12.07.2015 Views

La Relazione 2010 - Dipartimento per le politiche antidroga

La Relazione 2010 - Dipartimento per le politiche antidroga

La Relazione 2010 - Dipartimento per le politiche antidroga

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGAI.5. MERCATO DELLA DROGAA conclusione di questa prima parte del documento dedicata alla descrizione deidiversi aspetti che caratterizzano il fenomeno del<strong>le</strong> tossicodipendenze, in questocapitolo vengono descritte <strong>le</strong> caratteristiche dell‟offerta di sostanze il<strong>le</strong>cite sulmercato naziona<strong>le</strong> anche al fine di poter avere informazioni utili <strong>per</strong> formulareeventuali ipotesi su possibili evoluzioni future della domanda di consumo disostanze psicoattive, consapevoli dello scenario sempre più comp<strong>le</strong>sso ed inevoluzione che vede la continua comparsa e introduzione nel mercato di nuovesostanze o mix di sostanze già note, dagli effetti parzialmente o totalmentesconosciuti.Il profilo conoscitivo descritto in questo capitolo deriva dal<strong>le</strong> elaborazionicondotte sui dati ri<strong>le</strong>vati dalla Direzione Centra<strong>le</strong> <strong>per</strong> i Servizi Antidroga delMinistero dell‟Interno e con riferimento alla relazione annua<strong>le</strong> sul traffico didroga nel Paese, alla qua<strong>le</strong> si rimanda <strong>per</strong> ulteriori dettagli ed approfondimenti.PremesseDCSA:la principa<strong>le</strong> fonteinformativaI.5.1. Produzione, offerta e traffico di drogaIl fenomeno del narcotraffico è sicuramente da includere fra quelli piùglobalizzati. Attraverso comp<strong>le</strong>sse e articolate rotte in continua evoluzione, <strong>le</strong>multinazionali della droga, radicate in tutto il mondo, trasferiscono <strong>le</strong> sostanzeil<strong>le</strong>cite dai luoghi di produzione a quelli di consumo, incentivate dai cospicuiguadagni che tali traffici sono in grado di generare. Il nostro Paese si colloca,all‟interno di questo mercato, fra i principali poli europei sia come area di transitoche di consumo. Non mancano, comunque, anche in Italia es<strong>per</strong>ienze dicoltivazioni di cannabis, sebbene di portata molto limitata. Il quadro naziona<strong>le</strong>riferito al 2009 vede ancora la gestione della gran parte del traffico del<strong>le</strong> sostanzestupefacenti e dei loro precursori contrassegnata dal<strong>le</strong> tradizionali strutture aconnotazione mafiosa: Cosa Nostra, „ndrangheta, camorra e criminalitàorganizzata pugliese. Queste controllano anche una porzione ri<strong>le</strong>vante del mercatoestero, dislocando proprie articolazioni o rappresentanti nei principali centri diproduzione e snodi del traffico. Lo scenario del narcotraffico internaziona<strong>le</strong> è unodegli ambiti privi<strong>le</strong>giati <strong>per</strong> la saldatura del mondo crimina<strong>le</strong> globa<strong>le</strong> e l‟Italiacontinua a rivestire ancora un ruolo fondamenta<strong>le</strong> <strong>per</strong> la sua posizione econformazione geografica oltre che <strong>per</strong> la presenza di qualificate e specializzateassociazioni a delinquere.Esaminando <strong>le</strong> o<strong>per</strong>azioni <strong>antidroga</strong> eseguite dal<strong>le</strong> Forze di Polizia nel 2009 neiconfronti del<strong>le</strong> associazioni finalizzate al traffico di stupefacenti, si osserva che,rispetto al 2008, sono aumentate del 14,1%, mentre nel<strong>le</strong> quattro regioni d‟originedei tradizionali sodalizi mafiosi (Campania, Calabria, Sicilia e Puglia) sonocresciute del 26,3%. Per quanto riguarda <strong>le</strong> piantagioni di cannabis, nel<strong>le</strong> predettequattro regioni sono state rinvenute ben l‟86,3% del tota<strong>le</strong> del<strong>le</strong> piante sequestratein Italia. Questo conferma, anche <strong>per</strong> quest‟anno, che tali piantagioni sono ormaidiventate <strong>per</strong> il “capitalismo del crimine” “l‟oro verde” del Meridione.Paral<strong>le</strong>lamente, <strong>per</strong> quanto concerne la marijuana (l‟unica, oltre agli amfetaminici,a presentare un segno positivo nel bilancio 2009 rispetto al 2008 dei sequestrieffettuati dal<strong>le</strong> Forze di Polizia con +211,8%) nei territori del<strong>le</strong> sopra citateregioni si registra più della metà (66,8%) dei sequestri nazionali. Piùdettagliatamente la Puglia e la Calabria sono nel<strong>le</strong> prime due posizioni, mentre laSicilia e la Campania rispettivamente nella quinta e sesta. Eloquenti sono anche <strong>le</strong>cifre riferite ai sequestri, effettuati sempre in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia,di cocaina (26,6% del tota<strong>le</strong>), hashish (25,8%) ed eroina (21,3%). In particolarmodo la Campania è in assoluto la seconda regione in cui è stato sequestrato ilmaggior quantitativo di sostanze stupefacenti, posizionandosi al primo posto <strong>per</strong> iItalia: una del<strong>le</strong>principali aree ditraffico e consumodi sostanze il<strong>le</strong>citeRuolo dellacriminalitàorganizzataAumento delnumero dio<strong>per</strong>azioni<strong>antidroga</strong>: +14%rispetto al 2008Volume del<strong>le</strong>droghe sequestrate:- calo di eroina,cocaina, hashish- aumentomarijuana e droghesintetiche129

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!