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ATTRIBUTI OPERATIVI<br />

Per spiegare come allora preveda il peccato, che è un male, essi dicono che lo conosce non in un<br />

decreto approbativo, ma solo permissivo, in quanto nella sua Sapienza e Giustizia infinita stabilisce che in<br />

quel determinato caso non darà il suo aiuto speciale per evitare il peccato.<br />

A chi obietta che questo sistema distrugge la libertà, i Tornisti rispondono che Dio ab aeterno ha<br />

stabilito e sa con certezza ciò che avverrà e avverrà infallibilmente, ma non per necessità.<br />

I MOLINISTI - oltre la scienza di semplice intelligenza e la scienza di visione ammettono una scienza<br />

media per i futuri condizionati, dicendo che questi non sono conosciuti da Dio nei suoi decreti, ma in un<br />

modo indicibile nell’altissima e imperscrutabile conoscenza che Dio ha del libero arbitrio di ciascuno.<br />

Non ci dilunghiamo sulle due questioni che ormai si agitano da quattro secoli in modo scottante,<br />

perché si riflettono su altri problemi importantissimi quali la Predestinazione, come vedremo fra poco. I<br />

Tomisti difendendo la causalità di Dio sembra che trascurino la libertà umana e i Molinisti al contrario,<br />

nell’ansia di spiegare la libertà umana sembra che diminuiscano la parte che compete a Dio.<br />

Per parte nostra diciamo che nell’indagare nella vita divina non bisogna dimenticare la nostra<br />

piccolezza e umilmente riconoscere quanto sia inadeguata la nostra mente di fronte a questa luce infinita.<br />

Ognuno dei due sistemi si ferma principalmente da un lato. Cerchi pure ogni studioso di approfondire il<br />

mistero, ma non dimentichi che è un mistero.<br />

Intanto, per concludere, mettiamo a base quello che ci è dato di conoscere con certezza e cioè:<br />

1 - Dio conosce tutte le cose in Sé stesso e non nelle cose stesse come in un mezzo.<br />

2 - Dio prevede tutte le cose future e futuribili e ci concorre in modo che lascia intatta<br />

perfettamente la libertà dell’uomo.<br />

3 - Dio agisce anche nelle cose libere in modo che Egli è sempre la Causa prima e universale di<br />

ogni cosa.<br />

Posti ben saldi questi principi, scruti pure ciascuno come può fino a qual punto giunge l’opera di<br />

Dio, e fino a quale il libero concorso dell’uomo.<br />

LA VOLONTÀ DI DIO<br />

La volontà segue l’intelletto e qualunque ente che ha l’intelletto ha pure la volontà. Però mentre<br />

negli esseri creati la volontà è una facoltà, in Dio la Volontà si identifica colla sua Essenza, come, del<br />

resto, gli altri attributi. «Come il suo intendere è il suo Essere, così il suo Essere è il suo volere» (S. Th. 1<br />

q. 19). «La sua Volontà è la sua Essenza» (C. Gent. 1, 73).<br />

TESI - Dio possiede una volontà infinitamente perfetta.<br />

É DI FEDE<br />

dal Conc. Vaticano I che nel testo più volte citato dice: «Dio è infinito…, nella volontà».<br />

PROVA: A) - dalla Scrittura – 1) Nell’A. T. fino dalla prima pagina troviamo l’esecuzione della<br />

volontà di Dio nella Creazione, nei comandi che dà all’uomo. Il Salmo 113 dice espressamente: «Il Signore<br />

fa tutte le cose che vuole», e nel libro di Ester (13, 9): «Non c’è chi possa resistere alla tua volontà». I<br />

comandamenti (Deut. 5) esprimono la sua volontà nei riguardi dell’uomo, che deve ad essi assoggettarsi.<br />

2) Nel Nuovo Testamento ci sono moltissime espressioni a questo riguardo. Fra le altre nel<br />

Vangelo, - nel Pater - «Sia fatta la tua volontà» (Mt. 6, 10). Gesù nel Getsemani: «Non la mia ma la tua<br />

volontà sia fatta» (Lc. 22, 42). S. Paolo (Tess. 4, 3) «E questa la volontà di Dio: la vostra santificazione».<br />

Queste poche espressioni bastano a farci capire come Dio stesso ha rivelato di possedere la<br />

volontà cui tutte le cose debbono essere soggette, appunto perché volontà suprema ed infinita, che è Dio<br />

stesso.<br />

B) - dalla Tradizione. La testimonianza dei Padri è concorde, tanto che fra le innumerevoli frasi<br />

sarebbe difficile fare una scelta. Notiamo solo che nei primi tempi essi trattarono l’argomento per<br />

ribattere il fatalismo dei Pagani (S. Ireneo, S. Giustino, ecc.). Più tardi insisterono specialmente per<br />

dimostrare la volontà salvifica di Dio. (S. Agostino, S. Giov. Crisostomo, S. Giov. Damasceno). Per tutti<br />

riportiamo una frase di S. Agostino: (Enchir. 45): «Non accade niente se l’Onnipotente non vuole che<br />

accada, o lasciando che sia fatto o facendolo Egli stesso».<br />

C) - dalla Ragione. Se Dio non avesse la volontà, mancherebbe di una perfezione e non sarebbe<br />

Dio. D’altra parte l’ordine dell’universo presuppone una Mente ordinatrice che tutto governi, una Causa<br />

da cui tutto dipende; una Volontà esistente in sé stessa assoluta ed infinitamente perfetta. Essa non è un<br />

ente in potenza, ma l’Atto puro, l’attività assoluta che da tutta l’eternità ha il suo fondamento solo in Sé<br />

e da Sé e non può essere determinata dall’esterno.<br />

La volontà di Dio è la Causa efficiente di tutte le cose.<br />

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