18.01.2013 Views

Visualizza

Visualizza

Visualizza

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

106<br />

LA SACRA SCRITTURA<br />

La «Volgata» quantunq-ue non sia una traduzione perfetta, pure è dichiarata autentica dal Conc.<br />

di Trento, cioè sostanzialmente conforme all’originale e immune da ogni errore sulla fede e i costumi.<br />

La divina ispirazione<br />

LA DIVINA ISPIRAZIONE è un influsso soprannaturale col quale Dio muove l’uomo interiormente<br />

perchè manifesti agli altri ciò che Egli vuole.<br />

Questa manifestazione può essere fatta a voce, come è avvenuto nei Profeti, oppure in scritto,<br />

come è avvenuto negli Agiografi della Divina Scrittura.<br />

Il Conc. Vaticano, dopo aver dato l’elenco dei Libri Sacri, dice: «La Chiesa ritiene quei libri sacri e<br />

canonici, perchè essendo stati scritti sotto l’ispirazione dello Spirito Santo, hanno per autore Dio e come<br />

tali sono stati consegnati alla Chiesa… e non perchè elaborati con sola industria umana siano poi stati<br />

approvati dall’Autorità» (D. B. 1787).<br />

Perciò autore dei Libri Sacri è Dio stesso; gli Scrittori sacri ne sono io strumento razionale e<br />

libero.<br />

Sono in errore i Protestanti quando dicono che l’ispirazione è una mozione poetica naturale,<br />

oppure qualche cosa di divino che muove a buoni sentimenti, o una rivelazione dettata da Dio. Così pure<br />

sono in errore quegli autori cattolici (come ad esempio Bonfrère) che la dicono una semplice assistenza<br />

dello Spirito Santo, o come Haneberg, che considera la ispirazione come qualche cosa di conseguente che<br />

viene data per l’approvazione della Chiesa.<br />

Leone XIII nella Enc. «Providentissimus» definì che «lo Spirito Santo prese gli uomini come<br />

strumenti per scrivere…, per cui con virtù soprannaturale li eccitò e mosse a scrivere e li assisté mentre<br />

scrivevano in modo che concepissero con mente retta e volessero scrivere fedelmente tutte quelle cose e<br />

quelle soltanto che Egli voleva che scrivessero e le esprimessero in modo adatto con infallibile verità:<br />

altrimenti Egli non sarebbe l’autore di tutta la Sacra Scrittura» (D. B. 1952).<br />

L’ispirazione perciò comporta:<br />

a) per parte di Dio che illumini e muova lo Scrittore Sacro a scrivere «con infallibile verità» tutto<br />

e solo ciò che Dio comanda.<br />

b) - Per parte dell’agiografo: 1) l’intelletto che concepisce ciò che Dio vuole 2) la volontà, che<br />

voglia scrivere quello che Dio vuole 3) e le altre facoltà mosse dalla volontà. Di qui deriva che l’Agio-<br />

grafo è l’autore secondario in quanto che è strumento, ma razionale e libero, non uno strumento<br />

inanimato. Per capire meglio: una penna è uno strumento, ma non è razionale. Essa scrive ciò che vuole<br />

l’autore, ma di suo non ci mette altro che la capacità di strumento che eseguisce meccanicamente. Invece<br />

lo. Scrittore sacro ci mette le sue facoltà umane. Perciò, pur scrivendo lo Scrittore tutto e unicamente<br />

quello che Dio vuole, si vede il suo stile, per es., ordinato e con mille particolarità in Luca, irruente e, al<br />

tempo stesso, dolce in Paolo.<br />

Il fatto della divina ispirazione, lo troviamo riconosciuto:<br />

a) nella stessa Scrittura. Il Vangelo ben 150 volte si appella all’Antico Testamento colle parole<br />

«come è stato scritto». E Gesù dice: «Scrutate le Scritture esse testimoniano a mio favore» (Gv. 5,39).<br />

«Non cadrà un solo apice della Legge» (Mt. 5, 18). ecc.<br />

Più esplicitamente S. Paolo dice: «Ogni Scrittura, divinamente ispirata» (Tim. 3,16) e S. Pietro<br />

afferma che: «I santi uomini di Dio hanno parlato ispirati dallo Spirito Santo» (2 Pt. 1,21).<br />

b) - nella Tradizione: S. Teofilo di Antiochia: chiama gli Agiografi: «organi di Dio»;<br />

S. Ireneo: «Le Scritture sono perfette perché dettate dal Verbo di Dio e dal suo Spirito» (Adv.<br />

Haer. 2,28).<br />

S. Clemente di Alessandria: «Lo Spirito Santo, bocca del Signore ha detto quelle cose»<br />

(Protrecticus 9,82).<br />

S. Agostino con S. Gregorio Magno e S. Girolamo chiamano la Sacra Scrittura: «Lettera dì Dio agli<br />

uomini» (Enarrat. 90, 11).<br />

L’ inerranza<br />

La Sacra Scrittura non contiene errori. Essendo libro di Dio, la Sacra Scrittura non può contenere<br />

assolutamente nessun errore. Con parola tecnica questo fatto si chiama inerranza (cioè: non erra).<br />

Questa inerranza, quantunque non definita solennemente dalla Chiesa, è un dogma dì fede,<br />

perchè insegnata dall’ordinario ed universale magistero della Chiesa.<br />

Dice Leone XIII (Enc. Providentissimus): «É tanto falso che alcun errore possa esservi sotto la<br />

Divina Ispirazione, che non solo essa per sé stessa esclude ogni errore, ma l’esclude e lo respinge tanto<br />

assolutamente, quanto assolutamente Dio, Somma Verità, non può essere autore di alcun errore».

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!