Struttura della Materia - INFN Napoli
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<strong>Struttura</strong> <strong>della</strong> <strong>Materia</strong> 47<br />
ma sempre per il teorema di Ritz<br />
E1 =< ª1jH1jª1 > < < ª0jH1jª0 ><br />
E0 < < ª0jH1jª0 > + < ª0jV0 ¡ V1jª0 ><br />
ma il secondo membro è proprio E0 essendo H1 + V0 ¡ V1 = H0, da cui l’assurdo<br />
E0 < E0.<br />
La densità di singola particella assegna in modo univoco il potenziale esterno.<br />
Dato che l’energia totale è determinata in modo univoco dal potenziale esterno<br />
essa lo è anche dalla densità. Il calcolo da principi primi del funzionale E[½]<br />
presenta grandi di¢colta’. In questo paragrafo abbiamo ottenuto l’espressione<br />
di questo funzionale per un gas di elettroni non interagenti, poi, attraverso l’approssimazione<br />
semiclassica contenuta nell’equazione (13), ne abbiamo formulato<br />
una espressione da cui origina il modello di Thomas-Fermi. Sono, tuttavia, possibili<br />
approssimazioni migliori, più complicate, dalle quali nasce il metodo del<br />
funzionale densità ampiamente usato per lo studio degli atomi, delle molecole e<br />
dei solidi.<br />
1.5 L’approssimazione di Hartree e di Hartree-Fock-Dirac<br />
In questo paragrafo vogliamo discutere dei fondamenti all’approssimazione del<br />
campo medio autoconsistente che provengono dall’applicazione del metodo variazionale<br />
alla hamiltoniana a molti elettroni<br />
H = X<br />
i<br />
µ pi 2<br />
<br />
e2<br />
¡ Z<br />
2m<br />
ri<br />
+ 1<br />
2<br />
X<br />
e 2<br />
rij<br />
i;j(i6=j)<br />
= X<br />
i<br />
hi + 1<br />
2<br />
X<br />
i;j(i6=j)<br />
gij<br />
(14)<br />
L’approssimazione di Hartree consiste nel cercare l’energia dello stato fondamentale<br />
di H usando una funzione di prova <strong>della</strong> forma<br />
ª = '1(1)'2(2)¢ ¢ ¢ 'Z(Z) (15)<br />
dove gli indici si riferiscono a stati di singola particella, mentre i numeri indicati<br />
come argomenti individuano le variabili dinamiche di ciascuna particella e cioè<br />
(i) sta per coordinata e spin ( ¡! r i; ¡! ¾i ). Questa funzione d’onda ha esattamente la<br />
forma che avrebbe la funzione di prova di Z particelle non identiche e non interagenti<br />
tra loro, mentre le autofunzioni di H sono relative a Z fermioni interagenti<br />
tramite il potenziale elettrone-elettrone e sono totalmente antisimmetriche. Il<br />
teorema di Ritz ci garantisce, tuttavia, che scegliendo le ' in modo da rendere<br />
minimo il valore di aspettazione di H<br />
hª j H j ªi<br />
hª j ªi<br />
si ottiene una stima per eccesso dell’energia dello stato fondamentale di H: