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LA RIVELAZIONE DIVINA<br />
moralmente una Rivelazione divina; più ancora è assolutamente necessaria per le verità soprannaturali.<br />
Conoscendo tutte queste verità, l’uomo conosce anche i mezzi adatti per raggiungere il suo fine. Perciò<br />
per conoscere questi mezzi, deve conoscere queste verità e deve metterle in pratica.<br />
II - TESI: L’uomo non può professare indifferentemente qualunque religione che si dice<br />
rivelata, ma è tenuto a cercare ed abbracciare la vera religione.<br />
Contro gli Immanentisti, Modernisti, e Indifferentisti.<br />
PROVA: Studiando storicamente le Religioni ne troviamo molte che si dicono rivelate. Un errore<br />
che si sente ripetere spesso ai nostri giorni è questo: «Tutte le religioni sono buone» Questo errore è sorto<br />
specialmente dalla comunanza di persone che si incontrano nello stesso paese, con religione diversa;<br />
incontri oggi frequentissimi per la rapidità delle comunicazioni. Molte volte l’impressione è anche più<br />
grande, perchè certi non cattolici osservano la loro religione con maggiore esattezza di quello che non<br />
facciano alcuni cattolici. Non è l’osservanza di una Dottrina che la rende vera. Un viaggiatore che<br />
cammina in una strada sbagliata può correre più speditamente di un altro che cammina a stento o si ferma<br />
sulla via retta. Il secondo è sulla strada che lo condurrebbe all’arrivo prefisso, mentre il primo, anche se<br />
corre, non va verso la mèta.<br />
Così pure non bisogna confondere la Volontà salvifica di Dio anche per coloro che sono nell’errore,<br />
col dire che pure essi si trovino sulla via della verità. Coloro che si trovano in una falsa Religione, se ci<br />
sono senza loro colpa credendo di essere nel vero e agiscono secondo onestà naturale, in pratica hanno la<br />
volontà di osservare quello che Dio comanda, con un inconsapevole desiderio sono orientati alla vera<br />
Religione, quantunque non la conoscano, e così Iddio provvederà alla loro eterna salvezza. Ma dal dire che<br />
essi si potranno salvare, a dire che sono nella verità, c’è una differenza sostanziale.<br />
La verità non può essere che una sola. Quando nelle diverse Religioni che si dicono rivelate da Dio<br />
io trovo delle affermazioni in contraddizione con quanto dicono altre, ne concludo che la verità non può<br />
stare che da una parte. Se, ad esempio, io affermo che in questo momento è giorno ed un altro dice che è<br />
notte, è certo che non possiamo aver ragione tutti e due. Così, se una Religione mi afferma che Dio ha<br />
rivelato l’esistenza del Purgatorio, oppure che i Sacramenti son sette, ed un’altra me lo nega, non può<br />
assolutamente essere che l’una e l’altra abbiano ragione. O Iddio ha insegnato in un modo, o ha insegnato<br />
in un altro. Non può avere rivelato che una cosa esiste e nello stesso tempo che non esiste.<br />
Dunque la Religione rivelata non può essere che ima sola.<br />
Ecco perchè nel movimento di Oxford che indisse varie conferenze fra le sètte Protestanti per<br />
trovare una intesa comune, la Chiesa Cattolica fu l’unica a non partecipare.<br />
L’accordo doveva consistere in questo: che se una Chiesa credeva, per es. in due Sacramenti ed<br />
un’altra in cinque, si poteva fare una cosa di mezzo ammettendone per es. tre. La Chiesa Cattolica<br />
naturalmente fu tacciata di intransigenza; ma come si fa a venire ad un compromesso su di una data<br />
verità della fede? Finché si tratta di una regola disciplinare si potrà anche venire a delle mutazioni. Così,<br />
infatti, la Chiesa Cattolica ha mutato per es. la legge del digiuno secondo le necessità dei tempi, ma non<br />
potrà mai esimere gli uomini dal comando dato da Gesù Cristo di far penitenza: «Se non farete penitenza<br />
tutti ugualmente perirete». (Lc. 13,5). Così pure, se Gesù Cristo ha istituito sette Sacramenti, né più né<br />
meno, non potrà la Chiesa, per far piacere agli altri, dire che ne ha istituiti sei, né dire per esempio a chi<br />
non crede alla Verginità di Maria SS., né all’esistenza del Purgatorio: «Voi ammettete con me una di<br />
queste verità, e io rinunzio con voi a credere all’altra». Una religione che agisce così, ammettendo o<br />
disapprovando a piacere quelle verità che deve credere o non credere, si mostra falsa per sé stessa: non<br />
ha bisogno di altri argomenti per dimostrare che segue quello che pensano gli uomini e non quello che Dio<br />
ha rivelato. É Iddio che rivela e gli uomini debbono seguire quello che Dio ha rivelato; non spetta agli<br />
uomini cambiare a piacere quello che Dio ci ha fatto conoscere.<br />
Quanto abbiamo detto indica chiaramente che fra le stesse Religioni che sì dicono Cristiane, una<br />
sola può essere quella rivelata da Dio.<br />
A maggior ragione le altre Religioni, che asseriscono cose tutto affatto diverse dalla Religione<br />
Cattolica, non possono esser vere, altrimenti Iddio avrebbe detto e contraddetto una stessa cosa nello<br />
stesso tempo. Ciò che ripugna alla sua infinita Sapienza e Veracità.