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Fac-simile Scheda Linee di Ricerca - Federalimentare

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4. Zeppa G., Gerbi V. (2008) Valutazione sensoriale dell’idoneità <strong>di</strong> patate <strong>di</strong> cultivar <strong>di</strong>fferentiall’utilizzo in preparazioni culinarie. II° Convegno Nazionale SISS, Milano 30 giugno - 1°luglio, 49La patata rappresenta un elemento fortemente caratterizzante per lo sviluppo dell’agricoltura e delterritorio della provincia <strong>di</strong> Torino e più in generale <strong>di</strong> molte aree montane, ma le conoscenze sullapatata ed in particolare su quella <strong>di</strong> montagna sono però molto scarse e questo ne con<strong>di</strong>zionafortemente la <strong>di</strong>ffusione fra i consumatori. Lo scopo <strong>di</strong> questo lavoro è stato quin<strong>di</strong> quello <strong>di</strong>valutare me<strong>di</strong>ante un approccio <strong>di</strong> tipo sensoriale l’idoneità all’utilizzo per lapre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> patate al forno, <strong>di</strong> patate fritte e <strong>di</strong> gnocchi <strong>di</strong> sei cultivar <strong>di</strong> patateampiamente <strong>di</strong>ffuse nell’ambito montano piemontese quali Liseta, Patata del Bur, Marabel,Desirée, Bintje ed Agria. I prodotti, ottenuti in con<strong>di</strong>zioni opportunamente standar<strong>di</strong>zzate,sono stati esaminati da un gruppo addestrato <strong>di</strong> cuochi me<strong>di</strong>ante una scheda appositamentepre<strong>di</strong>sposta per il rilievo delle caratteristiche sensoriali e del gra<strong>di</strong>mento. I risultati ottenutihanno evidenziato significative <strong>di</strong>fferenze fra le cultivar in termini <strong>di</strong> idoneità alle <strong>di</strong>fferentipreparazioni. In particolare la Patata del Bur è risultata la più versatile e la migliore in assoluto perla preparazione <strong>di</strong> gnocchi e <strong>di</strong> patate al forno mentre i risultati peggiori si sono evidenziati per laAgria che è risultata appena sufficiente solo nella preparazione al forno. Buoni risultati per tutte lepreparazioni si sono avuti infine con la Bintije che ha confermato quin<strong>di</strong> la sua versatilità d’utilizzo.Pur con i limiti ascrivibili al ridotto numero <strong>di</strong> varietà e <strong>di</strong> preparazioni esaminate, con questasperimentazione si è messa quin<strong>di</strong> in evidenza per la prima volta in modo oggettivo la presenza <strong>di</strong> una<strong>di</strong>fferente idoneità delle cultivar <strong>di</strong> patate alle <strong>di</strong>verse preparazioni culinarie e la possibilità <strong>di</strong> adottareuna etichettatura del prodotto che informi il consumatore su detta idoneità.5. Zeppa G., Rolle L. (2008) Caratterizzazione sensoriale della Robiola d’Alba. II° ConvegnoNazionale SISS, Milano 30 giugno - 1° luglio, 67Il settore lattiero caseario costituisce per il Piemonte uno dei principali comparti produttivi e dei 34 formaggiDOP italiani ben <strong>di</strong>eci interessano il Piemonte e 55 sono quelli tra<strong>di</strong>zionali. Fra questi ultimi alcuni per quantitàprodotte o per caratteristiche tecnologiche, compositive e sensoriali risultano <strong>di</strong> estremo interesse e quin<strong>di</strong>potenzialmente soggetti alla attribuzione <strong>di</strong> una futura DOP, ma le conoscenze sulla loro caratteristiche silimitano in genere esclusivamente ai macrocomponenti. In questo lavoro sono quin<strong>di</strong> riportati i risultati <strong>di</strong> unostu<strong>di</strong>o volto a definire le caratteristiche compositive ma soprattutto sensoriali <strong>di</strong> uno dei più <strong>di</strong>ffusi e conosciutiformaggi tra<strong>di</strong>zionali piemontesi, la Robiola d’Alba, un formaggio vaccino fresco (7-10 giorni <strong>di</strong> stagionatura) acoagulazione mista tipico delle Langhe <strong>di</strong> fondovalle dove costituisce una valida alternativa alla Robiola <strong>di</strong>Roccaverano DOP ed al Murazzano DOP . A tal fine oltre alla valutazione dei principali macrocomponenti e <strong>di</strong>alcuni microcomponenti quali aci<strong>di</strong> organici e zuccheri sono stati inizialmente in<strong>di</strong>viduati da parte <strong>di</strong> un paneladdestrato i descrittori sensoriali del prodotto che sono stati successivamente utilizzati, dopo una specifica fase <strong>di</strong>formazione, per la definizione <strong>di</strong> un profilo sensoriale del prodotto. I risultati ottenuti oltre ad aver consentito <strong>di</strong>caratterizzare per la prima volta un formaggio <strong>di</strong> ampia <strong>di</strong>ffusione a <strong>di</strong> grande interesse commerciale edeconomico quale la Robiola d’Alba hanno permesso altresì <strong>di</strong> evidenziare una serie <strong>di</strong> descrittori sensoriali chepotranno essere vantaggiosamente utilizzati nella stesura <strong>di</strong> un futuro Disciplinare <strong>di</strong> Produzione, primoin<strong>di</strong>spensabile passo per la richiesta della Denominazione <strong>di</strong> Origine Protetta.SISTAL - SOCIETA’ ITALIANA DI SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARIDipartimento <strong>di</strong> Scienze e Tecnologie Agroalimentari, Università degli Stu<strong>di</strong> della TusciaVia San Camillo de Lellis, 01100 ViterboTel.: 0761- 35 74 94/7 , Fax: 0761- 35 74 98, e-mail: mmoresi@unitus.it457

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