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Fac-simile Scheda Linee di Ricerca - Federalimentare

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Titolo della ricercaVARIABILI CHIMICHE E MICROBIOLOGICHE NELLA PRODUZIONE DELVINSANTOResponsabile scientifico della <strong>Ricerca</strong>:Livio LENCIONI, ricercatore,Dipartimento <strong>di</strong> Biotecnologie Agrarie - Sezione Tecnologie Alimentari, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong>Firenze, via Donizetti, 6, - 50144 Firenzetel 055-3220335; e-mail: lencioni@unifi.itComposizione del gruppo <strong>di</strong> ricerca:Paola DOMIZIO ricercatore domizio@unifi.itIlaria MANNAZZU professore associato i.mannazzu@uniss.itMaurizio CIANI professore Or<strong>di</strong>nario m.ciani@univpm.itBreve descrizioneIl Vin Santo naturale è sempre stato considerato un prodotto <strong>di</strong> pregio con caratteristiche spiccate <strong>di</strong>tipicità. Nonostante attraverso i tagli e con altre pratiche enologiche si cerchi <strong>di</strong> ottenere prodotticon caratteristiche più costanti nelle <strong>di</strong>verse annate, nel Vinsanto, così come negli altri vini passitianche provenienti da territori facenti parte dello stesso <strong>di</strong>sciplinare, esiste tuttora una variabilitànotevolissima nelle caratteristiche composizionali e qualitative, solo in parte volute ma in largaparte legata invece alla scarsa governabilità del processo produttivo.Ancor oggi, infatti, in molte realtà produttive la tecnologia è spesso legata a pratiche tra<strong>di</strong>zionali,che non prevedono un efficace controllo delle <strong>di</strong>verse variabili <strong>di</strong> processo, con conseguenteottenimento <strong>di</strong> prodotti le cui caratteristiche sono molto spesso assai <strong>di</strong>verse <strong>di</strong> anno in anno. Contale sistema infatti male si gestiscono fattori fondamentali, quali la temperatura e la popolazionemicrobica, che in<strong>di</strong>rizzano fortemente e governano i suddetti processi <strong>di</strong> appassimento efermentativi.Per ottenere prodotti commerciali in cui la tipicità derivante dalla materia prima e dal processoaziendale sia maggiormente riconosciuta dal consumatore, è essenziale dunque approfon<strong>di</strong>re leconoscenze nell’ambito delle tecniche <strong>di</strong> produzione del Vinsanto. In particolare, è necessariostu<strong>di</strong>are ulteriormente le <strong>di</strong>verse possibilità <strong>di</strong> controllo e gestione per ottimizzare non solol’appassimento ma anche le successive fasi <strong>di</strong> fermentazione e <strong>di</strong> maturazione in legno. Questoobiettivo sarà possibile solo coniugando l’innovazione tecnologica alla tecnica tra<strong>di</strong>zionale allaquale molti produttori sono ancora fortemente legati.Negli ultimi anni alcuni produttori <strong>di</strong> Vinsanto in realtà hanno cominciato in<strong>di</strong>vidualmente asperimentare variazioni <strong>di</strong> processo, come quelle <strong>di</strong> non ricorrere più all’utilizzo della “madre”delvinsanto e <strong>di</strong> inoculare i mosti con ceppi commerciali <strong>di</strong> lievito. Queste esperienze hanno portatoperò a risultati generalmente variabili e quin<strong>di</strong> scarsamente in<strong>di</strong>cativi per cui, in definitiva, ancorapoco si conosce relativamente della influenza effettiva della ad<strong>di</strong>zione della madre o dell’uso <strong>di</strong>inoculi dei lieviti sul profilo organolettico del Vinsanto ottenuto in <strong>di</strong>verse con<strong>di</strong>zioni operative.Obiettivo della ricerca è perciò quello <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re le conoscenze nel settore della produzionedel Vinsanto valutando, in relazione alle caratteristiche del vino finito, in particolare: l’influenzadell’uso tra<strong>di</strong>zionale della madre e, soprattutto, il comportamento in vinificazione, sia in presenzasia in assenza <strong>di</strong> madre ed in <strong>di</strong>verse con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> temperatura, <strong>di</strong> “lieviti naturali” e <strong>di</strong> ceppiselezionati, specialmente <strong>di</strong> alcuni Saccharomyces come quelli che presentano caratteri peculiariSISTAL - SOCIETA’ ITALIANA DI SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARIDipartimento <strong>di</strong> Scienze e Tecnologie Agroalimentari, Università degli Stu<strong>di</strong> della TusciaVia San Camillo de Lellis, 01100 ViterboTel.: 0761- 35 74 94/7 , Fax: 0761- 35 74 98, e-mail: mmoresi@unitus.it110

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