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EFFETTI DEI SACRAMENTI<br />
Origene (In Joa. 6,17): «Il lavacro dell’acqua di per sè è il principio e la fonte dei doni divini».<br />
S. Agostino (Contra Cresconium 4,19) sintetizza tutto l’insegnamento di questa tesi: «Non per i<br />
meriti di quelli dai quali viene amministrato, nè di quelli ai quali è amministrato consiste il Battesimo,<br />
ma per la propria santità e verità per colui dal quale è stato istituito, per quelli che lo usano male a<br />
perdizione, per quelli che lo usano bene a salvezza».<br />
LA GRAZIA SANTIFICANTE PRODOTTA DAI SACRAMENTI<br />
Abbiamo visto che in chi non vi pone ostacolo, i Sacramenti producono la grazia. - Quale grazia? -<br />
Prima di tutto la grazia santificante.<br />
Possiamo esprimere questo pensiero con una proposizione:<br />
Effetto di tutti i Sacramenti la grazia abituale o santificante, o prima, o seconda.<br />
É DI FEDE<br />
(Cfr. D. B. 869, 851): per mezzo dei Sacramenti «ogni vera giustizia o comincia, o cominciata<br />
aumenta, o perduta è riparata».<br />
Si desume da tutti i passi della Scrittura, e della Tradizione già presentati.<br />
Abbiamo detto grazia prima o seconda. La prima si riceve quando ancora non si ha; la seconda<br />
quando già si possiede la prima. Per questo si dice che i Sacramenti danno (a chi non l’ha) o accrescono (a<br />
chi già la possiede) la grazia santificante. Di per sè danno la grazia prima il Battesimo e la Penitenza e si<br />
dicono Sacramenti dei morti perchè si danno a coloro che sono privi della vita spirituale. Danno la grazia<br />
seconda, ossia accrescono la grazia, tutti gli altri che si dicono perciò Sacramenti dei vivi, perché si danno<br />
a coloro che già possiedono la vita della grazia.<br />
Chi li ricevesse sapendo di essere in peccato mortale, commette un sacrilegio, perchè col peccato<br />
profana una cosa sacra quale è il Sacramento.<br />
Per accidens: un Sacramento dei morti può dare la grazia seconda come accadrebbe per uno che<br />
ricevesse il Battesimo Sacramento e fosse già giustificato dal Battesimo di desiderio o per uno che si<br />
confessa, avendo solo peccati veniali. È dottrina certa.<br />
A volte può accadere l’opposto e cioè un Sacramento dei vivi può dare per accidens la grazia<br />
prima. Ciò accade quando uno in buona fede, credendo di essere in grazia di Dio, si accosta a un<br />
Sacramento dei vivi con l’attrizione. Ciò può accadere, per esempio, a uno che si accosta alla Comunione<br />
non ricordandosi di aver commesso un peccato mortale dopo l’ultima Confessione; a uno che, in peccato,<br />
senza saperlo avesse ricevuto invalidamente l’assoluzione, perchè il Confessore non ne ha la facoltà; a uno<br />
che in punto di morte, non avendo il Confessore, ha modo di fare la Comunione e cerca di pentirsi con<br />
dolore perfetto, mentre in realtà il suo pentimento è stato solo di attrizione, ecc. la Comunione gli<br />
darebbe la grazia prima.<br />
Questa dottrina è certa riguardo alla Unzione degli Infermi 1 ; è comune riguardo alla Cresima e alla<br />
Comunione; è probabile riguardo all’Ordine e al Matrimonio.<br />
REVIVISCENZA DELLA GRAZIA - I Teologi, con termine tecnico chiamano «reviviscenza» la grazia<br />
che torna a rivivere nell’anima quando per un obice non potè essere infusa nell’atto del Sacramento. Per<br />
esempio: un adulto che riceve il Battesimo e per mancanza di attrizione, non ne riceve la grazia, questa<br />
grazia rivivrà quando sia tolto l’obice e cioè quando quell’adulto si pentirà dei peccati. È dottrina certa<br />
per il Battesimo mentre è dottrina più probabile per la Cresima, l’Unzione degli Infermi, l’Ordine e il<br />
Matrimonio.<br />
Si dice pure che «revivisce» la grazia, quando l’anima, ritornando in grazia di Dio, acquista di<br />
nuovo tutti i meriti che aveva nella vita passata quando era in grazia, e che erano stati tolti dal peccato.<br />
Mentre delle opere buone fatte in stato di peccato non ha nessun merito per la vita eterna.<br />
LA GRAZIA SACRAMENTALE<br />
I Sacramenti oltre a produrre la grazia santificante producono una grazia propria a ciascun<br />
Sacramento che si chiama: grazia sacramentale.<br />
Secondo la sentenza comune essa non è distinta realmente dalla grazia santificante, ma è la<br />
stessa grazia abituale con uno speciale vigore ad ottenere il fine del Sacramento e con un certo diritto<br />
ad avere a suo tempo speciali grazie attuali allo stesso scopo.<br />
1<br />
Più esattamente si deve dire che la Unzione degli Infermi dà la grazia prima come intenzione secondaria e non solo per<br />
accidens.<br />
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