Struttura della Materia - INFN Napoli
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<strong>Struttura</strong> <strong>della</strong> <strong>Materia</strong> 62<br />
1.6 I multipletti e l’interazione elettrostatica residua<br />
Nell’approssimazione di campo centrale medio gli elettroni si muovono come particelle<br />
indipendenti in un campo esterno centrale. Esso descrive l’interazione<br />
degli elettroni con il nucleo e l’interazione tra di loro in modo medio. Abbiamo<br />
visto come questo potenziale si possa essere costruito in modo autoconsistente<br />
e come esso riesca a descrivere i caratteri principali <strong>della</strong> struttura atomica, e<br />
cioè la tavola periodica degli elementi. Avendo sostituito all’Hamitoniana H del<br />
paragrafo precedente l’Hamiltoniana<br />
Hc = X<br />
µ <br />
2 ~p i Ze2<br />
¡ + U(ri)<br />
2m ri<br />
i<br />
vogliamo valutare l’e¤etto dell’interazione residua<br />
V1 = H ¡ Hc = X X<br />
µ 2 e<br />
<br />
¡ U(ri) : (21)<br />
i<br />
Le correzioni perturbative dovute a V1 sono rilevanti quando nella con…gurazione<br />
sono presenti sottoshell incomplete. Per esempio nel caso dell’atomo di Carbonio<br />
la con…gurazione dello stato fondamentale 1s 2 2s 2 2p 2 è 15 volte degenere poichè i<br />
due elettroni 2p possono essere sistemati in 2 distinti dei 6 stati<br />
j ¡ 1; 1=2 >; j ¡ 1; ¡1=2 >; j0; 1=2 >; j0; ¡1=2 >; j1; 1=2 >; j1; ¡1=2 ><br />
dove il primo numero indica l’autovalore di lz e il secondo quello di sz. Ci aspettiamo<br />
che l’interazione elettrostatica residua rimuova, almeno in parte, questa<br />
degenerazione. Quando nella con…gurazione sono presenti sottoshell incomplete<br />
per valutare l’e¤etto di V1 dobbiamo applicare la teoria delle perturbazioni per<br />
stati degeneri nel sottospazio che ha come base i determinanti di Slater corrispondenti<br />
alla con…gurazione .Questo sottospazio viene solitamente indicato com un<br />
multipletto. È conveniente per un multipletto usare una base nella quale V1 è<br />
diagonale.<br />
Osserviamo che mentre Hc commuta con i momenti angolari ~ li e con gli spin<br />
~si dei singoli elettroni, questo non è più vero per l’Hamiltoniana completa, che<br />
contiene l’interazione tra gli elettroni.È facile veri…care che, invece, il momento<br />
angolare orbitale totale ~ L = P<br />
j>i<br />
rij<br />
i ~ li commuta con H. Se allora a partire dai singoli<br />
determinanti di Slater si costruiscono gli autostati del momento angolare orbitale<br />
totale su questa nuova base la perturbazione V1 è diagonale.<br />
Una sottoshell completa è necessariamente uno stato di singoletto con L = 0 ,<br />
essendo descritta da un unico determinante di Slater costituito da tutti i 2(2l+ 1)<br />
stati con i gli stessi numeri quantici nl , l’ autovalore <strong>della</strong> componente z del momento<br />
angolare totale è ML = 0 e quello dello spin MS = 0 e quindi deve essere<br />
L = 0 e S = 0 e nella notazione dei termini è uno stato 1 S: Per analizzare