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CAPITOLO SECONDO<br />
GLI ANGELI<br />
Angelo significa nunzio, ma questo nome è piuttosto per il loro ufficio che non per la loro natura,<br />
per la quale dovremmo chiamarli semplicemente Spiriti. L’Angelo si può definire: sostanza creata,<br />
semplicemente spirituale, intellettuale e sussistente.<br />
Si dice sostanza creata perchè non esiste di per sè, ma è creato da Dio. Semplicemente<br />
spirituale perchè è puro spirito ed è completo in sè a differenza dell’anima umana che è creata per<br />
informare un corpo. Che è puro spirito non è di fede, ma almeno certo, dal Conc. Laterano IV e Fiorentino<br />
che lo distinguono dalle creature corporee. Intellettuale, e in ciò differisce dall’uomo il quale percepisce<br />
il maggior numero delle verità non per intuito intellettuale ma per ragionamento.<br />
Sussistente in quanto è sostanza completa che di per sè ha il dominio delle azioni ed operazioni.<br />
ESISTENZA DEGLI ANGELI<br />
ERRORI - Anticamente negarono l’esistenza degli Angeli gli Epicurei e i Sadducei. Oggi gli Atei e i<br />
Razionalisti per i quali ultimi gli Ebrei avrebbero preso questo concetto dai Gentili.<br />
Secondo i Protestanti Liberali la Scrittura, quando ne parla, vuole indicare le buone ispirazioni e i<br />
santi uomini mandati da Dio per istruire gli uomini.<br />
Oltre che contro la esistenza ci sono alcuni errori riguardo la natura degli Angeli. Così gli Spiritisti<br />
li scambiano con le anime dei morti e alcuni antichi Padri e Teologi credettero che avessero un corpo,<br />
benchè sottilissimo.<br />
Contro questi errori poniamo la seguente:<br />
TESI - Esistono gli Angeli, creature intellettuali, distinte da Dio e più elevate degli uomini; essi<br />
sono puramente spirituali.<br />
É DI FEDE<br />
la prima parte dai due Concilii già citati.<br />
É CERTO<br />
riguardo alla seconda, come abbiamo qui sopra spiegato.<br />
PROVA A) - La S. Scrittura parla degli Angeli in molti passi, fino dal Vecchio Testamento. Li<br />
presenta come moltitudini innumerevoli, superiori agli uomini, che assistono al trono di Dio, eseguono i<br />
suoi ordini, assistono gli uomini, sono divisi in vari ordini 1 .<br />
In particolare ricordiamo la visione di Daniele (cap. 7 e 10) dell’Arcangelo S. Michele 2 , che viene<br />
«in aiuto al popolo di Dio», e l’assistenza data a Tobia (12, 1-22) da S. Raffaele «uno dei sette che stanno<br />
davanti a Dio.<br />
Nel Nuovo Testamento troviamo gli Angeli nella Annunciazione a Maria (Lc. 1, 11,26 ss.); a S.<br />
Giuseppe (Mt. 1 20; 2, 13, 19), a Betlemme (Lc. 2. 13); nel deserto che ministrano a Gesù (Mt. 4, 11).<br />
Molte volte Gesù parla degli Angeli.<br />
Altre testimonianze le troviamo negli Atti degli Apostoli, e nelle lettere di S. Pietro, di S. Paolo e<br />
nell’Apocalisse.<br />
Da tutti questi testi si rileva non solo che gli Angeli esistono, ma sono vere sostanze e non solo<br />
buone ispirazioni, tanto che uno di essi accompagna Tobia, un altro accompagna per mano Lot,<br />
allontanandolo da Sodoma (Gn. 19, 16) altri mini- strano a Gesù, ecc.<br />
Sono inferiori a Dio. Infatti sono stati creati da Lui (come abbiamo vista nei Cap. antecedente), e<br />
sono «spiriti che lo servono, mandati in ministero» (Col. 1, 16).<br />
1<br />
Non riportiamo le innumerevoli citazioni che si trovano nel Genesi, Esodo, Numeri, Salmi, Giob, Giuditta, Ezechia, Isaia,<br />
Esdra, Tobia, ecc.<br />
2<br />
I nomi degli Angeli che conosciamo dalla Scrittura sono Michele (l’unico chiamato Arcangelo dalla Scrittura - Giuda 1, 9 -;<br />
gli altri due sono chiamati così dalla Chiesa) che significa: chi come Dio; Gabriele, fortezza di Dio; Raffaele, medicina di Dio.