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Struttura della Materia - INFN Napoli

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<strong>Struttura</strong> <strong>della</strong> <strong>Materia</strong> 226<br />

a—Le due radici λ1 e λ2 sono reali e distinte. Poichè λ1λ2 =1allora λ1 > 1, e<br />

λ2 < 1. Spostando ripetutamente x di a si ha<br />

ψ (x + na) =λ n 1ψ (x) =λn2 ψ (x)<br />

e entrambe le soluzioni danno luogo a soluzioni divergenti una per x →∞,<br />

l’altra per x →−∞. Queste soluzioni non sono fisicamente accettabili e<br />

l’energia non è un autovalore.<br />

b—Le due radici sono l’una la complessa coniugata dell’altra. Poichè sono di<br />

modulo1lepossiamorappresentareconilnumerorealek<br />

λ1 = e ika<br />

; λ2 = e −ika<br />

entrambe le funzioni d’onda sono permesse e l’autovalore dell’energia è<br />

doppiamente degenere.<br />

c—Il caso b ha come caso particolare quello in cui le radici sono eguale ed entrambe<br />

eguali a +1 o entrambe eguali a −1.<br />

Il caso b comporta che<br />

ψ (x + na) =e ikna ψ (x) (189)<br />

che non è altro che il teorema di Bloch. La (189) implica che se rappresentiamo<br />

la ψ (x) nella forma<br />

ψ (x) =u (k ; x) e ikx<br />

(190)<br />

allora la u è periodica sia nel reticolo diretto<br />

che nel reticolo reciproco<br />

u (k ; x + a) =u (k ; x)<br />

u (k +2π/a; x) =u (k ; x) .<br />

Le soluzioni fisicamente accettabili sono le onde di Bloch e cioè onde piane modulate<br />

da una funzione che ha la periodicità del reticolo.<br />

Conviene restringere k alla prima zona di Brillouin che in questo caso è l’intervallo<br />

−π/a, π/a.Gli autovalori E (k) e E (−k) sono degeneri e quindi E (k) è<br />

una funzione pari di k che ha anche la periodicità del reticolo reciproco<br />

E (k +2π/a) =E (k) .<br />

Per avere indicazioni sulla forma dello spettro consideriamo il caso in cui il potenziale<br />

periodico agisce come una piccola perturbazione sullo spettro di una particella<br />

libera (questa in fisica dei solidi è chiamata approssimazione dell’elettrone

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