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Struttura della Materia - INFN Napoli

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<strong>Struttura</strong> <strong>della</strong> <strong>Materia</strong> 120<br />

Per l’emissione spontanea se l’atomo decade in uno stato ad energia minore ²f ed<br />

è emesso un fotone di energia ~ω la distribuzione spettrale dell’intensità emessa<br />

è data dalla funzione<br />

L (ω) =<br />

1<br />

(ω − ωif − δE/~) 2 +(Γ/2) 2<br />

dove ωif = (Ei − ²f) /~ ecioèdaunalorentziana di larghezza Γ centrata in<br />

ωif + δE/~ La quantità ~Γ è nota come la larghezza naturale <strong>della</strong> riga. Se τi e<br />

τf sono le vite medie dei duie livelli che includono tutti i modi possibili in cui i<br />

due livelli possono decadere allora<br />

Γ = 1<br />

τi<br />

+ 1<br />

τf<br />

La vita media del livello 2p dell’idrogeno atomico è 1.6×10−9 sec, a cui corrisponde<br />

una larghezza Γ ' 4.11 × 10−7 eV ' 3.32 × 10−3cm−1 . In generale le larghezze<br />

naturali delle righe spettrali sono molto piccole e sono abitualmente mascherate<br />

da altri effetti che contribuiscono ad allargare le righe spettrali. Di questi i più<br />

importanti sono l’allargamento dovuto alla pressione e l’effetto Doppler.<br />

Consideriamo una sorgente gassosa. Oltre all’emissione spontanea, atomi in<br />

stati eccitati possono fare transizioni a stati piò bassi attraverso un urto con<br />

gli altri atomi. Questo è di nuovo un processo suscettibile di essere descritto<br />

dal modello semplice che abbiamo messo in piedi e al W dell’accoppiamento<br />

con la radiazione elettromagnetica quantizzata, che tiene conto dell’emissione<br />

spontanea, si può aggiungere un Wc corrispondente alle transizioni non radiative.<br />

La forma <strong>della</strong> riga resta lorentziana ma la sua larghezza cresce diventando Γ +<br />

1/τc. La quantità τc decresce con il numero di collisioni al secondo che, invece,<br />

cresce con la pressione. Variando la pressione e osservando la corrispondente<br />

variazione <strong>della</strong> larghezza di riga si possono ottenere informazioni sulle collisioni<br />

che avvengono nel gas.<br />

In una sorgente gassosa gli atomi che emettono o assorbono radiazione si<br />

muovono rispetto al rivelatore. La lunghezza d’onda <strong>della</strong> radiazione emessa da<br />

un atomo in movimento è spostata dall’effetto Doppler. Se gli atomi del gas si<br />

muovono a velocità non relativistiche e la radiazione è osservata nella direzione<br />

x, la luinghezza d’onda emessa da un atomo che ha la componente <strong>della</strong> velocità<br />

vx in quella direzione è<br />

³<br />

λ = λ0 1 − vx<br />

´<br />

dove λ0 è la lunghezza d’onda emessa dall’atomo nel suo riferimento di quiete.Il<br />

caso ∆λ > 0 è quello in cui l’atomo si allontana dall’osservatore, mentre se<br />

∆λ < 0 l’atomo si avvicina. tenuto conto che ν = c/λ si ha<br />

ν =<br />

ν0<br />

1 − vx/c ∼ ν0 (1 + vx/c)<br />

c

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