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ATTRIBUTI OPERATIVI<br />

C) - dalla Ragione. Anche la ragione umana può dimostrare che Dio è infinitamente intelligente e<br />

sapiente. S. Tommaso (S. Th. 1, q. 14 a. 1)10 prova dal fatto della immaterialità dello spirito. Senza<br />

perdere la propria forma può accogliere in sé le forme intenzionali di un numero infinito di cose. Perciò<br />

quanto più un essere è immateriale tanto più è dotato di conoscenza. Ma Dio è sommamente immateriale<br />

e perciò in Lui è perfettissima scienza. Un’altra dimostrazione, dataci dalla Ragione, l’abbiamo veduta<br />

dall’ordine e dalla finalità dell’universo (pag. 264) che richiede una Mente Sapientissima.<br />

L’oggetto della scienza<br />

OGGETTO PRIMARIO: è Dio stesso. Di qui la seguente:<br />

TESI - Dio conosce e comprende intuitivamente e in modo adeguato e perfetto, sé stesso per<br />

sé stesso.<br />

É DOTTRINA COMUNE<br />

PROVA: A) – dalla Scrittura che sostanzialmente contiene questa proposizione: «Nessuno conosce<br />

il Padre se non il Figlio, ed il Figlio se non il Padre» (Mt. 11, 27). Questa conoscenza in Dio è identica con<br />

la sua Essenza: di qui la processione che ha due termini relativi distinti: il Padre e il Figlio, come vedremo<br />

nel prossimo trattato.<br />

S. Paolo (I. Cor. 2, 10-11): «Lo Spirito scruta tutte le cose, anche le cose profonde di Dio. - Quale<br />

uomo conosce le cose degli uomini se non lo spirito dell’uomo che è in lui? - Così le cose che sono di Dio,<br />

nessuno le conosce, se non lo Spirito Santo».<br />

B) - dalla Ragione. In Dio, Atto puro, l’atto conoscitivo e l’oggetto si identificano. Perciò Dio è il<br />

suo pensiero. Quindi Egli conosce e comprende Sé stesso per Sé stesso perfettamente, e cioè in modo<br />

adeguato e completo intuitivamente.<br />

OGGETTO SECONDARIO sono le creature e non solo quelle create, reali, nel passato, presente e<br />

futuro, ma anche quelle creabili cioè possibili.<br />

TESI - Dio conosce tutte le cose reali e possibili anche quelle future, libere, assolute; anzi,<br />

conosce anche le cose future libere condizionate.<br />

É DI FEDE<br />

per la prima parte dal Conc. Vaticano I citato: «anche quelle che avverranno per l’azione libera delle<br />

creature».<br />

È SENTENZA COMUNE E CERTA<br />

per la seconda parte, cioè per le cose future libere.<br />

La tesi è contro molti Pagani fra i quali Cicerone, e contro alcuni eretici come Marcione e i<br />

Sociniani (eretici senesi del sec. XVI, Lelio e Fausto Sozzini «antitrinitari» e «unitari» i quali per salvare<br />

meglio la libertà umana, negarono la prescienza di Dio, riguardo alle cose future).<br />

SPIEGAZIONE. Si dice futuro necessario quello che dipende da una causa già determinata in un<br />

solo senso: per esempio un’eclisse. Contingente quello che può avvenire o non avvenire. Il futuro libero è<br />

contingente in quanto dipende dalla libera determinazione dell’uomo. Infatti egli può fare o non fare una<br />

determinata cosa. A sua volta il futuro libero si divide in assoluto ed è quello che potrà avvenire o non<br />

avvenire a seconda se si apporranno o no certe condizioni. Se la condizione è tale che non sarà mai posta<br />

abbiamo un futuro ipotetico, che i Teologi chiamano futuribile.<br />

PROVA: A) - dalla Scrittura. Già dimostrano questa tesi i brani portati antecedentemente.<br />

Possiamo aggiungerne altri: Il Vangelo ci dice che Gesù sapeva fin da principio quali fossero i non credenti<br />

e chi fosse colui che lo avrebbe tradito (Gv. 6, 65). Del resto l’avveramento di ogni profezia sta a<br />

dimostrare come Dio sa e conosce qualunque cosa futura, che assolutamente accadrà in dipendenza delle<br />

azioni libere che l’uomo, compirà, perché Dio «chiama le cose che sono come quelle che non sono» (Rom.<br />

4, 17).<br />

Riguardo alle cose future libere condizionate, cioè supposte ipoteticamente, l’Antico Testamento<br />

(1 Re 23, 11 ss) ci riporta la domanda di David al Signore dopo che era entrato in Ceila. Vuol sapere se<br />

trattenendosi, Saul sarebbe sceso ad assediare la città e se i cittadini lo avessero preso per consegnarlo a<br />

Saul. «E disse il Signore: scenderà… consegneranno…». In realtà David non si trattenne, quindi non fu<br />

preso da Saul. Dio gli aveva rivelato un futuribile.<br />

Nel Vangelo troviamo che Gesù conosceva con certezza che se a Tiro e a Sidone fossero stati fatti i<br />

miracoli come a Corozain e a Betsaida, quegli abitanti si sarebbero convertiti a penitenza (Mt. 11, 21).<br />

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