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SEZIONE PRIMA<br />

CONTRASSEGNI DELLA CHIESA<br />

CAPITOLO PRIMO<br />

LE NOTE DELLA CHIESA<br />

I Protestanti hanno preteso che le note che distinguono la vera Chiesa siano soltanto la<br />

predicazione della genuina parola di Dio e retta amministrazione dei Sacramenti.<br />

La Chiesa Cattolica, invece, ci presenta quattro note tradizionali che, storicamente abbiamo<br />

esaminate, ma che qui prendiamo come mali morali che ci confermano quanto abbiamo dimostrato e ci<br />

fanno vedere la trascendenza della Chiesa Romano-Cattolica.<br />

Già il Concilio Vaticano insegna che la Chiesa Cattolica-Romana Messa è motivo di credibilità per<br />

le note esterne del divino intervento, Che in sé stessa porta, e ci indica quali sono queste note. Esso dice<br />

(Sess. III, cap. 3, DB. 1794).<br />

La Chiesa per sé stessa, ossia per la sua meravigliosa propagazione, per la sua esimia santità e<br />

per la inesausta fecondità in tutti i buoni, per l’unità cattolica e l’invitta stabilità è un grande e<br />

perpetuo motivo di credibilità e una testimonianza irrefutabile della sua divina legazione.<br />

In queste parole sono comprese le quattro note tradizionali che troviamo elencate nel simbolo<br />

Niceno-Costantinopolitano, e riportate nel Concilio e nel Catechismo di Trento e cioè:<br />

«UNA, SANTA, CATTOLICA E APOSTOLICA CHIESA».<br />

Infatti si parla di: I UNITÀ, II CATTOLICITÀ, (e la stessa propagazione ci dice la stessa cosa) III<br />

SANTITÀ: Fecondità in tutti i buoni, IV APOSTOLICITÀ: Stabilità sulla pietra fondamentale, Pietro, e le<br />

colonne, gli Apostoli.<br />

Che la Chiesa sia: Una, Santa, Cattolica ed Apostolica è di Fede. Che le note siano esattamente<br />

quattro e che costituiscono un mezzo efficace per discernere la vera chiesa è sentenza più comune fra i<br />

Teologi.<br />

La Chiesa è una<br />

Così l’ha voluta e istituita Gesù Cristo, e in un’unità stretta e saldissima, per cui si parla di un solo<br />

ovile e un solo pastore (Gv. 10,16) e nella orazione della Cena Gesù prega il Divin Padre per gli Apostoli e<br />

per tutti quelli che avrebbero creduto in Lui per mezzo di loro: «Che siano una cosa sala come noi» (Gv.<br />

17,11).<br />

É UNA per il Capo invisibile Gesù Cristo, visibile il Papa.<br />

É UNA per la Fede e Dottrina. Ogni cattolico crede le identiche verità dell’altro, pena il mettersi<br />

fuori della Chiesa, anche se ne negasse una sola. La differenza consiste solo nel credere esplicitamente<br />

conoscendo una determinata verità oppure implicitamente non conoscendola. Così quello che credevano i<br />

primi cristiani è quello che crediamo oggi anche se alcune verità oggi ci vengono presentate in un modo<br />

più chiaro 1 .<br />

É UNA per il Governo che è monarchico e col cui Capo è collegata tutta la Gerarchia. I Vescovi, se<br />

non fossero più uniti col Papa, sarebbero staccati dalla Chiesa e così i fedeli coi Vescovi e col Papa cui<br />

debbono ubbidire.<br />

É UNA per la Legge che tutti debbono osservare. Se uno la trasgredisce in modo grave, pur<br />

restando sempre legato alla Chiesa, diventa un ramo secco che se non riceverà di nuovo la vita, sarà<br />

staccato per tutta l’eternità.<br />

É UNA per il vincolo dei Sacramenti, specialmente del Battesimo e l’Eucaristia. Il Battesimo dà<br />

l’ingresso alla Chiesa e il carattere di Cristiano rendendo membra vive del Cristo. L’Eucaristia nutre<br />

questa vita divina in un’unione ancor più intima col Cristo e nella carità di tutti i fratelli.<br />

1 Cfr. nel Trattato «La fede».

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