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GLI ANGELI<br />

nell’equipararsi alla natura di Dio; nella sua intelligenza l’Angelo capiva che ciò era assurdo; né consisteva<br />

nel desiderare nel modo debito quelle perfezioni nelle quali si è chiamati a somigliare a Dio (e qui non ci<br />

sarebbe peccato a meno che uno non intendesse raggiungerle con le sue sole forze, senza la virtù di Dio).<br />

Il Demonio «desiderò invece di essere simile a Dio, in quanto desiderò come fine ultimo quella<br />

beatitudine a cui poteva giungere con le proprie forze naturali, distogliendo il suo desiderio dalla<br />

beatitudine soprannaturale che si ottiene nomelli, gli Angeli cattivi peccarono, perché quando fu loro fine<br />

la somiglianza che proviene dalla grazia, la volle ottenere con le forze della propria natura, non già,<br />

conforme alla disposizione divina, mediante l’aiuto di Dio».<br />

Secondo altri teologi come il Suarez, e recentemente il Bonomelle, gli Angeli cattivi peccarono,<br />

perché quando fu loro rivelato il mistero della Incarnazione del Verbo, cui dovevano essere soggetti anche<br />

come Uomo, non si vollero sottomettere, e, capitanati da Lucifero si ribellarono. Furono condannati per<br />

sempre all’inferno e furono chiamati: demoni, diavoli, angeli prevaricatori.<br />

Le due sentenze in qualche modo dicono la stessa cosa e cioè che il diavolo desiderò di conseguire<br />

con le sue forze la beatitudine ultima, il che è proprio di Dio.<br />

Le tentazioni<br />

TESI - Molto spesso i demoni tentano, cioè spingono l’uomo al male.<br />

dall’universale magistero della Chiesa.<br />

É DI FEDE<br />

SPIEGAZIONE. L’opera del demonio è sempre limitata dalla permissione di Dio, che non permette<br />

che siamo tentati sopra le nostre forze, ma ci dà la grazia per resistere e vincere le tentazioni e ci dà i<br />

mezzi, come la preghiera, la penitenza, la vigilanza, per ottenere grazia abbondante. Quindi, quando<br />

l’uomo acconsente alla tentazione, è solo per colpa della sua cattiva volontà. Il demonio non può agire<br />

direttamente sull’intelletto e la volontà, ma solo indirettamente inducendoci all’errore, dando cattive<br />

immaginazioni e scatenando le passioni. Può agire invece direttamente sui sensi esterni, sulla memoria,<br />

sulla immaginazione e sull’appetito sensibile.<br />

Non tutte le tentazioni sono causate direttamente dal demonio, ma anche dalla triplice<br />

concupiscenza degli occhi, della carne e della superbia.<br />

PROVA: La Scrittura parla chiaramente della tentazione data dal demonio in forma di serpente ad<br />

Eva (Gn. 3, 1-6), e delle tentazioni di Giobbe. Il demonio osò tentare, in modo solo esterno come gli era<br />

possibile, lo stesso Gesù (Mt. 4 3-lO). Tentò Giuda a tradire il Maestro (Gv. 13, 2, 27).<br />

Gli Atti (5, 3) ci parlano della tentazione di Anania e Saffira, e S. Pietro (5, 8-9) e S. Paolo (Eph. 6<br />

12) ci avvertono di stare in guardia contro le tentazioni del demonio. Dunque la S. Scrittura ci rivela<br />

chiaramente che l’uomo è tentato dal demonio.<br />

L’OSSESSIONE E LA POSSESSIONE: L’ossessione è una azione esterna del demonio con la quale<br />

circonda e assedia il corpo dell’uomo e tormenta l’anima con gravi tentazioni.<br />

Molte volte Dio la permette ai suoi Santi per purificarli ed elevarli anche attraverso queste<br />

tribolazioni indicibili, a grande perfezione. In queste prove in un modo tutto particolare, si prova la loro<br />

fedeltà a Dio, attraverso un crescendo spaventoso e impensabile di assalti che il demonio dà loro; ma<br />

nonostante la violenza e il prolungamento della prova essi attestano la loro fedeltà a Dio con una<br />

fermezza incrollabile per la grande grazia con cui Egli li sostiene. Hanno così modo di approfondire la loro<br />

umiltà (quando essi si considerano grandi peccatori non lo dicono ipocritamente, ma vedono tutta la<br />

debolezza se non ci fosse Dio a sostenerli), esercitano la pazienza, moltiplicano le loro preghiere e<br />

penitenze, riparano e ottengono grazie per coloro che si danno volontariamente al demonio col peccato.<br />

Il demonio a volte si presenta anche in forme visibili impure, li percuote, li trasporta da un luogo<br />

all’altro violentemente, attenta alla loro salute e vita fisica. Non dimentichiamo però che il demonio non<br />

può sorpassare i limiti permessi da Dio e che Questi assiste in un modo particolare queste anime a Lui<br />

predilette, così provate. Fra gli innumerevoli esempi che si leggono nelle vite dei Santi, citiamo solo S.<br />

Giobbe, percosso dal demonio non solo nei beni e nella famiglia, ma nella sua stessa persona; S. Antonio<br />

nel deserto; S. Gemma Galgani, più volte percossa ed umiliata dal demonio in varie forme.<br />

Lo stesso Gesù, che essendo Figlio di Dio, non poteva subire una ossessione diabolica, pure<br />

permise di essere trasportato dal demonio sul monte e sul pinnacolo del Tempio (Mt. 4). S. Agostino<br />

commenta che ciò non deve far meraviglia quando si pensi che permise che i satelliti di satana lo<br />

condannassero a morte e lo mettessero in Croce.<br />

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