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CAPITOLO SECONDO<br />

LE RELAZIONI DIVINE<br />

Relazione significa ordine di uno ad un altro.<br />

Secondo il Conc. di Firenze, che riprende una frase di S. Anselmo: in Dio «tutto è una cosa sola,<br />

dove non osta la opposizione di relazione» (D. B. 703), abbiamo veduto che in Dio ci sono soltanto due<br />

processioni: la Generazione e la Spirazione. Da queste due processioni sorgono quattro RELAZIONI REALI<br />

di cui TRE si oppongono.<br />

Le relazioni sono:<br />

1) – La Paternità, ossia la generazione attiva: il Padre che genera.<br />

2) – La Filiazione, ossia la generazione passiva: il Figlio che è generato.<br />

3) – La Spirazione attiva, ossia il Padre e il Figlio che come unico principio, spira lo Spirito Santo.<br />

4) – La Spirzione passiva, o semplicemente processione ossia lo Spirito Santo che procede dal<br />

Padre e dal Figlio.<br />

Queste relazioni in Dio non differiscono realmente dalla sua Essenza con la quale si identificano,<br />

ma solo virtualmente, mentre invece si distinguono realmente tra di loro, quelle che tra loro si<br />

oppongono. Come abbiamo detto, esse sono tre, e precisamente: 1) - La Paternità; 2) - La Filiazione; 3) -<br />

La Spirazione passiva.<br />

Infatti queste tre relazioni sono opposte fra loro. «Chi parla del Figlio pensa al Padre, poiché<br />

questo nome (Figlio) in quanto è relativo indica anche il Padre» (S. Basilio, Ep. 37,8). Altrettanto si può<br />

dire che, parlando del Padre, si indica il Figlio. Così la Spirazione passiva si oppone al principio da cui<br />

procede, ma essendo questo unico Principio il Padre e il Figlio insieme, non viene a costituire una nuova<br />

Persona, non è distinta realmente dalla Paternità, cui non si oppone.<br />

LE DIVINE PERSONE<br />

Per le relazioni opposte suddette sono costituite e si distinguono realmente le tre Divine<br />

Persone.<br />

Dicendo «Persona» spiegammo già come in Dio debba essere intesa questa parola: nel modo più<br />

eminente e perfetto. Essa significa una relazione incomunicabile, come sussistente: per cui il Figlio non è<br />

il Padre e il Padre non è il Figlio e lo Spirito Santo non è né il Figlio né il Padre.<br />

I nomi propri<br />

Per questo ciascun nome di ogni Divina Persona ci fa conoscere, in modo analogico, ciò che è<br />

proprio e incomunicabile di ogni singola Persona.<br />

IL PADRE. Questo nome è proprio e personale della Prima Persona della SS. Trinità. Per questo gli<br />

compete di essere il principio e ingenito.<br />

In senso propriissimo gli conviene il nome di Padre riguardo al Figlio, ma per similitudine gli<br />

conviene di fronte a ogni cosa creata, come causa di ogni cosa.<br />

Così Principio è ciò da cui procede ogni cosa, e in senso esattissimo è Principio riguardo al Figlio<br />

per la generazione, e allo Spirito Santo per la spirazione. In senso di causa, è principio di ogni cosa.<br />

Ingenito significa non generato e in questo senso la parola si potrebbe attribuire anche allo Spirito<br />

Santo; ma in senso stretto significa la innascibilità, e che non procede da nessuno. Con questo significato<br />

si attribuisce al Padre.<br />

IL FIGLIO è detto anche il Verbo e l’Immagine di Dio. Abbiamo spiegato come la Seconda Persona<br />

della SS. Trinità è vero Figlio di Dio. Così pure ci siamo soffermati sulla parola «Verbo».<br />

Quando il Figlio si dice «Immagine» si intende immagine sostanziale, che, cioè, non riproduce una<br />

semplice somiglianza, ma ha l’identica sostanza del Padre.<br />

LO SPIRITO SANTO è detto anche Amore e Dono.

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