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LA CHIESA È IL CORPO MISTICO DI CRISTO<br />
2) - É il CORPO DI CRISTO, perché Egli il Fondatore colla predicazione, colla passione,<br />
coll’effusione dello Spirito Santo, ne è il Capo per la sua eccellenza, per il suo governo, per la pienezza<br />
dell’effusione della sua vita che le comunica; e ne è il Salvatore che la salva e la sostiene.<br />
3) - É il CORPO MISTICO DI CRISTO in quella realtà soprannaturale e misteriosa che ne fa una cosa<br />
sola, umana e divina, visibile e invisibile, colla sua struttura giuridico-gerarchica, vivificato internamente<br />
dall’azione carismatica dello Spirito Santo, che ne è l’anima e da Questi assistita.<br />
4) - I fedeli per mezzo della Chiesa sono UNA SOLA COSA IN CRISTO uniti dai vincoli giuridici e<br />
sociali, e dai vincoli delle virtù teologali, specialmente della carità, sia per l’inabitazione dello Spirito<br />
Santo, che per la Comunione Eucaristica, per cui si accresce in loro la vita del Cristo.<br />
PROVA: A) - Dalla Scrittura. Gesù più volte aveva fatto conoscere l’unione che i fedeli debbono avere con<br />
Lui: «Come il tralcio non può portar frutto da sé stesso se non rimane unito alla vite, così neanche voi, se<br />
non rimarrete uniti in Me. Io sono la vite, voi i tralci» (Gv. 15, 4 - 5).<br />
Nell’Ultima Cena Gesù prega perchè tutti i suoi seguaci siano «una cosa sola» in Lui come Egli è<br />
una cosa sola col Padre (Gv. 17) e in quella stessa Cena aveva dato il «pane di vita» (Gv. 6) promesso.<br />
Il pensiero di questa unione insegnato da Gesù, S. Paolo lo sviluppa con varie figure. A volte lo<br />
paragona a un edificio (Ef. 3, 11), altre a un innesto (Rom. 11, 23).<br />
Ma la figura più espressiva è quella di un Corpo di cui Cristo è il Capo e i fedeli le Membra: «Come<br />
il Corpo è uno ed ha molte membra, e tutte le membra del corpo sebbene molte, formano un sai corpo,<br />
così è di Cristo (1, Cor. 12,12). E ai Romani: «Voi siete il corpo di Cristo e membri uniti a membri» (12,5).<br />
«Così noi sebbene molti, formiamo un unico corpo in Cristo e individualmente siamo un membro<br />
dell’altro». (Cor. 12,27)<br />
Con maggiore evidenza l’Apostolo ripete questo concetto ai Galati (3,28) dove, dopo aver detto<br />
«tutti siete figli di Dio…, quanti siete battezzati in Cristo» senza differenza né di razza né di classe, né di<br />
persona, dice: “Voi tutti non siete che Uno in Cristo Gesù». Notate che qui non dice: Una cosa sola, ma<br />
uno, come a dire: una sola persona.<br />
Gesù Cristo è il «Capo del Corpo della Chiesa» (Col. 1,18).<br />
A esprimere la partecipazione delle membra nel patire, nel soddisfare, nel meritare, nella lettera<br />
ai Colossesi (1,24), dice: «Completo nella mia carne quello che manca delle sofferenze di Cristo a pro del<br />
Corpo di Lui che è la Chiesa».<br />
Tutte le lettere dell’Apostolo sono permeate di questo pensiero: centinaia di volte ripete la frase<br />
«in Cristo». Questa dottrina che non si stanca di predicare l’aveva appresa fin dal giorno della sua<br />
conversione. Infatti gli Atti degli Apostoli (9.4) ci dicono che Gesù disse: «Saulo, Saulo, perchè mi<br />
perseguiti?». Saulo andava perseguitando i cristiani, non Gesù: eppure questi insiste ancora nella risposta:<br />
«Sono Gesù che tu perseguiti». La persecuzione alle membra è la persecuzione al Capo, a tutto il Corpo.<br />
VIVIFICATO DALLO SPIRITO SANTO<br />
L’anima del Corpo Mistico è lo Spirito Santo. Nel Simbolo Niceno Costautinopolitano si legge:<br />
«Credo…, nello Spirito Santo, Signore e vivificatore».<br />
Nel trattato di Dio Trino vedremo che per appropriazione si attribuisce allo Spirito Santo la<br />
rinnovazione dei cuori mediante la grazia, attribuzione che è opera di tutta la Trinità. Questa<br />
rinnovazione viene infusa nei cuori per mezzo della grazia e dei Sacramenti. «La grazia di Dio è stata<br />
diffusa nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato donato» (Rom. 5.5).<br />
Per la prima volta il Cristiano riceve questa grazia nella sua anima al Battesimo e per mezzo di<br />
questa diventa membro del Corpo Mistico di Cristo.<br />
B) - Dalla Tradizione. S. Ignazio Martire oltre parlare della unità della Gerarchia dice che dove:<br />
«compare il Vescovo e c’è la moltitudine dei fedeli, c’è Gesù Cristo, c’è la Chiesa» (Lettera ai fedeli di<br />
Smirne, 8,1).<br />
S. Ireneo commentando la Dottrina di S. Paolo dice: «Il Verbo si è fatto uomo ricapitolando tutto<br />
in sé» (Adv. Haer. III, 16,6). E questa ricapitolazione è ordinata alla restaurazione universale che il Cristo<br />
opera «nella Chiesa di cui si è fatto Capo” (ivi). Perciò la Chiesa è quasi come il «Cristo continuato» (ivi I,<br />
10).<br />
S. Giovanni Crisostomo: «Ci ha fatto un solo corpo. Chi è a Roma stima gli Indi un solo membro.<br />
Che cosa uguaglio questa unione? Di tutti il Capo è Cristo» (In Joannis homilia, 65,52).<br />
Così S. Agostino: dice «Un solo uomo capo e corpo, un solo uomo Cristo e la Chiesa: uomo<br />
perfetto: Egli lo sposo, essa la sposa» (In Salm. 18,2,10). Gli Eretici «dilacerarono il Corpo di Cristo».<br />
In molti altri brani, sotto diversi aspetti tratta lo stesso argomento.<br />
Più tardi S. Tommaso (De Ventate q. 29 e S. Th. III 48) con profondi concetti riprende tutta la<br />
dottrina della Tradizione esponendo le relazioni tra Cristo e il suo Corpo Mistico. Oggi la Tradizione<br />
continua nei solenni documenti Pontifici, di cui abbiamo già parlato. Riguardo allo Spirito Santo, S.