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CAPITOLO SECONDO<br />

I PRIVILEGI DI MARIA<br />

Come conseguenza della divina Maternità deriva che Dio adornò la Vergine SS.ma di singolari<br />

privilegi. Primo di tutti le diede una santificazione negativa per cui non permise che in Lei fosse mai<br />

nemmeno l’ombra del peccato; inoltre le diede una santificazione positiva facendola piena di grazia e<br />

ornandola di ogni virtù.<br />

L’IMMACOLATA CONCEZIONE<br />

TESI - La Beata Vergine, per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, fu preservata<br />

immune da qualsiasi macchia di peccato originale, fin dal primo istante della sua concezione per<br />

intuito dei meriti di Gesù Cristo, Salvatore del genere umano.<br />

É DI FEDE<br />

dalla Bolla «Ineffabilis» (Pio IX, 8 dicembre 1854) che riporta le parole espresse nella tesi<br />

dicendole «dottrina rivelata da Dio e perciò da credersi da tutti i fedeli permanentemente e<br />

costantemente» (D. B. 1641).<br />

SPIEGAZIONE: Questa verità, creduta costantemente dalla Chiesa nei sec. XII - XIV era rimasta<br />

oscurata presso alcuni Teologi latini. Vari scolastici pensarono che ammettendo l’immunità dal peccato<br />

fino dal primo istante del concepimento, sarebbero andati contro al dogma della universalità del peccato<br />

originale e della Redenzione.<br />

La Chiesa nella sua definizione espressamente fa vedere che non vi è contrasto fra le due verità.<br />

Anche la Madonna è stata Redenta, ma in modo preservativo, vale a dire non dopo avere avuto il peccato<br />

originale; bensì ne viene preservata per intuito dei meriti di Gesù.<br />

Fino dai primo istante della sua Concezione, e cioè fino dal primo momento in cui Dio creava la<br />

sua anima e la infondeva nel suo corpo, vale a dire fino dal primo istante della sua esistenza. Mai perciò è<br />

stata macchiata dalla colpa.<br />

PROVA: A) - dalla Scrittura. La Chiesa non definisce come contenute nella Rivelazione le verità<br />

rivelate virtualmente, ma solo quelle che siano rivelate almeno implicitamente. La Scrittura parla<br />

oscuramente di queste verità. Però come dicemmo, la Rivelazione non è contenuta solo nella Scrittura,<br />

ma anche nella Tradizione e perciò dobbiamo tenere presente anche questa. Inoltre è la Chiesa che, colla<br />

sua infallibilità, può dirci se una verità è contenuta o no nella Rivelazione.<br />

La Scrittura, dunque, nel Protoevangelo dice: «Porrò inimicizia fra te la donna, fra la tua<br />

discendenza e la discendenza di Lei, essa ti schiaccerà la testa» (Gn. 3-15). Il testo ebraico dice: «Egli»<br />

cioè Gesù ti schiaccerà. Ma sia che si prenda una traduzione o l’altra il senso è che la Vergine avrebbe<br />

schiacciato la testa al serpente diventando la Madre del Salvatore. Questa vittoria però non sarebbe stata<br />

completa se Maria anche per un solo istante fosse stata schiava del serpente per il peccato. La Bolla<br />

«Ineffabilis» afferma che con questo oracolo è apertamente annunziato il Redentore del genere umano «e<br />

designata la Beatissima Vergine Maria Madre di Lui».<br />

Sono pure una dimostrazione le parole dell’Angelo: «Ave, o piena di grazia, il Signore è con te»<br />

Lc. 1,28). Di questa grazia non ci sarebbe stata la pienezza e la completezza, se Maria non fosse stata<br />

immune dal peccato fino dal primo istante della sua Concezione.<br />

Che questo testo debba essere interpretato così, a differenza di altri testi simili (per es. «Stefano<br />

pieno di grazia» (Atti 6,8) ce lo dice la Chiesa nella stessa Bolla che «con questo singolare e solenne saluto<br />

non mai udito altra volta è mostrato che la Madre di Dio è stata la sede di tutte le grazie divine ed è stata<br />

adornata di tutti i carismi dello Spirito Divino anzi degli stessi carismi quasi infinito tesoro e abisso<br />

inenarrabile, cosicché non fu mai soggetta alla maledizione, partecipe insieme col Figlio dalla perpetua<br />

benedizione, sì da meritare di udire da Elisabetta, mossa dal divino Spirito: «Benedetta tu fra le donne, e<br />

benedetto il frutto del ventre tuo» (Lc. 1, 42).<br />

Dunque, anche questo ultimo testo dimostra l’Immacolata Concezione.<br />

B) - dalla Tradizione. Nonostante l’oscuramento avuto per parte di alcuni Teologi riguardo a<br />

questa verità, si può dire ugualmente che la Tradizione sia colla voce dei Padri, sia colla Liturgia, come<br />

col comune senso dei fedeli è stata sempre unanime e universale.

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