (ado<strong>le</strong>scenti con disturbi comportamentali, minori concomportamenti delinquenziali, emarginati senza fissa dimora, <strong>per</strong>sonedetenute, prostitute, donne in gravidanza, immigrati, etc.) ambienti sani esicuri e quanto più possibi<strong>le</strong> liberi dal<strong>le</strong> droghe.19. Al fine di orientare correttamente <strong>le</strong> nostre azioni è necessario considerarela diffusione dell’uso del<strong>le</strong> sostanze stupefacenti anche come un prob<strong>le</strong>madi sanità pubblica, di sicurezza socia<strong>le</strong> e potenzialmente in grado diminare <strong>le</strong> basi della società civi<strong>le</strong>, della sua stabilità e del suo sviluppofuturo.20. Le azioni di promozione e di protezione della salute devono quindi esseredirette contro l’uso di tutte <strong>le</strong> sostanze stupefacenti in grado di interferirecon <strong>le</strong> normali funzioni neuro-psichiche del<strong>le</strong> <strong>per</strong>sone. Le azioni sopramenzionate devono, dunque, puntare a rendere la <strong>per</strong>sona non soltantoconsapevo<strong>le</strong> dei rischi e dei danni derivanti dall’uso di droghe, madevono anche, e soprattutto, proporre dei comportamenti e degli stili divita migliori al fine di evitare tali eventi.21. Pertanto, l’uso di sostanze stupefacenti deve essere considerato ecomunicato come un “comportamento inadeguato, da evitare in quantomette a rischio la propria e l’altrui salute, l’integrità psichica e socia<strong>le</strong> nelsuo comp<strong>le</strong>sso” e deve essere considerato <strong>per</strong> la <strong>per</strong>sona un “disvalore enon un plus valore”. Un comportamento, quindi, sicuramente da evitare o,se presente, da abbandonare <strong>per</strong> la piena valorizzazione dell’individuo.22. <strong>La</strong> comunicazione socia<strong>le</strong> ed ambienta<strong>le</strong>, nel<strong>le</strong> campagne di prevenzione,deve esplicitare in maniera costante, oggettiva e comprensibi<strong>le</strong> tutti idanni ed i rischi derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti e l’assolutaopportunità di evitarne l’assunzione ma, contemporaneamente, devonoessere proposti e promossi stili di vita alterativi sani e gratificanti fin dallaprima infanzia. A ta<strong>le</strong> proposito è necessario supportare e rinforzare ilruolo e la responsabilità della famiglia (ruolo genitoria<strong>le</strong>) e della scuola(ruolo educativo e formativo).23. <strong>La</strong> prevenzione risulta l’arma vincente su cui investire nel breve, nelmedio e lungo termine, in maniera <strong>per</strong>manente e continuativa. Ciò inconsiderazione del fatto che vi è la necessità principa<strong>le</strong> di promuovere eproteggere soprattutto il potenzia<strong>le</strong> menta<strong>le</strong> e produttivo del<strong>le</strong> giovanigenerazioni.24. Dal<strong>le</strong> ricerche scientifiche, nazionali, europee ed anche internazionali,sono stati identificati diversi fattori di rischio che possono creare in alcuniindividui uno stato di maggior vulnerabilità allo sviluppo di dipendenza.Alcuni di questi rischi sono geneticamente determinati, altri, ugualmenteimportanti, sono col<strong>le</strong>gati alla sfera psicologica, educativo e socio-PoliconsumoInterventi<strong>per</strong>manenti e sugruppi specificiUn prob<strong>le</strong>ma disanità pubblica aforte impatto socia<strong>le</strong><strong>La</strong> consapevo<strong>le</strong>zzadel rischioUso di droghe comedisvaloreChiarezza nellacomunicazionePrevenzione comeinvestimento alungo termineVulnerabilità, fattoridi rischio e fattoriprotettivi454

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