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Fac-simile Scheda Linee di Ricerca - Federalimentare

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Dati pubblicati inerenti il tema <strong>di</strong> ricerca:1. R. Boton<strong>di</strong> , M. Vailati (2005) – Aspetti sanitari degli ambienti <strong>di</strong> appassimento delle uve. VQ– Mensile <strong>di</strong> Viticoltura ed Enologia - 6: 56-62.Questo lavoro ha avuto la finalità <strong>di</strong> descrivere e confrontare due <strong>di</strong>fferenti ambienti <strong>di</strong> appassimento dell’uva dalpunto <strong>di</strong> vista microbiologico fornendo elementi utili per la valutazione del rischio in funzione delle <strong>di</strong>versetecniche adottate, permettendo <strong>di</strong> formulare considerazioni e modulare le scelte. Oltre che come ausilio allacompilazione dei manuali <strong>di</strong> autocertificazione ci siamo proposti <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are le <strong>di</strong>namiche che regolano losviluppo in due fruttaie gestite <strong>di</strong>fferentemente e fornendo perciò eventuali alternative. Sono state infatti prese inconsiderazione due aziende toscane per la produzione <strong>di</strong> Vin Santo che adottano soluzioni <strong>di</strong>fferenti per ilcontenimento dello sviluppo microbico delle uve sui graticci. La prima azienda utilizza la tecnica tra<strong>di</strong>zionale <strong>di</strong>appassimento con uve <strong>di</strong>sposte su graticci, sottotetto, e impiego <strong>di</strong> solfobentonite; la seconda azienda esegue unrigido controllo dei parametri ambientali <strong>di</strong> temperatura, umi<strong>di</strong>tà relativa (UR) e velocità dell’aria, senza impiego<strong>di</strong> solfobentonite.2. R. Boton<strong>di</strong>, E. Marcucci, R. Bruni (2007) Aspetti sanitari del Programma <strong>di</strong> Garanzia <strong>di</strong>Sicurezza e Qualità <strong>di</strong> una Azienda <strong>di</strong> lavorazione <strong>di</strong> frutta secca. 8° Congresso Italiano <strong>di</strong>Scienza e Tecnologia degli Alimenti (abstract) Rho – Fiera <strong>di</strong> Milano - 7/8 maggio 2007Chiriotti E<strong>di</strong>tori 9-10.La sperimentazione ha preso in esame una azienda specializzata nella lavorazione e trasformazione <strong>di</strong> nocciole efrutta secca dell’Alto Lazio. Lo stu<strong>di</strong>o ha voluto approfon<strong>di</strong>re ed ampliare le analisi <strong>di</strong> contaminazionimicrobiologiche totali e <strong>di</strong> eventuali specie pericolose a livello sanitario presenti sul prodotto e nei vari ambienti<strong>di</strong> lavorazione della merce. Dette analisi si svolgono in rispondenza delle pratiche <strong>di</strong> GMP (Good ManufacturingPractices) e dell’esame dei CCP dell’HACCP nell’ambito del Programma <strong>di</strong> Garanzia della Sicurezza e QualitàAziendale, e si propongono il fine <strong>di</strong> verificare ed, eventualmente migliorare, le misure adottate fino ad oggi.Sono stati presi in esame gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> processo (Carica Batterica Totale, Miceti, Enterobatteriaceae, Coliformitotali) e gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> salubrità in particolare la presenza <strong>di</strong> Escherichia coli e, me<strong>di</strong>ante l’utilizzo delMicroStation System-Biolog, sono stati analizzati campioni <strong>di</strong> aria ambientale per valutare la presenza <strong>di</strong> alcunespecie fungine pericolose e/o produttori <strong>di</strong> tossine, che informano in merito al possibile rischio patogeno. Irisultati rilevati hanno mostrato a livello aeriforme cariche batteriche e fungine con valori più alti (maggiori <strong>di</strong>500 UFC/m 3 ) solo nella zona <strong>di</strong> lavoro dove si opera la sgusciatura. Nelle identificazioni fungine tramite Biologcompaiono, oltre a varie specie allergizzanti <strong>di</strong> Aspergillus e Penicillium (possibili produttori <strong>di</strong> micotossine),alcune colonie nocive <strong>di</strong> Aspergillus fumigatus, identificate in alcuni punti ambientali della linea <strong>di</strong> lavorazione. Idati relativi ai prelievi dei tamponi superficiali riportano valori compresi nelle me<strong>di</strong>e <strong>di</strong> riferimento e suicampioni <strong>di</strong> nocciole non sono mai stati rilevati ceppi <strong>di</strong> Escherichia coli. Nel complesso questi risultaticonsigliano l’adozione <strong>di</strong> idonei sistemi <strong>di</strong> filtrazione dell’aria con filtri del tipo F7 EN 779, in particolare negliambienti in cui è stata verificata la presenza <strong>di</strong> Aspergillus fumigatus e dove la carica microbica totale supera ivalori <strong>di</strong> 500 UFC/m 3 per poter abbattere completamente il rischio biologico.3. Bruni R., Mansi A., Marcucci E., Boton<strong>di</strong> R., Mencarelli F. (2007) Contaminazione microbicae valutazione dell’esposizione a specie fungine in una azienda <strong>di</strong> lavorazione e trasformazionedelle nocciole. Atti della X Conferenza Nazionale <strong>di</strong> Sanità Pubblica - SItI - (Parte III Poster)– Pisa 14, 15, 16 ottobre 2007, Esse<strong>di</strong>trice. p.300.SISTAL - SOCIETA’ ITALIANA DI SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARIDipartimento <strong>di</strong> Scienze e Tecnologie Agroalimentari, Università degli Stu<strong>di</strong> della TusciaVia San Camillo de Lellis, 01100 ViterboTel.: 0761- 35 74 94/7 , Fax: 0761- 35 74 98, e-mail: mmoresi@unitus.it479

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