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Struttura della Materia - INFN Napoli

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<strong>Struttura</strong> <strong>della</strong> <strong>Materia</strong> 249<br />

Il gas di Fermi non interagente costituisce un’utile prima approssimazione per<br />

numerosi sistemi di fermioni. Per esempio il modello di metallo più semplice è<br />

quello di Sommerfed in cui le interazioni tra gli elettroni e degli elettroni con i<br />

nuclei sono rappresentate come un potenziale costante. Questo modello giustifica<br />

l’andamento lineare del calore specifico dei metalli a bassa temperatura osservato<br />

sperimentalmente.<br />

4.7 Elettroni nei solidi: isolanti, conduttori e semiconduttori<br />

Il modello degli elettroni liberi chiusi in una scatola si applica molto bene agli<br />

elettroni di conduzione di un metallo. Essi si spostano liberamente dentro il<br />

metallo, ma l’interazione elettrostatica con il reticolo ionico impedisce loro di<br />

uscire quando arrivano in prossimità <strong>della</strong> superficie. Questo modello è però<br />

troppo semplice per spiegare perchè certi solidi sono buoni conduttori elettrici<br />

mentre altri sono isolanti (il numero degli elettroni coinvolti nella conducibilità<br />

intrinseca può variare di un fattore 10 10 traunbuonisolanteedunmetallopuro).<br />

In modo molto qualitativo queste differenze possono essere spiegate tenendo conto<br />

dell’esistenza delle bande di energia e del principio di Pauli.<br />

Useremo i risultati stabiliti per reticoli unidimensionali. Nei cristalli reali<br />

gli ioni positivi formano un reticolo di Bravais in tre dimensioni. La comprensione<br />

teorica delle proprietà di un solido necessita dello studio dettagliato <strong>della</strong><br />

struttura delle bande di energia svolto nella fisica dei solidi.<br />

Nota la struttura delle bande e il numero degli stati per banda, lo stato<br />

fondamentale elettronico di un solido si ottiene ”riempiendo” successivamente<br />

gli stati di singola particella nelle varie bande permesse a cominciare da quelle<br />

più basse. I numeri di occupazione medi sono dati dalla distribuzione di Fermi.<br />

I metalli hanno 10 22 elettroni per cm 3 ed una energia di Fermi di alcuni eV.<br />

Conviene confrontare le temperature con quella di Fermi TF = εF /kB che è<br />

compresa tra 10 4 e10 5 ◦ K. A temperatura ambiente T è almeno 100 volte più<br />

piccola di quella di Fermi. La distribuzione di Fermi è prossima al gradino T =0<br />

ed εF è la massima energia possibile per gli elettroni. La posizione di εF rispetto<br />

alle bande permesse diventa essenziale per caratterizzare il comportamento di un<br />

solido. Se εF cade in mezzo ad una banda permessa abbiamo a che fare con un<br />

conduttore mentre se εF cade in una banda proibita il cristallo è un isolante.<br />

Qual’è la velocità di un elettrone in uno stato di Bloch? Così come si fa per<br />

le particelle libere possiamo associare ad un elettrone nella banda un pacchetto<br />

d’onda,<br />

ψ (x, t) = 1<br />

Z ∞<br />

√ dk g (k) u (k, x)exp(i (kx − E (k) t/~)) (242)<br />

Na −∞<br />

La funzione g (k) ha un massimo in k = k0, la funzione u (k, x) è normalizzata a 1<br />

tra 0 ed a (il cristallo ha dimensione Na e stiamo imponendo le solite condizioni al

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