Struttura della Materia - INFN Napoli
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<strong>Struttura</strong> <strong>della</strong> <strong>Materia</strong> 212<br />
primitiva individuata dal vettore di traslazione. Nel caso <strong>della</strong> funzione d’onda σ<br />
deve essere specificata in tutti i punti <strong>della</strong> cella primitiva mentre il campo delle<br />
vibrazioni reticolari ha un numero di gradi di libertà per cella pari a tre volte il<br />
numero degli atomi per cella. ³<br />
Imodinormalidelcampoξσ;<br />
~ ´<br />
R si ottengono come soluzioni di un problema<br />
agli autovalori <strong>della</strong> forma<br />
Ωξ<br />
³<br />
σ; ~ ´ ³<br />
R = λξ σ; ~ ´<br />
R<br />
(163)<br />
dove Ω è un operatore lineare – per esempio l’Hamiltoniana o la matrice dinamica<br />
delle vibrazioni. In generale non vi sono soluzioni che soddisfano condizioni<br />
al contorno opportune per valori arbitrari di λ; ivaloridiλpermessi dalle ³ condizioni<br />
al contorno sono gli autovalori di Ω e le corrispondenti soluzioni ξ σ; ~ ´<br />
R le<br />
autofunzioni.<br />
³ La´ simmetria traslazionale può essere descritta tramite un operatore di traslazione<br />
T ~R definito da<br />
³ ´ ³<br />
T ~Ri ξ σ; ~ ´ ³<br />
R = ξ σ; ~ R + ~ ´<br />
Ri<br />
(164)<br />
Chiaramente ~ R + ~ Ri è ancora un vettore del reticolo e il lato destro <strong>della</strong> (164) è<br />
ben definito. Applicando in successione due di questi operatori si ha<br />
³ ´ ³ ´ ³<br />
T ~R2 T ~R1 ξ σ; ~ ´ ³ ´ ³<br />
R = T ~R2 ξ σ; ~ R + ~ ´<br />
R1<br />
³<br />
= ξ σ; ~ R + ~ R1 + ~ ´ ³ ´ ³ ´ ³<br />
R2 = T ~R1 T ~R2 ξ σ; ~ ´<br />
R<br />
e per l’arbitrarietà di ξ due operatori di traslazione commutano tra loro.<br />
Consideriamo ora “l’operatore dinamico” Ω. Dato che il reticolo è supposto<br />
completamente periodico (e quindi infinito) in tutte le direzioni, Ω non può discriminare<br />
tra le diverse posizioni assolute ³ delle celle primitive. Se si applica un<br />
operatore di traslazione reticolare a Ωξ σ; ~ ´<br />
R il risultato deve, allora, essere lo<br />
stesso che si otterebbe prima traslando ξ e poi opplicando Ω<br />
³ ´ ³<br />
T ~Ri Ωξ σ; ~ ´ ³ ´ ³<br />
R = ΩT ~Ri ξ σ; ~ ´<br />
R<br />
per qualunque ξ e qualunque T : Ω commuta con tutti i T del reticolo.<br />
Ciò implica che possiamo cercare soluzioni del problema agli autovalori (163)<br />
di Ω che sono³ simultaneamente autofunzioni degli operatori di traslazione del<br />
reticolo. Se ξ σ; ~ ´<br />
³ ´<br />
R è una tale autofunzione simultanea e C ~Ri è l’autovalore<br />
³ ´<br />
di T ~Ri allora<br />
³ ´ ³<br />
T ~R1 ξ σ; ~ ´ ³<br />
R = ξ σ; ~ R + ~ ´ ³ ´ ³<br />
R1 = C ~R1 ξ σ; ~ ´<br />
R .