08.08.2013 Views

Struttura della Materia - INFN Napoli

Struttura della Materia - INFN Napoli

Struttura della Materia - INFN Napoli

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Struttura</strong> <strong>della</strong> <strong>Materia</strong> 230<br />

sempre più piccoli: tanto maggiore è l’energia cinetica ~ 2 (k (E)+2πn/a) 2 /2m<br />

tanto più trascurabile è l’effetto perturbativo del potenziale periodico V (r) .<br />

Un modo diverso di giustificare la presenza delle bande consiste nell’attribuire<br />

la loro comparsa ai livelli degli atomi che costuituiscono il cristallo. Per semplicità<br />

riferiamoci ad un catena costituita da N ioni che attirano l’elettrone: il potenziale<br />

visto dall’elettrone è formato da N buche di potenziale identiche regolarmente<br />

spaziate (nel limite N →∞questo potenziale è periodico). Se la distanza R<br />

tra gli ioni è molto grande i livelli energetici hanno una degenerazione pari a N;<br />

questa degenerazione scompare quando si avvicinano gli ioni: da ciascun livello<br />

nascono N livelli distinti distribuiti in un intervallo di energia di larghezza ∆ .<br />

Per N grande le energie formano un quasi-continuo: si ottengono le bande di<br />

enegia permesse separate dalle bande di energia proibite. La larghezza di una<br />

banda permessa è tanto più grande quanto più forte è l’accoppiamento che fa<br />

passare l’elettrone da una buca di potenziale a quella successiva. Ci aspettiamo<br />

che le bande più basse in energia siano le meno larghe poichè l’effetto tunnel,<br />

che è responsabile del passaggio, è tanto più probabile quanto più alta è l’energia<br />

rispetto al fondo delle buche. Il tunneling attraverso le buche di potenziale dà<br />

luogo alla delocalizzazione degli stati stazionari. Se prepariamo l’elettrone in uno<br />

stato iniziale localizzato su uno degli ioni l’evoluzione nel tempo successiva lo fa<br />

propagare lungo tutta la catena.<br />

Possiamo inquadrare queste considerazioni qualitative in quella che è chiamata<br />

approssimazione dell’elettrone fortemente legato (il termine inglese corrispondente<br />

è ’tight binding’). Consideriamo allora una catena lineare di atomi.<br />

Per semplicità supporremo che ciascun atomo isolato abbia un solo stato legato di<br />

energia ε a cui corrisponde una funzione d’onda ψ (x) . Se l’atomo n-esimo fosse<br />

isolato ad esso corrisponderebbe lo stato stazionario<br />

ψn (x) =ψ(x − na)

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!