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Struttura della Materia - INFN Napoli

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<strong>Struttura</strong> <strong>della</strong> <strong>Materia</strong> 176<br />

3.6 <strong>Struttura</strong> elettronica delle molecole biatomiche omonucleari,<br />

eteronucleari e politaomiche.<br />

In generale per poter ottenere uno stato legato di una molecola la densità di<br />

carica elettronica tra i nuclei deve essere in eccesso rispetto a quella che ci si<br />

aspetterebbe se fosse dovuta ai soli atomi non interagenti. Questa densità di<br />

carica dipende dalla sovrapposizione delle funzioni d’onda atomiche centrate su<br />

ciascun nucleo, e solo le funzioni d’onda degli elettroni nelle shell più esterne<br />

contribuiranno alla sovrapposizione in modo apprezzabile. E’ questo il motivo<br />

per cui questi elettroni sono detti di valenza.<br />

Incominciamo a considerare le molecole biatomiche di due atomi eguali. Nello<br />

schema degli orbitali molecolari in approssimazione LCAO sistemiamo coppie<br />

di elettroni in orbitali molecolari leganti o antileganti che si originano da certi<br />

orbitali atomici. Indichiamo questi orbitali con la lettera greca corrispondente a<br />

|m|, seguita da un asterisco per gli antileganti e dal simbolo dell’orbitale atomico.<br />

Assumiamo lo stesso atteggiamento che abbiamo preso nella descrizione <strong>della</strong><br />

tavola periodica sistemando gli elettroni in orbitali molecolari, e considerandoli<br />

indipendenti. La molecola H2 ha la configurazione (σ1s) 2 . Nel sistema a tre<br />

elettroni He + 2 il principio di Pauli consente a due elettroni di stare nell’orbitale<br />

σ1s ma il terzo elettrone deve andare nel livello successivo σ ∗ 1s, la molecola si<br />

trova nella configurazione (σ1s) 2 σ ∗ 1s. La combinazione di due orbitali leganti<br />

ed uno antilegante conduce, in questo caso, ad un stato debolmente legato.<br />

Nel sistema a quattro elettroni He2 la configurazione è (σ1s) 2 (σ ∗ 1s) 2 .Non<br />

vi è uno stato fondamentale stabile con un effetto repulsivo netto. Stati eccitati<br />

come quello di configurazione (σ1s) 2 (σ ∗ 1s)(σ2s) possono esistere come stati<br />

legati stabili.<br />

La molecola che segue in complessità e quella di Li2. Il litio atomico ha la configurazione<br />

(1s) 2 (2s) . I due elettroni nella shell K giocano un piccolo ruolo nella<br />

struttura molecolare e il legame è dovuto agli elettroni di valenza 2s. Lo stato fondamentale<br />

ha configurazione (σ2s) 2 . Seguendo la tavola periodica la molecola Be2<br />

ha come stato fondamentale (σ2s) 2 (σ ∗ 2s) 2 che non è legato.L’atomo di boro ha<br />

configurazione (1s) 2 (2s) 2 (2p) elaconfigurazione molecolare (σ2p) 2 corrisponde<br />

ad uno stato legato. Il caso successivo, quello del carbonio, la cui confiìugurazione<br />

è (1s) 2 (2s) 2 (2p) 2 è più interessante poichè la molecola C2 contiene due orbitali<br />

leganti separati (σg2p) e (πu2p) .<br />

Consideriamo infine il caso dell’ossigeno. L’ossigeno atomico ha la configurazione<br />

(1s) 2 (2s) 2 (2p) 4 . Tre degli elettroni p in ciascun atomo possono formare<br />

gli orbitali leganti (σg2p) 2 (π2px) 2 (π2py) 2 . La restante coppia di elettroni deve<br />

essere associata agli orbitali antileganti (π ∗ 2p) . Risulta che uno degli elettroni va<br />

nel (π ∗ 2px) e l’altro nell’orbitale (π ∗ 2py) .<br />

Per poter formare un orbitale legante l’elettrone di un atomo deve abitualmente<br />

formare uno stato di spin di singoletto con l’elettrone preso dal secondo

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