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Fac-simile Scheda Linee di Ricerca - Federalimentare

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Titolo della ricercaACETO BALSAMICO TRADIZIONALE: COMPOSIZIONE E MODIFICAZIONI NELCORSO DELLA PRODUZIONEResponsabile scientifico della <strong>Ricerca</strong>Andrea ANTONELLI, professore straor<strong>di</strong>narioDip. Scienze Agrarie e degli Alimenti, Università <strong>di</strong> Modena e Reggio-Emiliavia Amendola, 2, Pa<strong>di</strong>glione Besta, 42100 Reggio Emiliatel +39 0522 522023; e-mail: andrea.antonelli@unimore.itComposizione del gruppo <strong>di</strong> ricerca:Francesca MASINO ricercatrice non confermata francersca.masino@unimore.itGiuseppe MONTEVECCHI borsista giuseppe.montevecchi@unimore.itBreve descrizioneL’Aceto Balsamico è un prodotto <strong>di</strong>ffuso non solo in Italia, ma anche all’estero. In realtà, esistonodue tipi <strong>di</strong> aceti balsamici, che derivano entrambi da mosto cotto. Il primo, Aceto BalsamicoTra<strong>di</strong>zionale (<strong>di</strong> Modena o <strong>di</strong> Reggio Emilia), si elabora attraverso un lungo invecchiamento in botti<strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni, senza altre aggiunte se non i perio<strong>di</strong>ci rabbocchi per rimpiazzare il prelievodel prodotto finito e la naturale concentrazione nel corso dell’invecchiamento. Il secondo, AcetoBalsamico <strong>di</strong> Modena, è una miscela <strong>di</strong> mosto cotto ed aceto <strong>di</strong> vino, sottoposto ad una maturazionepiù o meno prolungata.Questi prodotti hanno una composizione che, con una larga approssimazione, è in parte comparabilea quello delle materie prime e degli aceti <strong>di</strong> vino. Tuttavia, la principale caratteristica <strong>di</strong> questi acetideriva dalla reazione <strong>di</strong> Maillard. Ne consegue che lo stu<strong>di</strong>o dell’evoluzione delle sostanze chederivano dalla degradazione degli zuccheri è <strong>di</strong> fondamentale importanza per capire l’evoluzionedel prodotto e formulare un giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> qualità oggettivo.La peculiarità della matrice ha richiesto la messa a punto o la verifica e l’ottimizzazione dei meto<strong>di</strong>d’analisi utilizzati. In un primo momento si è stu<strong>di</strong>ata la composizione fissa degli aceti (aci<strong>di</strong>organici, zuccheri, prodotti <strong>di</strong> Maillard). Ci si è rivolti, poi, alle mo<strong>di</strong>ficazioni indotte dalla cotturaprolungata ed attualmente si stanno valutando le variazioni della frazione azotata del mosto.Parole chiave- aceto balsamico- mosto cotto- idrossimetilfurfurale- HMF- concentrazioneSISTAL - SOCIETA’ ITALIANA DI SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARIDipartimento <strong>di</strong> Scienze e Tecnologie Agroalimentari, Università degli Stu<strong>di</strong> della TusciaVia San Camillo de Lellis, 01100 ViterboTel.: 0761- 35 74 94/7 , Fax: 0761- 35 74 98, e-mail: mmoresi@unitus.it247

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