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SEGNI PER RICONOSCERE LA RELIGIONE RIVELATA<br />
Per altri fatti cui può giungere la potenza di un Angelo, se vengono da Dio si distinguono per<br />
l’elevatezza della dottrina che appoggiano, per la nobiltà dei mezzi e per gli effetti buoni che ne seguono.<br />
Il demonio non può operare contro sé stesso; se in apparenza lo facesse, sarebbe solo per<br />
accreditare un errore o una religione falsa: e Dio non permetterà mai ciò.<br />
Il valore dimostrativo del Miracolo<br />
TESI - I miracoli sono segni certissimi della rivelazione divina e quella dottrina in favore della quale<br />
vengono operati deve ritenersi con certezza come rivelata da Dio.<br />
É CERTO FILOSOFICAMENTE<br />
TEOLOGICAMENTE É DI FEDE<br />
Le circostanze che accompagnano un miracolo ci permettono con facilità di riconoscere se è stato<br />
compiuto a conferma di una data dottrina.<br />
Alcuni miracoli si presentano espressamente conte operati a conferma della dottrina. In San<br />
Matteo (9, 6) la guarigione del paralitico è chiaramente affermata come prova del potere di rimettere i<br />
peccati. - Nella guarigione del cieco nato Gesù predice che questo miracolo si compirà «affinché si<br />
manifestino le opere di Dio» (Gv. 9, 3). Nella risurrezione di Lazzaro, Gesù, prega il Suo Divin Padre di<br />
esaudirlo «affinché credano che Tu mi hai mandato» (Gv. 11, 42).<br />
Altri miracoli sono prova della dottrina implicitamente. Infatti se uno riceve un miracolo per la<br />
preghiera, è chiaro che Dio approva la fede dottrinale che sta a base di quella preghiera.<br />
S. Tommaso, a provare la nostra tesi, porta questo argomento: «Qualunque miracolo si compie<br />
solo per virtù divina e Dio non è mai testimone del falso. Perciò dico che ogni qualvolta che un miracolo<br />
avviene a testimonianza di una dottrina predicata è necessario che quella dottrina sia vera». (In Joann. 9,<br />
3.8).<br />
In caso contrario Dio si renderebbe responsabile di un errore di cui l’uomo non potrebbe rendersi<br />
conto e ciò ripugna alla sua sapienza e bontà.<br />
Perciò il miracolo è considerato da tutta la tradizione cattolica, riassunta nella frase del Conc.<br />
Vaticano già citato: «segno certissimo della rivelazione» cui è collegato.<br />
Nelle false religioni, come abbiamo detto, non si danno veri miracoli, perchè a) o sono<br />
storicamente incerti, come alcuni pretesi miracoli della antichità pagana, cioè, ad esempio quelli di<br />
Esculapio, Apollo, Iside; b) o sono opera diabolica e ne portano i segui nella immoralità e nei cattivi<br />
effetti che producono e perciò non si possono attribuire a Dio; c) oppure non sono a conferma di tutta la<br />
dottrina, ma solo di qualche verità.<br />
S. Agostino racconta di una vestale che con un vaso forato attinse acqua del Tevere e la portò<br />
senza perderne una goccia a prova della sua verginità. S. Tommaso (De potentia 6. a 5) dice che non è<br />
impossibile che il vero Dio, per approvare la virtù della castità, abbia fatto, per mezzo dei suoi Angeli,<br />
questo miracolo, perchè anche le cose buone che furono in mezzo ai pagani, furono da Dio.<br />
Dio quindi può operare il miracolo per approvare una singola verità sia di ordine naturale, come di ordine<br />
soprannaturale. Così si racconta di veri miracoli fatti da un missionario scismatico, certo P. Giovanni de<br />
Crostad, per confermare la verità della presenza di Gesù nella SS.ma Eucaristia.<br />
LA PROFEZIA<br />
Dopo quanto abbiamo detto bastano poche parole per spiegare l’altro «segno certissimo della<br />
Rivelazione»: la Profezia. Poiché anche la profezia è un miracolo: miracolo intellettuale.<br />
LA PROFEZIA (dal greco profemì, dire avanti) si definisce: Predizione certa di un evento futuro<br />
e libero, che non si può prevedere naturalmente.<br />
Si dice certa, perchè non sarebbe profezia un avvenimento probabile, che si possa in qualche<br />
modo prévedere o congetturare.<br />
Evento futuro, di una cosa cioè, che dovrà accadere in avvenire; non la rivelazione di una cosa<br />
occulta, ma già esistente<br />
Libero, che cioè dipende dalla libera volontà dell’uomo, che potrà agire in un modo o nell’altro.<br />
Posso prevedere ciò che è un futuro necessario: per esempio: se ora è gennaio, fra un anno preciso<br />
sarà gennaio. Questa non è profezia. Così un astronomo potrà predirmi che nel tal anno e nel tal giorno ci<br />
sarà un’eclissi, perchè conosce il percorso necessario stabilito nell’ordine della creazione per gli astri e<br />
per i pianeti.<br />
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