Struttura della Materia - INFN Napoli
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<strong>Struttura</strong> <strong>della</strong> <strong>Materia</strong> 192<br />
da cui la regola di selezione<br />
∆J =0, ±2<br />
La riga Rayleigh è unica mentre le righe Raman anti-Stokes sono date da<br />
~ωAS = ~ω + E (J +2)− E (J) =~ω +4B (J +3/2) con J =0, 1, 2, ...<br />
mentre la righe Raman Stokes sono<br />
~ωS = ~ω + E (J) − E (J +2)=~ω − 4B (J +3/2) con J =0, 1, 2, ...<br />
Le righe Stokes ed anti-Stokes sono disposte simmetricamente da parti opposte<br />
alla riga Rayleigh. La separazione di due righe Stokes (o anti-Stokes) consecutive<br />
è 4B, cioè è il doppio tra quelle di uno spettro di rotazione puro, se quest’ultimo<br />
esistesse. Il gap centrale è di 12B ma ora al suo centro vi è la riga Rayleigh.<br />
Anche per le vibrazioni vi è un effetto Raman con una riga Stokes ω − ω0 e<br />
una riga anti-Stokes ω +ω0 (la vibrazione modula l’ampiezza del dipolo oscillante<br />
indotto dall’onda incidente). La diffusione anelastica è un processo che conserva<br />
l’energia e<br />
~ω0AS = ~ω + E (v +1)−E (v) =~ω + ~ω0<br />
~ω0S = ~ω + E (v) − E (v +1)=~ω − ~ω0<br />
Le due frequenze spostate sono centri delle strutture rotazionali dello spettro<br />
roto-vibrazionale che abbiamo discusso in precedenza.<br />
Cirestadaconsiderarelospettroabandeelettronicogeneratodatransizioniin<br />
cuituttietreinumeriquanticin.v.J cambiano. Si può ritenere che la transizione<br />
n → n0 avvenga ’istantaneamente’ sulla scala dei tempi delle vibrazioni, e cioè<br />
ad un valore all’incirca costante <strong>della</strong> separazione tra i nuclei R. Inucleipesanti<br />
cambiano posizione e momento non durante la transizione elettronica ma solo<br />
dopo che essa è avvenuta. Sulle curve dell’energia elettronica in funzione di R la<br />
transizione elettronica è rappresentata da una linea verticale (principio di Franck-<br />
Condon) .Infigura sono mostrate quelle relative agli stati A e B.<br />
Il principio di Franck-Condon può essere combinato con le proprietà delle<br />
funzioni d’onda dell’oscillatore armonico per individuare quali, tra quelle possibili,<br />
sono le transizioni più probabili (si osservi che se v e v0 si riferiscono a numeri<br />
quantici elettronici n e n0 diversi, e cioè ad oscillatori armonici differenti, la regola<br />
di selezione ∆v = ±1 non vale più). La funzione d’onda dello stato fondamentale<br />
v =0ha un modolo quadro che è una gaussiana centrata intorno a R0 Gli stati<br />
eccitati. descritti da polinomi di Hermite di ordine v più alto, hanno moduli<br />
quadri i cui massimi sono vicini ai punti di inversione del moto <strong>della</strong> traiettoria<br />
classica. La transizione da v =0parte dalla posizione di equilibrio e termina<br />
sullo stato v0 per il quale il punto di inversione del moto è nella stessa posizione.<br />
Più in generale le transizioni tra v e v0 più probabili sono quelle che hanno gli