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SEGNI PER RICONOSCERE LA RELIGIONE RIVELATA<br />

il fatto che un cieco ottenga la vista. Oggi la chirurgia oculistica trapianta la cornea di un occhio vivo<br />

nell’occhio di un cieco egli dona la vista».<br />

Contro costoro proviamo la seguente<br />

TESI: - Almeno in alcuni casi i miracoli si possono distinguere con certezza, cioè si possono<br />

riconoscere come fatti sensibili straordinari e divini.<br />

FILOSOFICAMENTE É CERTO<br />

TEOLOGICAMENTE É DI FEDE<br />

PROVA: A) - Si possono riconoscere come fatti sensibili. Il miracolo può essere percepito con sicurezza<br />

dai testimoni presenti, come può esser studiato e controllato da coloro a cui giungono i documenti.<br />

Questa condizione, che il miracolo sia sensibile, porta dinanzi ai sensi del testimone immediato<br />

due fatti perfettamente percepibili, e cioè la situazione come era prima e come diventa dopo. Ad<br />

esempio: Un ammalato ha una gamba spezzata alla quale mancano sei centimetri di osso, come nel caso<br />

del minatore belga Pietro Rudder 1 ; la gamba deve essere amputata, perchè è sopraggiunta la cancrena. Il<br />

Rudder si fa condurre in barella alla sua Chiesa, dove c’è una effigie della Madonna di Lourdes. Mentre è<br />

in preghiera salta dal suo letticciolo e cammina. I medici poi potranno controllare che istantaneamente si<br />

era formato un callo osseo di sei centimetri.<br />

Il testimone qui percepisce due stati distinti che si susseguono: prima la gamba cancrenosa e la<br />

mancanza dei sei, centimetri di osso: poi la gamba completamente e istantaneamente risanata.<br />

Così pure si possono controllare i miracoli di cui non siamo testimoni diretti, quando si possono<br />

avere testimonianze e documentazioni sicure e ineccepibili, come avviene per i miracoli del Vangelo.<br />

Prendiamo ad esempio il miracolo del cieco nato (Gv. 9, 1-7 e Mr. 10, 46-52); attraverso le dichiarazioni<br />

del miracolato stesso, di suo padre, si controlla che prima certamente era cieco, e dopo ci vede; tanto<br />

che i farisei si scagliano contro di lui e gli intentano una specie di processo. Il passaggio da uno stato<br />

all’altro è avvenuto senza nessuna medicina, anzi… Gesù con la terra e con la saliva ha fatto del fango e<br />

glielo ha messo sugli occhi.<br />

Per la critica relativa ai documenti che contengono i fatti miracolosi sarà necessario studiare<br />

scientificamente questi documenti secondo le regole generali della critica storica, critica letteraria<br />

interna, critica delle testimonianze del valore e dell’attendibilità dei testimoni 2 .<br />

B) - Straordinari e divini. Studiati i miracoli come fatti sensibili, attraverso l’esame scientifico e teologico<br />

possiamo giungere a conoscerli, se veramente sono straordinari e divini.<br />

Per controllare che il miracolo è straordinario, basta dimostrare che non è effetto delle forze note<br />

od occulte della natura, né della suggestione, né della frode, né del demonio. Questo, almeno per i<br />

miracoli relativi. Che se poi l’effetto meraviglioso non può esser prodotto da nessuna forza creata,<br />

nemmeno di esseri soprasensibili, abbiamo il miracolo assoluto. Noi possiamo vedere che il fatto è<br />

straordinario e divino quando non vi è proporzione tra i mezzi usati e l’effetto seguito, esaminando a) - la<br />

natura del fatto; b) - le circostanze che l’accompagnano.<br />

a) - Per la natura del fatto certo è straordinaria e divina la risurrezione di un morto, la vista che<br />

immediatamente acquista un cieco, la immediata guarigione di un male organico.<br />

b) - Per le circostanze. Di fronte a tre di esse specialmente si mostra l’intervento di una forza<br />

superiore: 1) la regolarità, 2) la proporzione, 3) il tempo. - 1) - La regolarità esiste nelle leggi naturali,<br />

che sempre operano nel medesimo modo. Ad esempio il fuoco brucia e qualunque persona gettata nel<br />

fuoco, senza nessuna difesa, deve soffrire le ustioni, fino a morirne. I tre fanciulli della fornace di<br />

Babilonia, in mezzo alla fornace ardente restano illesi. Questa differenza alla regolarità della legge del<br />

fuoco, ci dice la straordinarietà del fatto. 2) - La proporzione tra la causa e l’effetto. Se applico delle<br />

cure, se dò delle medicine, potrò guarire un male, ma una semplice parola non potrà essere una cura. Ora<br />

invece nel miracolo molte volte con una sola parola guariscono i mali, si calmano le tempeste, risuscitano<br />

i morti. 3) - Il tempo. Anche un male che potesse guarire con lunghe cure, se tolto istantaneamente dice<br />

l’intervento di una forza superiore.<br />

1<br />

Cfr. BALLERINI - Manuale di Apologetica - Ed. Fiorentina 1923.<br />

2<br />

Per il Vangelo, compiremo queste indagini nel prossimo trattato, studiandolo prima come libro storico che come libro<br />

divino.<br />

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