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CAPITOLO SECONDO<br />

IL RITO DEL SACRAMENTO EUCARISTICO<br />

MATERIA REMOTA sono il pane ed il vino; MATERIA PROSSIMA sono il pane e il vino consacrati.<br />

Per la validità è necessario che il pane sia di grano di frumento e perché sia vero si deve cuocere<br />

la farina mista ad acqua. Quindi sarebbe invalida la consacrazione fatta su di una massa di pasta non<br />

cotta, o su di un impasto, pur cotto, di farina e latte o altra materia.<br />

Nella Chiesa Latina si usa pane azimo, in quella Greca, pane fermentato.<br />

Il vino deve essere di uva di vite.<br />

Nel vino vengono infuse alcune gocce d’acqua per un significato simbolico spiegato nella preghiera<br />

liturgica, ma debbono essere tanto poche da non alterare la sostanza del vino.<br />

LA FORMA sono le parole di Cristo: «Questo è il mio corpo - questo è il mio sangue».<br />

Dichiara il Conc. di Firenze: «La forma di questo Sacramento sono le parole del Salvatore, con le<br />

quali fece questo Sacramento» (D. B. 698).<br />

Le altre parole che accompagnano la consacrazione, debbono essere pronunziate dal Sacerdote<br />

sotto obbligo grave; non sono però la parte essenziale della forma.<br />

IL MINISTRO che fa il Sacramento della Eucaristia è il solo Sacerdote, come definisce il Conc.<br />

Laterano IV (D. B. 430): «Questo Sacramento nessuno lo può fare, se non il Sacerdote, che sia stato<br />

ordinato con valido rito». Infatti nella Scrittura troviamo che Gesù dà agli Apostoli, consacrati Sacerdoti e<br />

ai loro successori questo potere: «Fate questo in memoria di me» (Lc. 29,19 ! 1 Cor. 11,25).<br />

Ministro straordinario della dispensazione dell’Eucaristia è il Diacono, il quale può distribuirla<br />

solo per grave causa, come può essere l’assenza del Sacerdote o un grandissimo numero di fedeli da<br />

comunicare, quando non vi siano sufficienti Sacerdoti.<br />

In caso specialissimo, come in pericolo di morte, quando non vi è nessun Sacerdote o Diacono, la<br />

S. Comunione può essere data da un fedele. Questo pure la Chiesa permette in caso di persecuzione.<br />

La S. Comunione può essere distribuita solo agli uomini battezzati ancora nello stato di via.<br />

Ai soli battezzati, perché il Battesimo è la porta della Chiesa e dei Sacramenti. La Chiesa<br />

stabilisce che i bambini hanno l’obbligo di ricevere la Comunione, appena siano giunti «all’uso sufficiente<br />

di ragione».<br />

È quindi riprovevole l’uso di ammettere alla Comunione più tardi, privando l’anima di questo cibo<br />

divino.<br />

È fatto obbligo grave di fare la S. Comunione almeno una volta all’anno per Pasqua, ma è molto<br />

utile comunicarsi assai più spesso.<br />

Nello stato di via. Abbiamo messo queste parole perchè la Chiesa ha riprovato l’uso sorto in<br />

qualche luogo, di porre una particola consacrata nella bocca dei defunti.<br />

Perché sia ricevuto il Sacramento l’Ostia consacrata deve discendere nello stomaco, in modo di<br />

vero cibo. Non si deve perciò far disciogliere in bocca.

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