Struttura della Materia - INFN Napoli
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<strong>Struttura</strong> <strong>della</strong> <strong>Materia</strong> 206<br />
diffrange i valori discreti di λ per i quali esistono piani con una spaziatura ed una<br />
giacitura rispetto alla direzione di incidenza che soddisfano la legge di Bragg. Nel<br />
metodo del cristallo rotante un singolo cristallo è ruotato attorno ad un asse<br />
fisso in un fascio di raggi X monoenergetici. La variazione dell’angolo θ porta<br />
differenti piani cristallini nella posizione giusta per l’interferenza costruttiva. Nel<br />
metodo delle polveri si usa un fascio monocromatico che incide su un campione<br />
costituito da una polvere di microcristalli, in modo tale che i singoli cristalli<br />
abbiano una orientazione pressochè continua rispetto a quella del fascio incidente.<br />
La legge fenomenologica di Bragg è stata giustificata dalla derivazione di Laue<br />
dell’ampiezza dell’onda diffusa dal cristallo.<br />
Egli suppose che sul cristallo incidesse un’onda piana monocromatica di ampiezza<br />
³ ³ ´´<br />
F (~x) =F0 exp i ~k · ~x − ωt<br />
La lunghezza d’onda <strong>della</strong> radiazione λ =2π/k è tale che l’indice di rifrazione di<br />
uncristallopostonelfascioèmoltovicinoa1el’ondapianaattraversailcristallo<br />
praticamente indisturbata. Se ~ R è la posizione di un atomo nel reticolo (o meglio<br />
<strong>della</strong> base del reticolo di Bravais) l’ampiezza dell’onda incidente su di esso è<br />
³ ´ ³<br />
F ~R = F0 exp i ~ k · ~ ´<br />
R<br />
Qui e nel seguito considereremo solo l’istante di tempo t =0.<br />
L’onda diffusa dall’atomo è un’onda sferica la cui ampiezza in un punto ~ρ ha<br />
una dipendenza spaziale data da exp (ikr) /r, dove ~r = ~ρ − ~ R, ed è proporzionale<br />
all’ampiezza dell’onda incidente. La dipendenza spaziale complessiva è data dal<br />
prodotto dei due fattori<br />
exp<br />
³<br />
i ~ k · ~ ´<br />
R<br />
³<br />
· exp (ikr) /r ' exp i ~ k · ~ ´<br />
R + ikr /ρ<br />
se scegliamo l’origine nel cristallo e supponiamo che la posizione ~ρ, nella quale<br />
stiamo osservando l’onda diffusa, sia molto distante dal cristallo in modo che<br />
r ' ρ. Se θ è l’angolo tra ~ρ e ~ R allora<br />
r 2 ³<br />
= ~ρ − ~ ´ 2<br />
R = ρ 2 + R 2 − 2ρR cos θ<br />
s<br />
r = ρ 1 − 2 R<br />
ρ<br />
R2<br />
cos θ + ' ρ − R cos θ<br />
ρ2 e l’ampiezza dell’onda diffusa è determinata dal fattore di fase<br />
³<br />
exp i ~ k · ~ ´<br />
³<br />
R + ikρ − ikR cos θ =exp(ikρ)exp i ~ k · ~ ´<br />
R − ikR cos θ<br />
A grande distanza dalla sorgente l’onda sferica diffusa può essere considerata<br />
come un’onda piana di vettore d’onda ~ k 0 di modulo eguale a quello dell’onda