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LA CHIESA CATTOLICA<br />

testimoni della sua vita e dei prodigi che mostrano la sua Divinità. Ha di loro una cura tutta particolare;<br />

ad essi apre il suo Cuore svelando, come ad amici, i segreti più intimi. Preannunzia la sua Passione, la sua<br />

Morte, la Risurrezione. Dinanzi ad alcuni di loro sì trasfigura: con loro celebra la Cena, istituendo<br />

l’Eucaristia, e dando loro, il Sacerdozio: lo accompagnano nell’Orto di Getsemani durante la sua Orazione<br />

nell’agonia e sudore di Sangue: ad essi appare e con essi si trattiene dopo la Risurrezione.<br />

Tutta questa cura e predilezione particolare ci dice la volontà di Gesù di dare loro una missione<br />

speciale.<br />

B) - Gesù promette agli Apostoli un potere spirituale per governare i fedeli. In Matteo (18, 15 -<br />

18) dopo aver spiegato il procedimento della correzione fraterna conclude: «Se non dà loro ascolto, dillo<br />

alla Chiesa».<br />

Chi sia questa Chiesa con la sua autorità ci vie meglio spiegato dal versetto che segue: «In verità<br />

vi dico che tutto ciò che voi legherete sulla terra, sarà legato nel cielo, e tutto ciò che scioglierete sulla<br />

terra sarà sciolto nel cielo». Son dunque gli Apostoli coloro ai quali Gesù fa la promessa di poter sciogliere<br />

e legare.<br />

Questa formula, che a noi si presenta oggi sotto forma di metafora, era ben comprensibile agli<br />

Apostoli, dalla teologia ebraica dove le parole legare e sciogliere avevano significato di proibire e<br />

permettere.<br />

C) - Gesù dopo la sua Risurrezione conferisce agli Apostoli questo potere.<br />

Le parole di Gesù non si fermano soltanto ad una promessa, ma vengono attuate con un preciso<br />

comando che Egli fa loro dopo la sua Risurrezione. E qui torniamo ad un testo che abbiamo già portato:<br />

la dimostrazione della universalità della Chiesa: Dice Gesù: «A me fu dato ogni potere in cielo e in terra.<br />

Andate dunque e ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figliolo e dello<br />

Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto quanto vi ho comandato, Ed ecco, io sono con voi tutti i<br />

giorni fino alla fine del mondo» (Mt. 28, 16,20).<br />

L’autenticità di questo testo è indiscutibile, essendo riportato in tutti i codici e manoscritti. Da<br />

esso si vede che il potere che Gesù aveva, lo trasmette agli Apostoli, perchè continuino la sua missione<br />

sulla terra. Con queste parole conferisce loro il potere di insegnare: «Ammaestrate tutte le genti», e<br />

ancora nella orazione del Giovedì Santo prega: «Né prego soltanto per loro, ma anche per quelli che<br />

crederanno in Me, mediante la loro parola, affinché tutti siano una cosa sola» (Gv. 17,20.21). Dove si<br />

vede l’autorità che lascia agli Apostoli nella parola. Conferisce pure il potere di santificare:<br />

«Battezzandole». E Giovanni, per questo potere ci ricorda ancora un’altra parola di Gesù: «Ricevete lo<br />

Spirito Santo, a coloro a cui rimetterete i peccati, saranno rimessi, a coloro a cui li riterrete, saranno<br />

ritenuti» (20,22-2 3).<br />

Governare: Gli Apostoli saranno ancora i maestri e i pastori per la vita pratica dei fedeli nella<br />

osservanza della legge: «Insegnando loro ad osservare tutto quanto vi ho comandato».<br />

II Questa Gerarchia sarà perpetua. Se la Chiesa dovrà continuare fino alla fine dei secoli, come<br />

abbiamo dimostrato (p. 114) è logico che questa Gerarchia che la guida dovrà esserci sempre, altrimenti<br />

non ci sarebbe più la Chiesa come l’ha fondata Gesù.<br />

Notate le parole che concludono l’espressione con cui Gesù ha conferito tutti i poteri alla<br />

Gerarchia: «Ecco che io sono con voi tutti i giorni fino alla fine dei secoli». Ci sarà sempre la Gerarchia,<br />

con l’assistenza continua di Gesù.<br />

Perciò il comando di Gesù e le sue promesse si perpetuano fino alla fine del mondo. Gli Apostoli<br />

moriranno, ma la Gerarchia resta. Sono i loro Successori, cioè i Vescovi, coloro cui viene trasmessa la<br />

potestà apostolica e che costituiscono, perciò, in tutti i tempi, insieme col Papa, la Gerarchia della<br />

Chiesa.<br />

III - Ce lo mostra la pratica dei primi Cristiani. Le norme precise date da Gesù agli Apostoli per lo<br />

stabilimento della Sua Chiesa, noi le vediamo esattamente applicate dalle prime Comunità Cristiane.<br />

Anche questa è una solida conferma del modo in cui Gesù aveva fondato la sua Chiesa.<br />

Questa esecuzione del comando di Gesù noi la vediamo attuata:<br />

A) - Dagli Apostoli in Palestina e fra i Gentili. In Palestina subito dal giorno della Pentecoste gli<br />

Apostoli cominciano ad esercitare il loro potere di predicare e battezzare (vedi Atti 2, 3, 4, 5). I fedeli<br />

riconoscono questa Gerarchia e «perseverarono nella dottrina degli Apostoli» (Ivi, 2, 42). Gli Apostoli<br />

ricevono e amministrano i beni donati dai fedeli (Ivi 4, 34), forti della Autorità divina resistono alle<br />

autorità giudaiche (4, 19; 5, 29), istituiscono i Diaconi (6, 1), vigilano come superiori sopra gli altri<br />

ministri del Vangelo (8,14; 9,26) impongono le mani per conferire lo Spirito Santo (8, 14, 17; 19, 6).<br />

Fra i Gentili. - Non solo ogni Apostolo tiene la giurisdizione sulle Chiese da lui fondate, come S.<br />

Paolo a Corinto (1 Cor. 4, 14 - 21), ma anche collegialmente tutti insieme promulgano delle leggi, che<br />

debbono osservarsi ovunque. Così Paolo è condotto dallo Spirito Santo a Gerusalemme, per sottoporre il<br />

suo Vangelo alle «colonne», cioè agli altri Apostoli che colà risiedono (Gai. 2,1 - 10). Questa riunione degli<br />

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