08.08.2013 Views

Struttura della Materia - INFN Napoli

Struttura della Materia - INFN Napoli

Struttura della Materia - INFN Napoli

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Struttura</strong> <strong>della</strong> <strong>Materia</strong> 213<br />

Se applichiamo un’altro operatore di traslazione T<br />

T<br />

ma il prodotto T<br />

equindi<br />

³ ´<br />

~R2<br />

³ ´ ³ ´ ³<br />

~R2 T ~R1 ξ σ; ~ ´ ³ ´ ³ ´ ³<br />

R = C ~R2 C ~R1 ξ σ; ~ ´<br />

R<br />

³ ´ ³ ´<br />

³<br />

~R2 T ~R1 è esso stesso l’operatore di traslazione T ~R2 + ~ ´<br />

R1<br />

³<br />

T ~R2 + ~ ´<br />

R1 ξ<br />

³<br />

σ; ~ ´ ³<br />

R = C ~R2 + ~ ´ ³<br />

R1 ξ σ; ~ ´<br />

R<br />

³<br />

C ~R2 + ~ ´<br />

R1 = C<br />

³ ´ ³ ´<br />

~R2 C ~R1<br />

per ogni ~ R1 ed ~ R2. L’autovalore C deve dipendere esponenzialmente da ~ R:<br />

³ ´<br />

C ~R = e ~µ· ~ R<br />

(165)<br />

dove il vettore ~µ caratterizza una particolare ξ.<br />

La (165) implica che<br />

ξ<br />

³<br />

σ, ~ ´<br />

R = e ~µ· ~ R<br />

ξ (σ, 0) (166)<br />

se il vettore ~µ avesse una parte reale non nulla vi sarebbero direzioni nel cristallo<br />

infinito il cui l’ampiezza del campo crescerebbe esponenzialmente. Per evitare<br />

questo comportamento inammissibile ~µ deve avere la forma i ~ k dove ~ k è un vettore<br />

reale. Indicando con ξ (σ, 0) semplicemente con ξ (σ) si ha che le autofunzioni del<br />

problema dinamico debbono avere la forma<br />

ξ<br />

³<br />

σ, ~ ´<br />

R =ξ~ k (σ)ei~ k· ~ R Teorema di Bloch (167)<br />

e le varie autofunzioni di Ω si ottengono variando il vettore ~ ³<br />

k che specifica l’autovalore<br />

exp i ~ k · ~ ´<br />

³ ´<br />

R dell’operatore di traslazione T ~R .E’ utile a questo punto<br />

mettere in gioco il reticolo reciproco: se i vettori ~ k0 e ~ k differiscono di un vettore<br />

di traslazione del reticolo reciproco ~ G<br />

~ k 0 = ~ k + ~ G<br />

allora ³<br />

exp i ~ k 0 · ~ ´ ³<br />

R =expi<br />

~ G · ~ ´ ³<br />

R exp i ~ k · ~ ´ ³<br />

R =expi<br />

~ k · ~ ´<br />

R<br />

equindi ~ k e ~ k0 ³ ´<br />

individuano lo stesso autovalore dell’operatore T ~R . L’insieme<br />

delle soluzioni ξ~ k del problema dinamico è lo stesso dell’insieme delle soluzioni<br />

ξ~ k+ ~ G . Si evita la ridondanza restringendo ~ k alla cella primitiva del reticolo<br />

reciproco, ovvero alla sua cella di prossimità e cioè alla prima zona di Brillouin.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!