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La Relazione 2010 - Dipartimento per le politiche antidroga

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DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGAII.2.4. Amministrazioni RegionaliSulla base del<strong>le</strong> indicazioni trasmesse dal<strong>le</strong> Regioni e dal<strong>le</strong> Province Autonome diTrento e Bolzano, attraverso <strong>le</strong> schede riportate integralmente al Capitolo V.3., <strong>le</strong>Amministrazioni Regionali hanno mantenuto anche <strong>per</strong> l‟anno 2009 un livello diattività organizzativa, normativa e programmatica estremamente diversificato e nonomogeneo.Tuttavia, in linea con gli orientamenti espressi nel corso della V Conferenzanaziona<strong>le</strong> di Trieste e conseguentemente all‟approvazione e pubblicazione di alcuneimportanti procedure formali da parte del <strong>Dipartimento</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> Politiche Antidroga,in accordo con la Conferenza Stato-Regioni e i Ministeri competenti interessati, si èpotuto riscontrare uniformità, almeno <strong>per</strong> un congruo numero di Regioni, in meritoai seguenti punti. Sono stati adottati nel 2009, o sono in via di adozione, i provvedimentiregionali dell‟Intesa Stato-Regioni del 30/10/07 e Accordo Stato-Regionidel 18/09/08 in tema di accertamento di assenza di tossicodipendenza econsumo di sostanze in determinate categorie di lavoratori addetti amansioni che comportano rischi <strong>per</strong> la sicurezza, l‟incolumità e la salute diterzi; Si è dato avvio o impulso alla prosecuzione <strong>per</strong> l‟imp<strong>le</strong>mentazione deisistemi informativi regionali al fine di adeguare e allineare <strong>le</strong> raccolte di datial nuovo Sistema Informativo Naziona<strong>le</strong> sul<strong>le</strong> Dipendenze (SIND)promosso dal DPA in collaborazione con la Conferenza Stato-Regioni e ilMinistero della salute. Il fabbisogno di dati e informazioni <strong>per</strong> la ricercaepidemiologica e <strong>per</strong> il monitoraggio di efficienza ed efficacia dei servizi sipone come obiettivo prioritario sia <strong>per</strong> soddisfare <strong>le</strong> sempre maggioririchieste di approfondimento della conoscenza del fenomeno sia <strong>per</strong>orientare <strong>le</strong> scelte programmatiche in modo più mirato ed appropriato aibisogni dell‟utenza e alla loro evoluzione.; In tutte <strong>le</strong> Regioni è stato dato nuovo impulso agli interventi di prevenzione,sia attraverso l‟adozione di Piani o programmi regionali, sia con la stipula diaccordi di coo<strong>per</strong>azione fra i diversi soggetti istituzionali e del privatosocia<strong>le</strong> interessati a questa area di intervento specifico, va<strong>le</strong> a dire <strong>le</strong>aziende sanitarie, <strong>le</strong> Prefetture, <strong>le</strong> Direzioni scolastiche regionali, i Comuni,<strong>le</strong> Province, <strong>le</strong> associazioni accreditate e il mondo della società civi<strong>le</strong>.Anche a seguito dell‟approvazione di nuovi Piani sociali e sanitari o di deliberazioniad hoc, si è poi assistito alla creazione o individuazione di organismi dicoordinamento regiona<strong>le</strong> a carattere diversificato. Alcune Regioni hanno promossola realizzazione di Comitati o tavoli di coordinamento <strong>per</strong> l‟alcolismo o <strong>per</strong> laprevenzione del<strong>le</strong> tossicodipendenze e dell‟alcolismo o <strong>per</strong> l‟unificazione, a livellodi azienda sanitaria, dei Dipartimenti del<strong>le</strong> Dipendenze con i Dipartimenti di SaluteMenta<strong>le</strong>.Nuovo impulso è stato dato in quasi tutte <strong>le</strong> Regioni all‟integrazione fra <strong>le</strong>strutture pubbliche e private mentre numerose Regioni hanno previsto uninnalzamento del<strong>le</strong> rette <strong>per</strong> i servizi residenziali e semiresidenziali degli EntiausiliariAccertamentitossicologici <strong>per</strong> ilavoratori conmansioni a rischioSistemainformativonaziona<strong>le</strong> sul<strong>le</strong>dipendenze - SINDPriorità azioni diprevenzioneII.2.5. Strutture di trattamento socio-sanitarioAl 31.12.2009, secondo <strong>le</strong> fonti del Ministero della Salute e del Ministerodell‟Interno, <strong>le</strong> strutture socio-sanitarie attive dedicate alla cura ed al recu<strong>per</strong>o di<strong>per</strong>sone con bisogno assistenzia<strong>le</strong> <strong>le</strong>gato all‟uso di sostanze psicoattive sonocomp<strong>le</strong>ssivamente 1.641, di cui 533 (32,5%) servizi <strong>per</strong> <strong>le</strong> tossicodipendenzepubblici e <strong>le</strong> rimanenti 1.108 sono strutture socio-riabilitative, in preva<strong>le</strong>nzastrutture residenziali (64,7%), a seguire quel<strong>le</strong> semiresidenziali (19%) ed i serviziambulatoriali (16,3%). Rispetto al 2008 si osserva una riduzione del<strong>le</strong> strutture- 1.641 strutture diassistenza- 533 Ser.T.- 1.108 strutturesocio-riabilitativedi cui 64,7%comunitàresidenziali179

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