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LA GRAZIA ATTUALE<br />
solo perchè richiesta (come vedremo) la grazia per ogni atto salutare, ma ancora perché la grazia è<br />
richiesta per evitare il peccato.<br />
PROVA: A) - dalla Scrittura. L’uomo non può avere la sapienza, cioè il complesso delle virtù «se<br />
non lo conceda Dio» (Sap. 8,21).<br />
S. Paolo afferma che la debolezza dell’uomo per la concupiscenza e le tentazioni è tale che non<br />
può operare tutto il bene, se non per la grazia di Dio: «La volontà è in me, ma il compiere il bene non<br />
trovo… Vedo un’altra legge nelle mie membra che ripugna alla legge della mia mette… Chi mi libererà da<br />
questo corpo di morte? La grazia di Dio, per Gesù Cristo» (Rom. 7,19 s.).<br />
S. Giacomo: «Nessun uomo può domare la lingua» (Giac. 3,8), e cioè che non può evitare tutti i<br />
peccati nel parlare.<br />
Per questo Gesù ci dice: «Vegliate e pregate per non cadere in tentazione» (Mt. 26,41).<br />
B) - dai Padri. S. Cipriano (Ad Donatum 4) dice che prima del Battesimo non riusciva a liberarsi dai<br />
vizi.<br />
S. Ambrogio (Enarr. in 12 Ps.) esclama: «Chi è tanto forte da non essere mai mosso dalle<br />
tentazioni se Dio non lo assista aiuntandolo?».<br />
S. Agostino (De pecc. meritis 2,5,5) dice: «Non possiamo adempire sotto ogni aspetto il precetto<br />
della giustizia se non siamo aiutati da Dio».<br />
NELL’ORDINE SOPRANNATURALE<br />
Prima della giustificazione<br />
TESI - All’uomo decaduto è assolutamente necessaria la grazia attuale per poter emettere<br />
qualsiasi atto preparatorio alla giustificazione: così pure gli è necessaria per l’inizio della Fede e per<br />
un desiderio efficace a qualsiasi atto salutare.<br />
È DI FEDE<br />
dal Conc. di Trento (D. B. 813): «Se alcuno dirà che senza la preveniente ispirazione dello Spirito<br />
Santo e il suo aiuto, l’uomo può credere, sperare, amare o pentirsi come è necessario perchè gli sia<br />
conferita la grazia della giustificazione, sia scomunicato».<br />
E il Conc. di Orange II approvato da Bonifacio II definisce che è contro la verità chi dice che «come<br />
l’aumento così ancora l’inizio della fede, e lo stesso affetto di credere non per dono di grazia cioè per<br />
ispirazione dello Spirito Santo… ma è in noi naturalmente».<br />
Riguardo alla prima grazia è di fede che non può essere meritata «de condigno»; è certo che non<br />
può essere meritata «de congruo».<br />
SPIEGAZIONE: La grazia interna è necessaria all’uomo fisicamente per un atto salutare, come per<br />
una azione naturale gli sono necessarie la vita, le forze che Dio gli dà fisicamente col suo ordinario<br />
concorso.<br />
Questa grazia deve essere interna, preveniente e concomitante.<br />
Colle sue forze naturali l’uomo non può compiere nessuna azione salutare che gli dia diritto di<br />
poter compiere azioni salutari, e cioè atti di fede, di speranza, di pentimento, di inizio di carità.<br />
Anzi non può concepire nemmeno un desiderio efficace che lo indirizzi a salvezza.<br />
Questa grazia interna è di illuminazione all’intelletto e di ispirazione alla volontà.<br />
PROVA: A) - dalla Scrittura: «Senza di me non potete far niente» (Gv.15,5). «Nessuno può venire<br />
a me se il Padre non lo avrà attratto» (Gv. 6,44).<br />
In queste parole è chiara la necessità dell’opera di Dio, perchè l’anima possa avvicinarsi a Lui. Da<br />
solo l’uomo non può produrre nessun frutto.<br />
S. Paolo insiste sulla necessità della grazia, fino ad affermare che senza Dio non siamo capaci<br />
nemmeno di un buon pensiero: «Non siamo sufficienti a pensare qualche cosa da noi, come da noi, ma la<br />
nostra sufficienza è da Dio» (2 Cor. 3,5). E ancora «É Dio che opera in voi e il volere e il portare a<br />
compimento» (Filip. 2, 13). «Non è in potere di chi vuole o di chi corre, ma di Dio che ha misericordia»<br />
(Rom. 9, 16). «Ma se grazia, non dalle opere; altrimenti la grazia non è più grazia» (Rom. 11, 6). Tutti<br />
questi testi esplicitamente mostrano l’insufficienza nostra, per cui è assolutamente necessario l’aiuto<br />
preveniente e concomitante di Dio per giungere alla Giustificazione.<br />
B) - dalla Tradizione. Prima della eresia Pelagiana i Padri insegnano che la fede, la conversione,<br />
sono dono di Dio, senza portare una speciale insistenza su questo punto che era ammesso pacificamente.<br />
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