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Struttura della Materia - INFN Napoli

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<strong>Struttura</strong> <strong>della</strong> <strong>Materia</strong> 197<br />

Una struttura cristallina siottienesequalcosa(chechiamiamobase <strong>della</strong><br />

struttura) è ripetuta nello spazio realizzando un reticolo di Bravais. Un reticolo<br />

di Bravais è un modo di collocare copie identiche <strong>della</strong> base in tutto lo spazio. In<br />

un cristallo fisico la base consiste di un certo gruppo di atomi o ioni.<br />

E’ possibile generare tutti i punti di un reticolo di Bravais a partire da tre<br />

vettori detti primitivi. Tutte le traslazioni reticolari ~ R sono date da una combinazione<br />

lineare dei tre vettori di traslazione primitivi<br />

~R = n~a1 + m~a2 + l~a3<br />

(153)<br />

con n, m, l interi. Il seguente procedimento di costruzione dimostra l’esistenza<br />

dei tre vettori primitivi:<br />

1 - Consideriamo una retta passante per due punti del reticolo. Lungo quella<br />

direzione vi saranno infiniti punti del reticolo e sia ~a1 il più corto dei vettori di<br />

traslazione lungo questa retta. I punti di tutto il reticolo sono collocati su rette<br />

parallele a questa (a cui ci riferiremo come retta ~a1). Se così non fosse potremmo<br />

scegliere un ~a1 più corto ancora.<br />

2 - Tra tutte queste rette scegliamone una coppia tra le più vicine possibili,<br />

tali, cioè, che nel piano che le contiene non vi sia tra esse alcun punto del reticolo.<br />

Sia ~a2 uno dei vettori di traslazione che porta uno dei punti del reticolo su una<br />

delle rette in un punto del reticolo sull’altra retta. I vettori ~a1 e ~a2 specificano la<br />

giacitura di un piano. I punti di tutto il reticolo sono collocati su piani paralleli<br />

aquesto.<br />

3 - Scegliamo una coppia dei piani (~a1,~a2) così vicini che tra essi non vi sia<br />

alcun punto del reticolo e sia ~a3 la traslazione che porta un punto reticolare di<br />

uno dei piani nell’altro piano.<br />

I tre vettori che abbiamo costruito sono traslazioni primitive. Infatti siano<br />

P e Q due qualsiasi punti del reticolo. Si può andare da P ad un punto P1 che<br />

appartiene al piano che contiene Q applicando un numero intero l di volte ~a3 a<br />

P. Applicando un numero intero m di volte ~a2 a P1 giungiamo a un punto P2<br />

che deve stare necessariamente sulla retta che contiene Q. L’applicazione di n<br />

volte ~a1 a P2 sposta questo punto in Q. La traslazione ~ R da P a Q èdatadalla<br />

combinazione lineare (153).<br />

Vi sono infinite scelte possibili dei vettori primitivi. Il procedimento indicato<br />

lascia indeterminata la direzione di ~a1 econsentediassegnare~a2 e ~a3 in una infinità<br />

numerabile di modi. Il parallelepipedo che ha per lati i tre vettori primitivi<br />

è detto cella primitiva del reticolo. I punti reticolari contenuti in una cella primitiva<br />

sono solo quelli ai suoi vertici. La ripetizione <strong>della</strong> cella primitiva in tutto lo<br />

spazio riproduce tutto il reticolo e la specifica del contenuto di una cella primitiva<br />

è quella <strong>della</strong> base e quindi <strong>della</strong> struttura cristallina. Per ogni cella primitiva<br />

vi sono otto punti reticolari e per ogni punto reticolare otto celle primitive. Vi è<br />

un punto reticolare per ogni cella primitiva. Il volume <strong>della</strong> cella primitiva, dato

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