Struttura della Materia - INFN Napoli
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<strong>Struttura</strong> <strong>della</strong> <strong>Materia</strong> 109<br />
2.4 Teoria fenomenologica di Einstein dei processi radiativi<br />
La teoria fenomenologica di Einstein considera la radiazione elettromagnetica in<br />
equilibrio termico con un gas di atomi racchiuso in una cavità e descrive l’interazione<br />
tra i fotoni <strong>della</strong> radiazione di corpo nero e gli atomi in termini di<br />
tre processi fondamentali: l’assorbimento, l’emissone indotta e l’emissione spontanea.<br />
I primi due sono quelli che abbiamo già incontrato nell’approssimazione<br />
semiclassica mentre l’ultimo è l’equivalente quantistico <strong>della</strong> reazione di radiazione.<br />
La teoria di Einstein è basata su alcuni postulati fisicamente ragionevoli<br />
sull’emissione e l’assorbimento di fotoni da parte degli atomi. I postulati possono<br />
essere tutti giustificati rigorosamente con una trattazione quantistica dei processi<br />
di interazione.<br />
Supponiamo che un gas di N atomi identici sia posto nella cavità, ciascun<br />
atomo abbia una coppia di stati legati con livelli energetici E1 ed E2 esia<br />
~ω = E2 − E1.<br />
Sono possibili processi che conservano l’energia in cui fotoni di frequenza ω sono<br />
emessi o assorbiti dagli atomi che fanno transizioni tra i due stati. I due livelli<br />
atomici possono essere multipletti con degenerazioni g1 e g2, ma per semplicità<br />
trascureremo tutti gli altri livelli di energia. Indichiamo con N1 ed N2 inumeri<br />
degli atomi che hanno rispettivamente energie E1 ed E2, cioè le popolazioni dei<br />
livelli.<br />
Le probabilità di emissione e assorbimento di un fotone sono definite come<br />
segue. Consideriamo un singolo atomo nello stato 2. Vi è una probabilità finita<br />
A21 per unità di tempo che l’atomo cada spontaneamente nello stato 1 più basso<br />
ed emetta un fotone di energia ~ω.<br />
Consideriamo ora un atomo nello stato 1. In assenza di radiazione di frequenza<br />
ω nonvièalcunmodoincuil’atomopossapassarenellostato2,poichè<br />
è impossibile conservare l’energia in questa transizione. Tuttavia in presenza di<br />
radiazione con densità di energia ρ (ω), la transizione verso l’alto 1 → 2 può<br />
avvenire per assorbimento di un fotone ~ω. La velocità di transizione è supposta<br />
proporzionale a ρ (ω) conuncoefficiente di proporzionalità B12..<br />
Questi due processi sono intuitivamente ragionevoli, mentre non è così ovvio<br />
chelapresenzadiradiazionecorrispondenteaρ (ω) aumentilavelocitàditransizione<br />
dallo stato più alto allo stato più basso. Comunque proveremo poi che<br />
questo aumento deve esserci, e scriveremo il contributo alla velocità di transizione<br />
come B21 ρ (ω) .Questo terzo processo radiativo è chiamato emissione indotta o<br />
stimolata di radiazione.Questi due processi sono intuitivamente ragionevoli, mentrenonècosìovviochelapresenzadiradiazionecorrispondenteaρ<br />
(ω) aumenti<br />
la velocità di transizione dallo stato più alto allo stato più basso. Comunque<br />
proveremo che questo aumento deve esserci, e scriveremo il suo contributo alla<br />
velocità d itranszione come B21 ρ (ω) .