12.07.2015 Views

La Relazione 2010 - Dipartimento per le politiche antidroga

La Relazione 2010 - Dipartimento per le politiche antidroga

La Relazione 2010 - Dipartimento per le politiche antidroga

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

RELAZIONE AL PARLAMENTO SULLE TOSSICODIPENDENZENEUROSCIENZE E DIPENDENZEL’approccio corretto al prob<strong>le</strong>ma è di tipo interdisciplinare: neuroscienze,psicocomportamenta<strong>le</strong>, educativo, socia<strong>le</strong>, e ambienta<strong>le</strong> sia in termini diconoscenza dei meccanismi fisiopatologici che di trattamento;Il forte ritardo di diagnosi riscontrato relativamente all’uso di sostanze e/oall’addiction nei giovani comporta gravi conseguenze mediche, psichichee sociali <strong>per</strong> l’individuo. E’ <strong>per</strong>tanto necessario concentrare l’attenzionecon specifici programmi di diagnosi precoce, sul<strong>le</strong> <strong>per</strong>sone minori con ilcoinvolgimento attivo e diretto dei genitori;E' necessario mantenere una costante formazione e aggiornamento deglio<strong>per</strong>atori professionali e del volontariato (parte importante del sistemaassistenzia<strong>le</strong>) oltre a sviluppare l’ambito della ricerca clinica e socia<strong>le</strong>anche mediante l’attivazione di collaborazioni europee e internazionalicon i più accreditati centri di ricerca.Le neuroscienze oggi rappresentano il punto centra<strong>le</strong> <strong>per</strong> la comprensione futuradi come realmente <strong>le</strong> sostanze stupefacenti influenzano i comportamenti ma anche<strong>le</strong> loro conseguenze e l’impatto che possono avere sulla società nel suocomp<strong>le</strong>sso. Conoscere <strong>le</strong> diverse aree e <strong>le</strong> strutture cerebrali, ma soprattutto il lorofunzionamento e come esso varia sotto l’influsso del<strong>le</strong> droghe, sarà la base su cuiappoggiare la corretta comprensione del fenomeno e definire <strong>le</strong> future modalità diintervento. Ancora più importante sarà comprendere l’influenza di tali sostanzenel deviare il fisiologico sviluppo e la maturazione cerebra<strong>le</strong> degli ado<strong>le</strong>scenti checonsumano droghe in un’età in cui il loro Sistema Nervoso Centra<strong>le</strong> stastrutturando comp<strong>le</strong>sse connessioni e specializzando importanti funzionicognitive.Lo studio di questi aspetti ci ha <strong>per</strong>messo di comprendere come <strong>le</strong> sostanzestupefacenti siano in grado di alterare <strong>le</strong> strutture cerebrali con compromissionedella motivazione, dell’apprendimento e della gratificazione (Bechara, A., Nader,K. And Vander Kooy, D., 1998; Phillips, A. G., Ahn, S. and Howland, J. G.,2003; White, N.M., 1996; Tiffany, S.T., 1990; Grace, A.A.,1995) inquadrandomolti disturbi e comportamenti che prima di queste ricerche venivano ascrittiall’area della “forza di volontà <strong>per</strong>sona<strong>le</strong> e dell’impegno individua<strong>le</strong> della mora<strong>le</strong>”al cambiamento senza comprendere <strong>le</strong> basi neurobiologiche di questi aspetti.Allo stesso modo si è potuto ben definire il danneggiamento del ragionamentosocia<strong>le</strong> e dei processi di decision making in seguito all’uso di droghe (Adolphs,R.,2003; Stone, IV.E., Cosmides, L., Tooby, J., Kroll, N. and Knight, R.T., 2002).Vari studi di Imaging hanno mostrato che queste disfunzioni del controllovolontario erano in relazione con alterazioni dell’area prefronta<strong>le</strong> (Frith, C.D.,Friston, K., Lidd<strong>le</strong>, P.F. and Frackowiak, R.S., 1991; Zhu, J., 2004; Spence, S.A.,Hirsch, S. R., Brooks, D.J. and Grasby, P.M., 1998) dimostrando implicazionianche con importanti patologie come la schizofrenia (Spence, S.A., Hirsch, S. R.,Brooks, D.J. and Grasby, P.M., 1998; Marshall, J.C., Halligan, P.W., Fink, G.R.,Wade, D.T. and Frackowiak, R.S., 1997) e aprendo cosi un nuovo modo diinterpretare e <strong>le</strong>ggere clinicamente ed o<strong>per</strong>ativamente queste patologie, didiagnosticar<strong>le</strong> e probabilmente di curar<strong>le</strong>.Sulla base del<strong>le</strong> nuove conoscenze, soprattutto relative alla maturazione cerebra<strong>le</strong>(vedi avanti), che si comp<strong>le</strong>ta dopo i 20 anni, dovremo anche riconsiderare tutte <strong>le</strong><strong>politiche</strong> di prevenzione e soprattutto la necessità di attivare specifici programmidi diagnosi precoce <strong>per</strong> identificare quanto prima possibi<strong>le</strong> l’uso di sostanzesoprattutto nel<strong>le</strong> <strong>per</strong>sone minori (12-20 anni). Ad oggi, ta<strong>le</strong> aspetto viene quasitotalmente trascurato procurando gravi ritardi negli interventi e <strong>per</strong>mettendo cosìche moltissimi giovani restino sotto l’influsso sicuramente neurotossico del<strong>le</strong>varie sostanze dai 5 agli 8 anni prima di arrivare all’osservazione specialistica. Èchiaro che i danni ai sistemi neuropsichici di un cervello in piena evoluzione sonogravissimi e sicuramente proporzionali al tempo di esposizione e alla precocitàdell’inizio d’uso. Queste e moltissime altre evidenze stanno arricchendo <strong>le</strong> nostreconoscenze portandoci all’interno di un nuovo <strong>per</strong>corso di crescita professiona<strong>le</strong>L’influenza del<strong>le</strong>sostanzestupefacenti sulcomportamentosocia<strong>le</strong>Nuove <strong>politiche</strong> diprevenzione eprogrammi didiagnosi precoce302

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!