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CAPITOLO SECONDO<br />
LA VIA ALLA REALE PRESENZA<br />
OSSIA LA TRANSUSTANZIAZIONE<br />
In qual modo, o meglio, per quale via Gesù viene ad essere presente nella Eucaristia?<br />
GLI ERRORI: sono vari anche su questo punto: BERENGARIO negando completamente la<br />
transustanziazione dice che rimane sempre pane e vino; LUTERO e i suoi seguaci spiegano con la<br />
consustanziazione cioè verrebbe il corpo di Cristo restando con la o nella o sotto la sostanza del pane;<br />
Osiandro, discepolo di Lutero, parla di impanazione, cioè una unione ipostatica di Cristo col pane e col<br />
vino.<br />
Contro questi errori poniamo la seguente:<br />
TESI - Gesù Cristo viene ad essere realmente presente nell’Eucaristia per la<br />
Transustanziazione, per la quale tutta la sostanza del pane si converte nella sostanza del Corpo di<br />
Cristo, tutta la sostanza del vino si converte nella sostanza del sangue di Cristo, rimanendo tuttavia le<br />
specie del pane e del vino.<br />
É DI FEDE<br />
dal Conc. di Trento (D. B. 884): «Se alcuno dirà che nel sacrosanto Sacramento dell’Eucaristia<br />
rimane la sostanza del pane e del vino, insieme col corpo e col sangue di N. S. Gesù Cristo; e avrà negato<br />
quella mirabile e singolare conversione di tutta la sostanza del pane nel corpo e tutta la sostanza del vino<br />
nel sangue, rimanendo tuttavia le specie del pane e del vino; conversione che la Chiesa Cattolica<br />
attissimamente chiama transustanziazione, sia scomunicato»<br />
SPIEGAZIONE: Transustanziazione significa conversione di una sostanza in un’altra, e, nel<br />
significato datole dalla Chiesa in questo caso, conversione totale e sostanziale, non parziale e<br />
accidentale.<br />
Totale, dunque, è la conversione della sostanza, mentre gli accidenti restano immutati.<br />
La via di questo passaggio non è che resta la sostanza del pane sotto, la quale, o con la quale o<br />
nella quale viene Gesù (consustanziazione) né l’impanazione, né una nuova creazione di qualche cosa che<br />
prima non esisteva ed ora viene all’essere; e neppure ci sembra che sia l’annichilazione della sostanza del<br />
pane, come spiegano alcuni Teologi con sentenza che può essere seguita, ma che a noi sembra non<br />
risponda esattamente alle dichiarazioni della Chiesa 1 .<br />
La via di questo passaggio è una vera conversione della sostanza del pane e del vino vale a dire<br />
che la sostanza del pane non si annichila, ma si converte nella sostanza del Corpo, e quella del vino<br />
nella sostanza del Sangue di Gesù Cristo.<br />
La sostanza del pane e del vino cessa di essere, ma non passando nel niente, bensì con un nesso<br />
intrinseco per virtù divina passa ad altra cosa, cioè si converte nella sostanza del corpo e sangue, senza<br />
nessuna mutazione di Nostro Signore Gesù Cristo. Così pure le specie, come abbiamo detto, restano<br />
immutate 2 .<br />
1 Per comprendere meglio sarà opportuno chiarire alcuni termini: sostanza è ciò cui compete di essere in sé e non in un altro<br />
come nel soggetto. Accidente o specie è ciò cui compete di essere in altro (quantità, colore, forma, sapore, odore, ecc.).<br />
Impropriamente gli accidenti vengono chiamati pure apparenze in quanto appariscono cioè si manifestano ai nostri sensi. Abbiamo<br />
detto «impropriamente» perché non si deve intendere che gli accidenti sono qualche cosa che ci appare, ma che non corrisponde<br />
alla realtà.<br />
É facile capire il cambiamento di accidenti in altri accidenti. Per esempio un pane lo divido e viene cambiata la quantità,<br />
mentre la sostanza resta sempre quella di pane. É fresco, diventa secco, è pesante, diventa leggero, ecc.<br />
Nella natura delle cose anche le sostanze possono convertirsi in altre sostanze; il legno può diventare carbone, il pane<br />
corrompendosi diventa altra sostanza che non è più pane, oppure cibandocene diventa sangue, carne, ecc. Questo cambiamento di<br />
sostanza però, non è totale in quanto nella sostanza successiva resta qualche cosa della prima, trasformata. Inoltre la prima per<br />
cambiare nell’altra, deve corrompersi e vi è pure cambiamento degli accidenti, ciò che non accade nella Eucaristia.<br />
Per questo la «transustanziazione» è una conversione «mirabile e singolare», perché in nessuna altra cosa né nell’ordine<br />
della natura, né nell’ordine della grazia, avviene una conversione simile.<br />
2 Cfr. S. Th. 3, q. 75 a. 1-4. In una strofa della Sequenza «Lauda Sion» S. Tommaso esprime sinteticamente questa verità:<br />
«Dogma datur christianis - quod in carnem transit panis - et vinum in Sanguinem» e cioè: «É dato un dogma ai cristiani - che nella<br />
carne passa il pane, e il vino nel sangue».