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Struttura della Materia - INFN Napoli

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<strong>Struttura</strong> <strong>della</strong> <strong>Materia</strong> 146<br />

elettrone. La probabilità di questo processo non radiativo decresce al crescere<br />

<strong>della</strong> carica nucleare. Per atomi leggeri l’effetto Auger prevale nettamente su<br />

quello di emissione radiativa. Il confronto tra i due canali di diseccitazione può<br />

essere fatto considerando il coefficiente<br />

η =<br />

Numero di atomi che emettono fotoni X<br />

Numero di atomi ionizzati<br />

il cui andamento in funzione di Z è mostrato in figura<br />

La spettroscopia dei fotoelettroni fornisce una tecnica di indagine degli stati<br />

energetici degli elettroni interni degli atomi e costituisce l’applicazione moderna<br />

dell’effetto fotoelettrico.<br />

Il campione viene irraggiato con fotoni X di una data frequenza. Gli elettroni<br />

rilasciati hanno una energia cinetica corrispondente alla differenza tra l’energia del<br />

fotone X e l’energia di legame dell’elettrone nell’atomo. Poichè si può misurare la<br />

velocità dell’elettrone con grande precisione (meno di 1 eV) si riescono ad apprezzare<br />

gli effetti sull’energia di legame di un elettrone interno di un atomo dovuto<br />

agli altri atomi che lo circondano. Ciò consente l’analisi <strong>della</strong> sua composizione<br />

chimica con il metodo ESCA (Electron Spectroscopy for Chemical Analysis).

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