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La Relazione 2010 - Dipartimento per le politiche antidroga

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DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGAstudenti, insegnanti e genitori <strong>per</strong> la prevenzione dell‟uso di sostanza stupefacentianche attraverso la diffusione di materiali e notizie di approfondimento; ed ilprogetto Edu.Care, attivato in collaborazione con l‟International Training Centreof Internazional <strong>La</strong>bour Organization il cui obiettivo principa<strong>le</strong> è il potenziamentodel<strong>le</strong> abilità educative di genitori ed educatori di preado<strong>le</strong>scenti e ado<strong>le</strong>scentirispetto al<strong>le</strong> prob<strong>le</strong>matiche connesse all‟uso di sostanze stupefacenti, <strong>per</strong> ladiagnosi precoce (early detection) e la diffusione di un‟informazionescientificamente orientata. Sempre all‟interno di questo ambito, considerato anchel‟aumentato rischio di uso di droghe da parte di ragazzine è stata avviato unprogetto dedicato al<strong>le</strong> donne, DAD.NeT. Il progetto prevede la realizzazione diuna serie di microinterventi che riguarderanno l‟ambito della prevenzione, delsupporto assistenzia<strong>le</strong> e del reinserimento e che avranno come target principa<strong>le</strong> trecategorie specifiche del genere femmini<strong>le</strong>: giovani donne che non usano droghema considerate a rischio e quindi ta<strong>le</strong> intervento sarà essenzialmente di tipopreventivo; ragazze e donne che fanno uso occasiona<strong>le</strong> di droghe; ragazze e donneche hanno già sviluppato prob<strong>le</strong>mi di dipendenza e/o affette da patologie correlateche necessitano di una assistenza rispettosa del loro genere a co<strong>per</strong>turadell‟ambito assistenzia<strong>le</strong> e del reinserimento. <strong>La</strong> seconda sottocategoria, è rivoltaa lavoratori a cui è affidato un lavoro particolarmente a rischio. Ta<strong>le</strong> progettoviene realizzato in collaborazione con RFI - Rete Ferroviaria Italiana nel contestodel progetto DTLR. Obiettivo genera<strong>le</strong> del progetto è la costituzione di unnetwork tra <strong>le</strong> unità o<strong>per</strong>ative esistenti <strong>per</strong> lo sviluppo di sistemi di monitoraggio evalutazione standardizzata degli esiti dei test eseguiti presso <strong>le</strong> Aziende sanitarie<strong>per</strong> il ri<strong>le</strong>vamento dell‟uso di sostanze stupefacenti o psicotrope da parte deilavoratori addetti al<strong>le</strong> mansioni a rischio. <strong>La</strong> terza sottocategoria è dedicata allaprevenzione degli incidenti stradali, proprio a quest‟ultima è dedicato il progetto“Drugs on street”, realizzato in collaborazione con 29 Comuni e con ilcoordinamento del<strong>le</strong> relative Prefetture. Obiettivo principa<strong>le</strong> di questa attività è laprevenzione dell‟incidentalità notturna nel week-end dovuta a guida in stato diebbrezza e/o sotto l‟effetto di sostanze stupefacenti.Alla prevenzione del<strong>le</strong> patologie correlate e dei comportamenti devianti derivantidall‟uso di sostanze stupefacenti e psicoattive è dedicato l‟1% del budget <strong>per</strong> larealizzazione di uno studio su scala naziona<strong>le</strong> volto a misurare l‟efficacia deisistemi di azioni di prevenzione del<strong>le</strong> patologie correlate alla tossicodipendenza,che sovente si muovono su indicatori di efficacia tra loro non comparabili.Per incentivare una migliore organizzazione e funzionalità dei servizi italiani(Ser.T e Comunità Terapeutiche) è stato dedicato il 9% del budget tota<strong>le</strong>. Ilprogetto Comunitalia, <strong>per</strong> esempio, ha come obiettivo la creazione di uncoordinamento tecnico naziona<strong>le</strong> <strong>per</strong>manente in grado di consorziare tutte <strong>le</strong>associazioni del privato socia<strong>le</strong> che o<strong>per</strong>ano nel settore del<strong>le</strong> tossicodipendenze, alfine di concertare e condividere strategie di intervento. Nello specifico è previstal‟attuazione di un sistema di monitoraggio sistematico e <strong>per</strong>manente dei datirelativi <strong>le</strong> Comunità Terapeutiche (informazioni anagrafiche e strutturali, volumee tipo di attività, informazioni di tipo economico sul ciclo attivo e relativi crediti).Al reinserimento socia<strong>le</strong> e lavorativo, considerato dal <strong>Dipartimento</strong> comeintervento prioritario al qua<strong>le</strong> dedicare una attenzione particolare, è stato dedicatoil 34% dei fondi a disposizione. Il progetto RELI si propone di definirepromuovere e diffondere un modello di reinserimento socio-lavorativo integratodei servizi pubblici e di quelli del privato socia<strong>le</strong>, basato in primo luogo sulsupporto e sulla creazione di “unità produttive” in grado di ospitare <strong>per</strong>sonetossicodipendenti in riabilitazione al fine di agevolarne il reinserimentolavorativo.Altro obiettivo è di orientare <strong>le</strong> unità produttive al lavoro di impresa socia<strong>le</strong>,prevedendo una regolare retribuzione dei lavoratori ed un affidamento di denarogestito e regolamentato.Prevenzionepatologie correlate(1% di budgetinvestito)Trattamento esupporto Ser.T. eComunitàTerapeutiche ( 9%del budgetinvestito)Reinserimento(34% del budgetinvestito)157

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