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Struttura della Materia - INFN Napoli

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<strong>Struttura</strong> <strong>della</strong> <strong>Materia</strong> 164<br />

dove ρ = R/a0. Lo studio delle funzioni E− (R) e E+ (R) mette in evidenza<br />

che la prima ha un minimo per un valore di R, mentre la seconda è monotona<br />

decrescente. Entrambe tendono a −EH per R →∞.<br />

Nella figura le curve tratteggiate rappresentano E− ed E+, lacurvacontinua<br />

il valore esatto mentre la curva a puntini mostra l’andamento dell’elemento diagonale<br />

H11. Gli stati corrispondenti alle energie E− ed E+ sono<br />

|ψ− > =<br />

|ψ+ > =<br />

1<br />

p 2(1+S) [|ϕ1 > +|ϕ2 >] stato legante<br />

1<br />

p 2(1− S) [|ϕ1 > −|ϕ2 >] stato antilegante<br />

In generale il metodo variazionale fornisce una approssimazione valida per le energie<br />

ma è più discutibile per le autofunzioni. Tuttavia in questo caso ψ− (r) e<br />

ψ+ (r) sono prossime alle autofunzioni degli stati esatti 1σg e 1σu. Queste autofunzioni<br />

sono denominate orbitali molecolari leganti ed antileganti.<br />

Nella figura sono mostrate le superfici a eguale |ψ| (luoghi dei punti dello<br />

spazio nei quali il modulo <strong>della</strong> funzione d’onda ha un valore dato); poichè ψ<br />

è reale si sono indicate con un segno + (o —) le regioni in cui essa è positiva<br />

(negativa). Queste superfici sono di rivoluzione attorno all’asse P1P2 elafigura<br />

rappresenta solo le loro sezioni in un piano che contiene l’asse. La differenza

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