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Struttura della Materia - INFN Napoli

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<strong>Struttura</strong> <strong>della</strong> <strong>Materia</strong> 54<br />

La trasformata <strong>della</strong> matrice i cui elementi sono < 'ijg12j'k > è invece<br />

X X<br />

X X<br />

=<br />

n<br />

m<br />

Sni < 'ijg12j'k > S ¤ km<br />

=< Ãkjg y<br />

12jÃi >=< Ãijg12jÃk ><br />

n<br />

m<br />

Sni < 'kjg y<br />

12 j'i > S ¤ km =<br />

essendo l’operatore g12 autoaggiunto. Abbiamo dimostrato che la matrice jH 00 j,<br />

come funzionale delle Ãk, ha la stessa forma <strong>della</strong> jH 0 j, come funzionale delle 'k,<br />

e quindi la diagonalizzazione <strong>della</strong> matrice j¸ j fornisce di nuovo le equazioni (20).<br />

Notiamo che è essenziale che le somme corrano su tutti gli stati.<br />

Le equazioni di Hartree-Fock hanno la forma di equazioni di Schröndiger che,<br />

oltre all’interazione con il nucleo, contengono un potenziale locale Vc(1) ed un<br />

potenziale non locale V sc<br />

k (1; 2) dipendente dal particolare stato k considerato.<br />

Il potenziale locale, detto anche coulombiano o diretto, nello spazio delle con-<br />

…gurazioni assume la forma<br />

Z<br />

X<br />

2 e<br />

Vc(~r1) = ¡ d~r2 jÁi(~r2j<br />

r12<br />

dove Ái(~r) è la parte spaziale dell’orbitale, ovvero dello stato di singola particella,<br />

di indice i. Nelle equazioni esso compare come l’energia potenziale <strong>della</strong> carica<br />

puntiforme ¡e posta in ~r1 che interagisce con le Z distribuzioni di carica continue<br />

¡ejÁi(~r2)j2 . Si noti che a di¤erenza delle equazioni di Hartree questo potenziale è<br />

lo stesso in tutte le equazioni di Hartree-Fock, pur essendo determinato in modo<br />

consistente dalle loro Z soluzioni.<br />

Il potenziale non locale V sc<br />

k compare come il nucleo di un operatore integrale<br />

nell’equazione per Ák<br />

V sc<br />

k (~r1; ~r2) = X<br />

i<br />

i<br />

±(mk; mi)Á ¤ e2<br />

i (~r2) Ák(~r1)<br />

r12<br />

dove mi indica lo spin dello stato i-esimo e la delta di Kronecker nasce dal<br />

prodotto scalare tra gli autostati dello spin. Questo potenziale è detto di scambio<br />

e dipende dallo spin dello stato k. L’equazione di Hartree-Fock per la parte<br />

spaziale Ák è<br />

µ<br />

¡ ~2<br />

2m r21<br />

¡ Ze2<br />

r1<br />

<br />

Z<br />

Ák(~r1) + Vc(~r1)Ák(~r1) ¡<br />

d~r2 V sc<br />

k (~r1; ~r2)Ák(~r2) = "kÁk(~r1):<br />

Si noti che il coulombiano può essere considerato originato dalla densità di singola<br />

particella ½ che si ottiene integrando il modulo quadro <strong>della</strong> funzione d’onda delle<br />

Z particelle ed integrando su tutte le coordinate tranne una. Per il determinante<br />

di Slater ª si ha<br />

½(~r2) = X<br />

jÁi(~r2)j 2<br />

i

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